In occasione della finale di Coppa Italia femminile allo stadio Arechi di Salerno, l’AIAC ha organizzato un incontro di aggiornamento sul Calcio Femminile. Ospite d’eccezione e relatrice è stata Patrizia PANICO (ex. Allenatrice ACF Fiorentina), insieme a lei il suo preparatore atletico Giovanni De Gennaro e il team manager Nicola Cecconi.
Il tema dell’incontro si è focalizzato su: “Allenare nel calcio femminile”, una programmazione settimanale a 360° aspetti e funzioni di un club professionistico femminile. Dopo i saluti istituzionali del presidente Pierluigi Vossi e del suo vice Valentina De Risi, referente nazionale calcio femminile, e di Ludovica Mantovani (Presidente della Divisione Calcio Femminile-FIGC) sono iniziati i lavori nella sala del Restor Saint Joseph di Salerno.
La Presidentessa Ludovica Mantovani ha preso la parola dove ha sottolineato che è stato fortemente voluto questo evento in Campania poiché sono molto attivi in zona gli sviluppi del Calcio Femminile, nei Club si porta grande attenzione allo sviluppo del movimento e questo è un percorso positivo per tutto il Sud.
“Occorre aumentare le strutture al Sud, poiché vi sono tantissime richieste e poche strutture per la pratica di questo Sport nelle nostre terre“, ha evidenziato il Presidente Pierluigi Vossi, però è il tempo giusto per cambiare il sistema.
Dopo tanta strada il Calcio Femminile ha preso radici anche in queste zone, è stato fatto molto per il professionismo in Italia, adesso occorre le tutele nel mondo dilettantistico ovvero essere al pari delle lavoratrici nazionali e questo resta uno degli obbiettivi primari dell’ AIAC. La presentazione del lavoro svolto dal Team manager della Fiorentina si è strutturato facendo un chiaro sviluppo del lavoro eseguito nel club viola per fare capire gli obbiettivi, le necessità fisico ed atletiche per il team di squadra, per allenare al meglio il gruppo. Queste modalità di lavoro hanno portato un obbiettivo chiaro e preciso che varia tra il lavoro sui principi di gioco, il lavoro varia in base ad ogni pensiero dell’allenatore (chiarisce Patrizia Panico) e si basa sulle carenze che il calcio femminile pone sul terreno di gioco. Il calcio moderno si vede ad essere la falsa copia di quello maschile, ed un allenatore mette nei propri principi uno studio su lavori e sviluppi diversi, il duello uno contro uno oppure uomo su uomo è un aspetto che dovrebbe essere più necessario. Si è cercato di proiettare la giocatrice dove in possesso di palla, in qualunque caso, essa potesse essere in grado di cavarsela da sola, questo per dare più stimoli tecnici alle ragazze.
Il Team ha cercato di sviluppare meglio gli aspetti fondamentali della preparazione fisica: forza, velocità e coordinamento, e queste situazioni sono alla base dell’allenamento settimanale del gruppo. Pertanto in funzione del gruppo si è predisposto un calendario delle attività per meglio distribuire il lavoro settimanale, anche in supporto con lo staff medico, vengono poi fatte delle schede sulla singola calciatrice per distribuire il lavoro in funzione, anche, di eventuali infortuni. Fondamentale importanza è la successiva analisi della gara precedente, rispetto alla gara successiva, per cogliere le carenze e trovare i rimedi in funzione ai ruoli e della posizione sul campo. Di importanza fondamentale sono stati il posizionamento di cardio-frequenzimetri per ogni atleta, dove divengono monitorati in tempo reale sotto esercitazione tecnica, per poi sviluppare corse, acellerate, progressioni per riprodurre simulazioni che poi in gara si ripetono in campo.
Questo lavoro settimanale ha portato obbiettivi chiari per tutta la squadra, portando soluzioni, per meglio preparare la tattica di gioco ed il lavoro atletico.
Un grande lavoro di Team che tutte le società di calcio professionistico adottano per le loro calciatrici per meglio creare tutta l’attività sportiva e preparare le gare in una forma tattica fisica in funzione della squadra avversaria.
Il dibattito è stato molto partecipato e la sala conferenze è stata “sold out” per un appuntamento molto interessante che certamente potrà gettare le basi, in un futuro molto prossimo, per tutte le società che volessero meglio sviluppare tattiche di questo tipo.