Sfodera un gran sorriso Ekaterina Tyryshkina al momento di entrare nella sala stampa dello stadio Rigamonti per la sua presentazione ufficiale e davanti ai giornalisti esordisce parlando in italiano: “Grazie a tutti di essere qui per me, sono felice di poter finalmente giocare con il Brescia”.
Le viene chiesto di raccontarsi come calciatrice: “Sono una centrocampista centrale che può giocare sia in una mediana a quattro che in una mediana a cinque, solitamente in Russia venivo impiegata come centrale di centrocampo a protezione della difesa”.
La volontà di venire a Brescia è invece stata da subito forte: “Mi sono trovata immediatamente bene con lo staff e con le compagne, pur avendo proposte da squadre tedesche e del nord Europa ho preferito Brescia pur sapendo che l’iter di tesseramento non sarebbe stato breve”.
Tyryshkina, nata in Siberia ad Irkutsk il 31 gennaio del 1996, ha poi spiegato la scelta del numero di maglia: “E’ la prima volta che indosso questo numero, sono rimasta affascinata dal sapere che era il numero storico di Zizioli, persona che ho conosciuto ed imparato ad apprezzare in queste settimane, ed allora ho deciso di chiederlo essendo libero”.
I punti da recuperare in campionato non la spaventano: “Ormai conosco le qualità di questa squadra, credo che ci sia tutto per fare bene, a Verona siamo state sfortunate pur giocando bene soprattutto il primo tempo, contro il Mozzanica abbiamo invece giocato meno bene, ma abbiamo trovato i tre punti. Noi dobbiamo solo pensare a giocare e vincere, a fine stagione vedremo chi sarà primo”.
L’obiettivo oltre a vincere con il Brescia è quello di vestire la maglia della Russia agli Europei di luglio in Olanda: “Ho partecipato a tutta la fase di qualificazione con la nazionale, vi ho esordito che avevo diciassette anni, sicuramente giocare nel Brescia può aiutarmi, al Torneo in Brasile non ho partecipato proprio perché non stavo giocando. Lavoro per questo”.
Al suo fianco il direttore sportivo Cristian Peri e l’allenatrice Milena Bertolini: “E’ una calciatrice che ci è piaciuta fin da subito – dichiara il direttore sportivo – sapevamo che tesserarla avrebbe richiesto tempi non brevi, ma siamo fermamente convinti che ne valga la pena, è una calciatrice che Bertolini ha voluto fortissimamente”.
“E’ un innesto importante – prosegue l’allenatrice – soprattutto perché oltre che alle sue qualità tecniche consente alla squadra di avere maggiori soluzioni a centrocampo dove dopo l’infortunio di Rosucci numericamente eravamo poche. E’ una calciatrice giovane, ma con già una buona esperienza a livello internazionale, porta grande entusiasmo”.