Le Campionesse d’Italia della Roma nel “rinnovato Tre Fontane” contro l’Ajax, per la seconda giornata della Women’s Champions League, vincono grazie alla doppietta di Valentina Giacinti del primo tempo, e la rete di Manuela Giugliano nella ripresa.
Le giallorosse che all’esordio hanno trovato il pareggio in rimonta per 2-2 contro il Bayern Monaco, si sono trovate le ostiche Olandesi: che hanno avuto la meglio contro il Paris Saint Germain, ma grazie ad una gara perfetta si sono imposte, tra le mura amiche, per 3 a 0.
Mister Alessandro Spugna non avrà a disposizione Kramzar infortunata, ma schiera in porta torna Ceasar dal 1’, in difesa capitan Bartoli, Linari, Minami e Di Guglielmo. A centrocampo intoccabile: Feiersinger, Kumagai mentre in attacco, con il rientro come titolare di Valentina Giacinti, punta centrale è sostenuta dal tridente Haavi e Viens sulle corsie esterne e Giugliano trequartista. Il capitano Elisa Bartoli in questa serata festeggia la sua 30° presenza in Uefa Women’s Champions League. Gara che inizia da subito ad un livello molto alto con le ospiti molto più fisiche, con due esterni molto dinamici, ma le qualità delle padrone di casa non sono da meno e dimostrano fino dai primi minuti caparbietà ed una ottima capacità tecnica. Al 5’ da un angolo calciato da Giugliano, tocco corto della difesa ospite, irrompe al volo Valentina Giacinti che la mette subito in rete per la Roma. Una partenza iniziata con l’atteggiamento giusto con le padrone di casa caricate dai 3000 tifosi giallo-rossi presenti al “Tre Fontane” (per il sould out). Ospiti che reagiscono e su azione analoga, dal calcio d’angolo Leuchter, trova di testa i guantoni miracolosi di Camelia Ceasar: per una super parata. Neanche il tempo di cambiare fronte e su di un errore della difesa ospite (per un retro passaggio corto al portiere), è ancora Valentina a metterla nel sacco per il 2 a 0, in 14’ minuti. In fase di non possesso è brava la Roma a schermare le giocatrici dell’Ajax ed a togliere le sicurezza al quel gioco delle avversarie, con Haavi e Viens le capitoline trovano i corridoi giusti. La squadra di Bakker sembra confusa e nervosa, mentre le undici di Spugna girano bene palla e tengono alto il baricentro di gioco. Al 36’ ancora le padrone di casa pericolose con un bel tiro da fuori a cura di Giugliano per il tocco in angolo di Van Ejik. Si conclude un primo tempo con le romane a gestire un doppio vantaggio ed un possesso palla, forse nel finale più lento, con la giusta combinazione del gioco.
La ripresa parte sempre con la stessa carica agonistica, dove al primo affondo di Haavi, tiro al volo in area di rigore per Manuela Giugliano: che al volo la mette dentro per il 3 a 0. Un colpo a freddo che ha lasciato le olandesi di ghiaccio, per una gara disputata con tanta grinta per le capitoline, a cercare di ricostruire un gioco ed un risultato fin troppo pesante. L’ Ajax soffre i cambi di campo, ed il portare palla velocemente da una zona all’altra del campo per le Campionesse d’ Italia, fanno si che le avversarie non trovano più il quadro tattico iniziale. Roma che tiene il pallino del gioco, gestisce al meglio tutte le poche incursioni individuali delle ospiti, lasciando e concedendo molto poco. Entrano Greggi e poco dopo Serturini, a portare fiato al gruppo, mentre l’Ajax trova coraggio di rialzare il baricentro ed a provare a colpire in contropiede verso i pali di Ceasar. Negli ultimi dieci minuti l’ingresso di Glionna porta ancora velocità ed attacco in profondità per tenere su palla e consentire i tre fischi del direttore di gara.
In una serata “magica” la Roma capitalizza la vittoria, per tre preziosi punti verso un proseguo di Champions League sempre molto difficile ma con una convinzione in più: quella di potersela giocare a viso aperto contro le migliori d’Europa.
Le formazioni scese in campo:
Roma Femminile (4-2-3-1): Ceasar; Bartoli, Linari, Minami, Di Guglielmo; Feiersinger, Kumagai; Haavi, Giugliano, Viens; Giacinti. All. Spugna
Ajax (4-3-3): Van Ejik; Kardinaal, Spitse, Keijzer, Weerden; Noordam, Van Gool, Noordam; Grant, Leuchter, Hoekstra. All. Bakker