Credit: Futsal Pescara
Con calma, padronanza e sicurezza. Una classica vittoria da Pescara permette ora di “vedere” la semifinale, ma perché tutto diventi ufficiale serve ancora un altro sforzo contro un Pelletterie da non prendere sottogamba.
Da fuori – racconta Giulia Ricottini, assente per squalifica – ho visto una squadra che ha giocato rispettando i propri principi e così è riuscita a far sua la partita. Ma ora massima attenzione, dobbiamo comportarci come se l’andata non contasse, se non per quel pizzico di consapevolezza in più che un successo porta sempre con sé”.
Ai playoff scudetto al suo primo anno in biancazzurro. Era così che se l’immaginava quando tutto è iniziato?
Quello che ho vissuto qui fin dai primi giorni è magico. Senti il peso specifico di questa maglia e per questo è ancora più bello lavorare e competere. C’è orgoglio e di conseguenza tanti stimoli. Ma l’aspetto più importante è che sento la fiducia della squadra, mi sento libera di crescere e migliorarmi senza pressioni, così come dovrebbe essere alla mia età. Più che dalle prodezze di Manieri, Borges, Sestari e così via – per esempio – è dai loro errori che imparo: se anche a campionesse del genere capita di sbagliare, vuol dire che posso continuare a costruire il mio futuro con serenità”, sorride.
La stessa serenità che ha portato il Pescara a chiudere la stagione regolare senza sconfitte e ad iniziare i playoff nel modo giusto.
Credo che il segreto sia stato preparare, pensare e giocare ogni partita senza minimamente porsi l’obiettivo dell’imbattibilità. Tutto è arrivato naturalmente, senza che ci venisse chiesto. Questo è lo specchio di un gruppo forte, con giocatrici che si allenano da tanto tempo insieme e che possono fare la differenza in tante situazioni. Una possibile semifinale? Il TikiTaka partirà col vantaggio di gara -1, di sicuro la Kick Off farà ugualmente una grande gara, ma io – chiude Ricottini – sento aria di derby”.
Ufficio Stampa Futsal Pescara