Terza vittoria della Nazionale Italiana nella trasferta maltese con un’Italia che, a tratti, convince maggiormente delle due uscite precedenti contro Israele e Georgia. Ottiene il risultato desiderato mantenendo il punteggio pieno nel girone, in vista della sfida di martedì prossimo contro la Bosnia. Quest’ultima è stata battuta 2-0 nella gara odierna dalla Danimarca ed ha perso contatto con le due formazioni di testa (Italia e Danimarca). Sarà quindi importantissima la partita di martedì a Palermo per distanziare ancora di più le inseguitrici, ed andare a giocarsi, contro la Danimarca, il primo posto nel girone con l’immediata qualificazione al Campionato Europeo 2021.Analizzando la gara di oggi abbiamo potuto vedere una squadra sicuramente vogliosa di attaccare e di portare a casa il risultato, ma sterile in fase offensiva durante buona parte della partita. Indubbiamente Malta aveva impostato la gara in modo molto attendista in difesa, con nessuna pressione nella metà campo avversaria, con linee molto vicine ed uno schieramento che prevedeva soltanto un’attaccante di ruolo (5-4-1 come modulo di partenza). Questo ha fatto sì che l’Italia potesse condurre agevolmente palla con le centrali difensive o con le centrocampiste che avevano libertà di muoversi fino alla metà campo. Superata questa però, la manovra diventava inevitabilmente sterile per la mancanza di spazi dovuti alla densità difensiva con la conseguenza che l’azione diventava lenta. Le occasioni principali sono venute a crearsi in quelle rare verticalizzazioni che Giugliano, Galli e Cernoia riuscivano ad inventare, ma che si spegnevano velocemente per i pochi spazi in profondità che avevano o creavano le attaccanti italiane.
La pressione offensiva italiana è testimoniata dagli 8 corner guadagnati nei primi 20’ (non concretizzati) con le uniche occasioni del primo tempo degne di nota (esclusa quella di Tarenzi ad inizio partita) che sono avvenute dopo i primi 20’ di gioco: Galli arriva al tiro dalla distanza due volte in 10’ (18’ e 26’ del primo tempo), Giugliano ha un’occasione in area al 30’ ma sceglie di crossare invece che tirare in porta e Giacinti al 35’ che viene anticipata dal portiere su un’indecisione dell’attaccante al momento del tiro. In finale di tempo, una bella azione dell’Italia, fa presagire ad un cambio di ritmo: azione sviluppata con pochi tocchi, molto in velocità e con la partecipazione della squadra. Primo tempo che termina però a reti inviolate ed Italia che non riesce a trovare la via del tiro pericoloso versa lo porta maltese.
Nella ripresa entra da subito Girelli nel tridente d’attacco ed inizialmente sembra che la Nazionale abbia una marcia in più, con azioni più rapide, meno conduzione palla e maggiore ricerca degli scambi per liberare spazio vicino all’area per andare al tiro. Al 59’ è Tarenzi ad avere l’occasione giusta ma sbaglia davanti alla porta. L’Italia si innervosisce ed il gioco ne risente, con Malta arroccata nella propria metà campo, pochi spazi giocabili per le attaccanti italiane, sovrapposizioni tentate ma con i tempi sbagliati (specialmente sulla fascia destra con Bergamaschi un po’ affaticata) e soluzioni sterili cercate dalle centrocampiste. La situazione si ribalta improvvisamente con un’invenzione sulla sinistra, incursione di Bartoli sul tacco di Girelli che batte il portiere avversario e porta l’Italia in vantaggio. Complice anche un calo fisico e di attenzione dell’avversario, la Nazionale italiana riprende coraggio e tenta più volte la soluzione per il raddoppio, sempre dalla sinistra, con Girelli, con Rosucci dalla distanza e Giacinti che trova un’azione in velocità. Il raddoppio arriva soltanto nel recupero grazie ad un rigore regalato dalla difesa maltese per un tocco ravvicinato con un braccio e trasformato da Girelli.
In generale, il risultato è sicuramente positivo perché tiene l’Italia in testa alla classifica insieme alla Danimarca. Sul fatto del gioco e delle geometrie del gioco, sicuramente si può chiedere di meglio, ricercando quanto visto al mondiale la scorsa estate ed ancora non visto a pieno in questo girone di qualificazione. Indubbiamente c’è da considerare la condizione atletica di inizio stagione che diventerà più fluida nelle prossime apparizioni, augurandoci che porti anche maggiore fluidità nelle manovre e maggiori occasioni concrete da gol, specialmente andando ad affrontare formazioni non arroccate in difesa e pertanto con maggiori spazi da sfruttare per i nostri terminali offensivi.
Appuntamento a martedì con la sfida, importantissima davanti al proprio pubblico, contro Bosnia-Erzegovina a Palermo.