Per il secondo anno consecutivo il Pomigliano è riuscito ad agguantare la salvezza nell’unico modo in cui è possibile conquistare un simile risultato con uno spareggio di mezzo: con le unghie e con i denti.
Una delle protagoniste dello sprint finale è stata Ana Lucìa Martinez, una giocatrice in grado di acquisire un certo peso specifico per la squadra quando si tratta di essere determinante.
Che sia una giocatrice in grado di infierire nei momenti più pesanti lo si capisce anche dal fatto che delle undici reti segnate in questa stagione-considerando tutte le competizioni-, nove sono state segnate in trasferta.
Segnare fuori casa, specie quando in ballo ci sono scontri diretti cruciali come nella poule salvezza, non è mai facile e farlo con due doppiette dell’arco di un mese ha ancora più valore.
Un mese fa il Pomigliano Calcio Femminile giocava uno scontro diretto importantissimo contro il Parma al Tardini e nonostante l’iniziale vantaggio arrivato grazie ad un gol di Martinez le ducali la ribaltarono tenendo il risultato sul 2-1 fino ai minuti di recupero.
Al 92’ un’altra zampata dell’attaccante granata regala un punto prezioso alla sua squadra che tuttavia non riuscirà a capitalizzare i risultati utili -tra cui questo-per salvasi senza spareggi.
Un mese dopo quella partita succede ancora. Un’altra doppietta, un altro gol al novantacinquesimo.
Quel gol tuttavia ha un sapore diverso perchè sarà quello che, a conti fatti, consentirà alla società granata di potersi dire ancora una squadra di Serie A.
Un risultato, questo, arrivato anche grazie ad una ragazza che con il pallone tra i piedi è in grado di divertire e determinare: Ana Lucìa Martinez.