Ai Campi Lorentini sono approdate infatti le Bunkyo Gakuin Girls, rappresentativa calcistica dell’omonimo college giapponese. Una sfida davvero stimolante per le ragazze di Nazzarena Grilli per un confronto con una delle più floride realtà sportive di Tokyo.

Grazie all’impegno della perugina Sport Events Society, una società nata nel 2014 con l’obiettivo di organizzare stage formativi per atleti ed tecnici che desiderano sperimentare tecniche d’allenamento di altri paesi, Arezzo è diventata una delle tappe di un più lungo percorso sportivo che le calciatrici nipponiche hanno intrapreso nella nostra penisola. “Da anni ci occupiamo di fornire questo tipo di servizi sportivi mettendo in contatto le società estere con quelle del nostro territorio– spiega Giampaolo Colautti della Sport Events Society.- Per quanto riguarda il calcio femminile, lavoriamo spesso con il Giappone dove questa disciplina raggiunge livelli d’eccellenza: basti pensare che il modello universitario giapponese rispecchia in tutto quello statunitense e, all’interno dei college, gli studenti disputano dei veri e propri campionati professionistici.”

Circa la qualità di gioco delle prossime avversarie dell’Arezzo, non sembrano esserci dubbi. Malgrado le differenze culturali tra lo stile di vita europeo e quello asiatico, il Giappone ha sempre portato alta nel mondo la bandiera del calcio femminile. La Nadeshiko Japan, vale a dire la nazionale giapponese, ha al suo attivo sette partecipazioni ai mondiali e un palmares di tutto rispetto: nel 2011 è stata la prima nazionale asiatica ad alzare la Coppa del mondo battendo ai rigori gli Stati Uniti; ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2012 ed, infine, un brillante secondo posto ai Mondiali del 2015. “E’ un’occasione da cogliere al volo quella di cui le ragazze saranno protagoniste martedì prossimo– dichiara la presidente Chiara Tavanti.- Non capita tutti i giorni di poter prendere parte ad una sorta di scambio cultural-sportivo e, nell’universo del calcio femminile, acquista un’importanza ancora maggiore. In Italia il calcio femminile sta prendendo piede adesso, mentre in paesi come il Giappone e gli Stati Uniti gode già di una certa diffusione e legittimazione. Incontrare persone quotidianamente immerse in una realtà distante anni luce dalla nostra è per noi una grande fonte di ispirazione. Le nostro giocatrici potranno così prendere nuovi spunti sul campo e sviluppare una maggiore consapevolezza della progetto che stiamo portando avanti”.

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