Le azzurre chiudono la loro avventura Europea, perdendo 1 a 0 contro il Belgio nella gara forse più bella dell’intera competizione, dimostrando un buon gioco e tanta grinta, ma con un pizzico di sfortuna.
L’Italia cambia ancora il modulo, proponendo un 4-4-1-1 con la confermata Laura Giuliani tra i pali, Di Guglielmo-Bartoli-Linari e Boattin in fase difensiva, lasciando in panchina Sara Gama, Bergamaschi-Simonetti-Rosucci e Giuliano in centro campo, per proporre le due punte Bonansea e Girelli, capitano, quali punte disgiunte in avanti.
Una formazione che a dire del CT Milena Bertolini porta sul campo tecnica, esperienza e forza fisica per dare il meglio per una partita che contro il Belgio non concede tempo o una seconda possibilità: o si vince, o si torna a casa. La giornata di sole, ed il gran caldo hanno portato ad un minor pubblico sugli spalti: preferendo guardare il match sui maxi schermi presenti nella cittadina di Manchester; ma i presenti si fanno sentire portando la giusta carica.
Partenza convincente per le azzurre che vanno al tiro, dopo appena due minuti, con Cristiana Girelli ed una difficile deviazione in angolo da parte della numero uno Belga; sul lato opposto risponde Eurling non trova la porta. Gara molto ritmica, con le nostre ragazze che giocano molto bene in copertura, con Barbara Bonansea che funge da quinto uomo nelle retrovie, con unica punta avanzata Girelli, e con ripartenze di velocità che evidenziano un ottimo lavoro di preparazione tattica. Un Italia concentrata e su ogni palla, sembra entrata con il giusto piglio, le avversarie provano dal centro campo a proporre lanci per le punte ma le nostre ragazze, sempre ben posizionate, trovano spazio al recupero in chiusura. Alla mezz’ora il lancio lungo sulla fascia, di Rosucci, trova smarcata Barbara Bonansea la quale calcia di prima intenzione in porta, sfiorando il palo alla sinistra di Evrard. Una fase di gioco con un buon possesso di palla, delle nostre azzurre, con triangolazioni che trovano sempre le giuste dinamiche di gioco e le conclusioni alla porta avversaria ma con il risultato sempre fermo sullo 0 a 0. Al 41’ è ancora Bonansea ad avere tra i pedi l’occasione più ghiotta per passare in vantaggio, gran corsa sulla sinistra, tiro che sfiora il palo. Terminano i primi quarantacinque minuti e le nostre ragazze vanno negli spogliatoi a reti inviolate ma con una convinzione di aver ritrovato il gruppo ed il carattere.
Ripresa che vede l’ingresso di Bonfantini, con l’uscita di Di Guglielmo, con l’arretramento di Bergamaschi: per cambiare l’assetto in avanti, e cercare la rete che varrebbe la qualificazione per le azzurre. Ma, aimè, uno svarione difensivo azzurro regala il gol a Tine De Caigny: brava a raccogliere la palla in centro area ed a bucare Giuliani sul lato sinistro. Reazione azzurra che non si fa attendere, cavalcata di Bonfantini, apertura centrale per Girelli che colpisce il legno. Poco dopo è ancora Cristiana a colpire di testa, ma la sfera cade a lato. Esce Rosucci ed entra Caruso, per portare freschezza, mentre le avversarie effettuano i cambi per mantenere il risultato a loro favore chiudendosi a granchio nella loro metà campo. Milena Bertolini tenta il tutto per tutto, sostituendo Simonetti per Giacinti, alzando ancora il baricentro, e cercando di mettere la palla nel sacco.
Al 76′ Giacinti si divora la rete del pareggio, perdendo l’attimo vincente, per calciare a rete. Sul finale escono, le oramai stremate, Girelli e Bergamaschi per Cernoia e Sabatino ma il risultato sembra non cambiare. L’Italia si riversa in avanti, cercando almeno la rete del meritato pareggio, ma le avversarie sono brave a chiudersi nella loro metà campo ed a portare a casa la qualificazione al turno successivo.
Si chiude la nostra avventura per un gruppo di ragazze uniche che sapranno prendere questa ulteriore sconfitta come insegnamento per le competizioni future. Brave ragazze, per ciò che ci avete dato, per averci creduto, e per aver onorato i nostri colori.
Credit Photo: Alessia Taglianetti
No. L’unica sfortuna sono gli infortuni di Salvai e Cantore, ma ad altri manca addirittura Alexia Putellas…
Il resto rispecchia il livello del nostro calcio, aggravato da scelte sbagliate nella scelta delle 23 e nella preparazione psicofisica del torneo, oltre che il poco spazio alle giovani.