In merito alla presa di posizione del Presidente della FIFA Gianni Infantino riguardo ai diritti televisivi del Mondiale di Calcio Femminile, in programma a luglio in Australia e Nuova Zelanda, il Presidente AIC Umberto Calcagno ha ribadito che “il calcio femminile è un movimento sportivo in crescita, una risorsa nella quale tutto il sistema ha il dovere di credere e investire. Alla luce delle conquiste che siamo riusciti ad ottenere grazie all’impegno di tutte le componenti e della FIGC, le dichiarazioni del Presidente Infantino ci impongono una riflessione. La crescita dello sport al femminile passa anche dalla valorizzazione del prodotto mediatico per costruire una parità dentro e fuori dal campo. I media, le televisioni in particolare, giocano un ruolo determinante” – ha proseguito Calcagno – “visto che dal prodotto televisivo e digitale dipende una parte importante della crescita dello sport di tutte le donne. Per questo ci auguriamo che si trovi un punto di incontro tra il valore espresso dal “mercato” e i valori rappresentati da questo mondo; per dare un segnale concreto al concetto di “parità sportiva” che da sempre lo anima e che non può prescindere dagli aspetti economici e di sostenibilità”.
“Ci auguriamo si arrivi presto ad una soluzione” – hanno aggiunto la Vicepresidente AIC Sara Gama e Chiara Marchitelli, responsabile AIC Calcio Femminile – “e che, come proposto dal Presidente Infantino, il 100% di quanto investito dalla RAI venga reimpiegato direttamente sul Calcio Femminile nazionale. Per promuovere la concreta parità di condizioni nel nostro sport”.