In rimonta sull’Audace Verona e in risalita in classifica. Il GTM Montesilvano torna a far bene tra le mura amiche, anche se bisogna ancora far quadrare i conti tra la media del numero (molto alto) di azione create e quello dei gol realizzati. È Giulia Ricottini a cercare di spiegare con la logica quel che accade già da un po’.
“I fattori da considerare sono due: il primo è che alcune squadre ci aspettano basse, rendendo più difficile trovare il giusto varco. Nel primo tempo di domenica – per esempio – la palla non entrava e ci siamo innervosite, ma l’intervallo ci è servito per tornare ad usare la testa, con i risultati che abbiamo visto. In secondo luogo – continua il portiere – il nostro è un futsal che cerca sempre di essere efficace, accompagnato però dalle sue complessità: non c’è il singolo che tenta la giocata personale, ma ogni rete è frutto di tanti tocchi e di un’identità di gruppo. Per questo a volte si fa fatica a sbloccarla”.
Seconda da titolare per la numero 21 biancazzurra, dopo la gara col Foligno.
“Sinceramente non sapevo che sarei entrata sin dall’inizio, eppure mi sentivo tranquilla: non avendo tanto ritmo partita, a volte può esserci qualche sbavatura tecnica. Ma a livello emotivo sto bene, ormai conosco le mie compagne”.
Dalle mura del PalaRoma si passa ora alla lunga trasferta di Lamezia, in casa di un T&T ancora fermo al palo.
“Pensare a chi abbiamo davanti è sbagliato in partenza. Sarà uno dei viaggi più lunghi, insieme a quelli che faremo verso il Veneto, per di più contro una squadra che ha bisogno di punti e che contro il Falconara si è ben comportato al di là del risultato. La nostra condizione? Serve ancora tempo, sia per chi c’era, che per chi è qui da poco e si è messo completamente a disposizione di mister e squadra per amalgamarsi il più velocemente possibile. Aver affrontato tre scontri diretti in cinque giornate non è stato il massimo, ma sono sicura che vedremo presto un grande GTM Montesilvano”.
Ufficio Stampa Montesilvano