Il progetto Woman Referee, arrivato alla sua seconda edizione, interessa i direttori di gara associati di tutte le Sezioni del territorio lombardo. Lo stesso progetto ha portato ad incontrarsi in diversi appuntamenti durante la stagione sportiva in corso. Oggetto degli incontri sono stati i confronti di gruppo sul lavoro tecnico, tattico, di preparazione atletica, ma anche per fare esperienze personali e associative.
A riguardo a parlare è stata Katia Senesi, Componente del Comitato Nazionale dell’AIA, che ha dichiarato: “C’è un investimento su di voi e nessuna è qua per caso. Fissate voi stesse i vostri obiettivi, nessuno di noi è qua per fermarvi o per decidere sul vostro futuro. Abbiate sempre a mente che il lavoro batte il talento se il talento non lavora, non sprecate queste opportunità perché fate parte di un’Associazione che rispetto a quelle estere è avanti su questo tema e siete in un CRA che porta avanti un progetto trainante a livello nazionale per qualità, continuità e presenze”.
Per quale motivo nel calcio femminile arbitrano quasi esclusivamente uomini, tranne che partite speciali come le finali delle coppe?
Mancanza di arbitri donna oppure mancanza di considerazione? Perché se fosse questione di numeri credo che alcune partite verrebbero comunque affidate alle donne (ne esistono diverse) invece è tutto in mano al sesso forte…