Doppio dribbling, strappo verso la porta e diagonale col mancino. Che è sì il suo piede forte, ma non è che il destro sia male. Questa la fotografia del primo gol in Serie A di Eleonora Zandonà, enfant prodige dell’Audace Verona a segno contro la T&T Royal Lamezia, ora in prima squadra dopo una stagione già da grande con l’Under 19. Qualche numero? Miglior marcatrice delle rossonere (24 centri) e due titoli di MVP vinti nelle tre finali consecutive disputate: Coppa Italia e scudetto sono andati alla Kick Off, ma il riscatto è arrivato di recente, nella gara secca della Supercoppa di Leinì nella quale ha siglato una doppietta. In poche, parole il ritratto di una predestinata.
Supercoppa dedicata alla mamma, anche il primo gol è per lei?
“Per lei, per papà e per tutta la famiglia che era sugli spalti e mi ha aspettata dopo la partita. I miei genitori mi hanno detto che sono stata brava, è stato bello segnare davanti ai loro occhi. Ma sono stata ancora più felice per l’assist: primo perché è stato per Naiara, con la quale ho una forte connessione in campo, e secondo perché ha portato al 3-3. E da lì è iniziata la rimonta per la prima vittoria di squadra, che poi è quel che davvero conta”.
Primo ottobre 2023, giorno dell’esordio in Serie A: quali sono state le tue sensazioni?
“Ero molto agitata perché rispetto a prima l’intensità è completamente cambiata, ma speravo che mister Corte mi desse fiducia. Tutte le mie compagne mi sono state molto vicine. Il loro consiglio? Gioca come sai e i risultati saranno ottimi. Il loro esempio è fondamentale in allenamento, nasce tutto da lì. Ma anche avere al mio fianco compagne più o meno della stessa età come Romano e De Cao mi ha facilitata nel salto di categoria: dopo il gol, infatti, mi è venuto spontaneo correre ad abbracciarle”
È appena iniziato il tuo secondo anno nel futsal: com’è stato il passaggio dal calcio a 11?
“Mi piace tanto correre, le lunghe discese sulla fascia un po’ mi mancano. Ora le azioni sono più schematiche, ma sono già arrivate tante soddisfazioni che mi spingono a migliorare ogni giorno. Basta che ci sia un pallone di mezzo e in me si accende qualcosa: anche se in famiglia mi hanno permesso di provare qualsiasi sport, solo calcio e futsal mi hanno completamente rapita”.
2004 sulla carta d’identità e il futuro nelle tue mani.
“Qualche giorno fa, papà è rientrato a casa parlando del Mondiale di futsal femminile del 2025. Da allora – sorride – ci penso spesso. In due anni posso crescere tanto e magari, chissà, ci sarà anche per me la possibilità di partecipare ad un evento storico. Ma vado per gradi: prima di sognare il Mondiale – sorride – dovrò meritarmi almeno una convocazione in Azzurro…”.