INTINI – Sul gradino più alto dell’Olimpo e con tutte le intenzioni di riconfermarsi. La fame di vittoria delle leonesse è implacabile.
“Potreste pensare che siamo abituati alle finali – dice il massimo dirigente pugliese – ma in realtà sentiamo addosso tutta l’emozione e l’adrenalina che una gara come questa regala, anche se è la settima consecutiva in due anni. Un record che non riguarda solo il futsal. In questi giorni è bellissimo girare per le strade di Bitonto: tutti mi chiedono il trofeo, si informano sulle condizioni delle ragazze e ci esortano a non mollare. Poi ci sarà la partita e noi puntiamo a vincere contando non solo sulle nostre forze, ma anche su quelle di tutti coloro che verranno a vederci. Sugli spalti si vive qualcosa di incredibile: io non dimenticherò mai questa atmosfera e credo che neanche i bitontini lo faranno e lo racconteranno, con emozione, ai propri nipoti”.
TIBERIO – “Un grande classico, eppure una gara diversa rispetto alle precedenti – commenta il presidente del TikiTaka -. Se leggendo i nomi, infatti, potrebbe sembrare che il gap tecnico sia aumentato, io credo che – nonostante i chiari favori del pronostico verso il Bitonto – da parte nostra ci sia una forte acquisizione d’identità, un gruppo addirittura rivitalizzato. Elementi storici ed altri di esperienza, più Eva Ortega che per me è di fatto un nuovo acquisto, si sono uniti bene tra loro e grande apporto sta arrivando anche da giovani come De Siena, Prenna e Marcelli, oltre che dalle Under 19 promosse meritatamente in prima squadra dopo aver raggiunto due finali di categoria. Sono felice del nostro percorso come società: vedo un buon TikiTaka la cui crescita è però coincisa storicamente con quella di un Falconara stratosferico nel 2022 e di un Bitonto straordinario poi. Finora siamo stati l’antagonista che non ha mai vinto, ma se anche stavolta giocheremo una gara che assegna un titolo significa che la nostra progettualità funziona, sia in campo che nell’organizzazione societaria”.