Nei giorni scorsi “La Città” di Salerno ha intervistato Antonella Aliotta, calcettista fresca di promozione nella Serie A del futsal con il Lamezia. La classe ’99 ha vinto con le calabresi il girone D di Serie A2 per poi centrare il salto in massima serie con la finalissima contro il Pero. Queste le parole della stessa atleta:
“Non avrei mai immaginato di finire la stagione cosi, anche se l’obiettivo Serie A ci era sfuggito nella scorsa stagione per un soffio. Sono al terzo anno a Lamezia, grazie alla stima reciproca con il presidente Mazzocca. Le aspettative erano importanti e chiare ma eravamo tutte consapevoli di dover percorrere una strada difficile e tortuosa”.
“La prima sconfitta in campionato, nella prima gara disputata a Messina, ci aveva demoralizzato parecchio. Noi siamo state brave a reagire con tenacia e i risultati, poi, sono arrivati. Abbiamo fatto gruppo e insieme a Mister Carnuccio, persona pacata, intelligente e positiva, abbiamo iniziato a crederci sempre di più e l’entusiasmo e la voglia di vincere aumentavano. Abbiamo puntato alla parte alta della classifica, vincendo scontri diretti tra cui anche quello decisivo per la promozione”.
“Abbiamo preparato le gare finali singolarmente studiando l’avversario e scendendo in campo con la voglia di vincere ogni volta. La testa è andata alle partite giocate con assenze importanti, per via di squalifiche o infortuni, che non ci hanno tolto la forza e l’orgoglio di portare il risultato a casa. Tutte le ansie e le preoccupazioni accumulate in questi mesi, sono scivolate via. Si è realizzato un sogno ed è stata un’emozione indescrivibile. Io e le mie compagne abbiamo gioito insieme, strette, mano nella mano come nei momenti di sconforto”.
“L’ultima partita dei play-off contro la squadra il Pero è stata spettacolare, anche alla presenza del pubblico caloroso di Lamezia che ha gremito il Palasparti. Ci hanno dato una spinta in più. Tra il pubblico c’era anche la mia famiglia e i miei nonni che mi ha sempre sostenuto e seguita. Un grazie va anche ai tifosi, sapere di essere per loro motivo di gioia e soddisfazione non ha prezzo. Festeggiare con le compagne e tutto il Team Royal è stato impagabile”.
“Giocare in A è stato sempre il mio obiettivo, come ogni calciatrice che inizia nel campetto del proprio paese a dare quattro calci ad un pallone. Per me è un sogno che si avvera, un sogno nel cassetto custodito gelosamente a lungo, sperato e desiderato. Walt Disney diceva che se puoi sognarlo, puoi farlo e noi lo abbiamo fatto”.