Il mercato di gennaio ha visto arrivare in Italia uno dei talenti più preziosi del calcio femminile internazionale.
Lina Magull, vista da fuori, è sempre stata una giocatrice di livello inarrivabile per chiunque la osservasse, simbolo di due squadre il Bayern Monaco e la Germania, impossibili da immaginare senza la sua presenza in mezzo al campo.
Oggi invece, almeno in uno dei due contesti, siamo perfettamente in grado di immaginarla altrove, precisamente all’Inter, alla corte di Rita Guarino.
Il suo impatto nella squadra nerazzurra, reduce da diversi infortuni in mezzo al campo e il bisogno di ritrovarsi per ambire alla qualificazione in Champions, è stato tra i più concreti di qualsiasi altro acquisto in questa sessione.
Stabilmente nella Top 11 in tutte le giornate di campionato da quando ha esordito e abbonata al riconoscimento di MVP in qualsiasi partita giocata, la svolta di Magull al centrocampo dell’Inter è sensibilmente percepibile.
Cinque gol e un assist in quattro presenze raccontano con i numeri l’effetto prodotto dalla giocatrice tedesca nel nostro campionato, quello che tuttavia le statistiche non possono descrivere è l’oggettiva bellezza di chi interpreta il gioco del calcio con la semplicità che appartiene solo a chi riesce, con naturalezza, a minimizzare la complessità della fantasia.
Avere un talento come Lina Magull nel nostro campionato è un privilegio che dobbiamo poter essere in grado di distinguere, riconoscere e cullare permettendoci di vivere con con la bellezza delle sue giocate un rapporto di reciprocità: il premio come MVP del mese di gennaio è solo l’inizio.