“Quando mister Marzuoli mi ha detto che sarei entrata nel quintetto ho avuto un po’ di ansia, ma tutto è passato al fischio d’inizio. Ho pensato solo a dare il massimo. Anche se sul gol subito avrei potuto fare di più, mi sono lasciata tutto alle spalle e ho continuato a parare, perciò sono soddisfatta della mia prestazione”.
Solo l’inizio. È da qui che Stefania, che nel frattempo ha già collezionato due convocazioni negli Stage Futsal+ 17 presso il CPO di Roma e un secondo posto all’ultima edizione della Futsal Future Cup come capitano della sua Rappresentativa, vuole partire verso altri traguardi.
“Ho cominciato a stare tra i pali perché giocando con gli amici il più scarso va in porta – sorride – ma adesso mi chiamano perché sono forte. È stato il preparatore dei portieri dello Sportivamente Amici, Gianfranco Pascali, ad insegnarmi le basi, ma devo tanto anche ad una grande allenatrice ed amica, Antonella Messa. A chi mi ispiro? A Bianca Castagnaro e Jozi De Oliveira (sua attuale compagna di reparto, n.d.c.). Mi sono innamorata di questo ruolo a prima vista, con il Bitonto lo sto apprezzando ancora di più e sono sicura non smetterò mai di averlo nel cuore”.
Costi quel che costi.
“Quest’anno mi sono trasferita a Bitonto, continuerò qui il Liceo Scientifico e nel frattempo coltiverò il mio sogno: i sacrifici sono tanti, sia per me che per la mia famiglia, ma quello che è successo nelle ultime 48 ore mi ha fatto sentire al settimo cielo. Ora guardo avanti con un sorriso ancora più grande: sono sicura che tra 10 anni sarò ancora sui campi, felice come lo sono ora. E magari con la maglia della Nazionale addosso”.