Italia-Paesi Bassi 2-0, così si apre la 1ª giornata delle qualificazioni a UEFA WEURO 2025 in Svizzera, tramite il sistema della UEFA Women’s Nations League. Un risultato convincente che premia la buonissima partita delle Azzurre, ora chiamate alla conferma in Finlandia.
ITALIA 7: ottimo successo contro i Paesi Bassi, comunque rimaneggiati e non al meglio della loro forma, ma sono queste le partite da vincere per prendere maggior fiducia. Quasi tutte le opportunità sfruttate, pochissimi errori difensivi, per un risultato che fa bene al morale e soprattutto alla classifica.
Laura Giuliani 7: sempre sicura nelle uscite con i piedi e in presa alta, dà sicurezza e solidità al reparto difensivo. Nel secondo tempo, tra il 60′ e il 70′, è decisiva più volte, prima bloccando un tentativo di Brugts, e poi uscendo tempestivamente su Leuchter.
Elisa Bartoli 6+: discreta partita a livello caratteriale, ma a volte rischia un po’ troppo, come quando riceve il giallo per aver ecceduto nelle proteste. Qualche spazio di troppo lasciato a Brugts ad inizio gara, ma poi cresce con il passare dei minuti e chiude comunque positivamente. (Dal 68′ Cecilia Salvai, 6: entra in una fase delicata della partita, ma non altera l’assetto difensivo e mantiene alta la concentrazione).
Martina Lenzini 6,5: Zappella l’ha definita recentemente “una delle migliori centrali”, e lei dà credito all’affermazione. Si comporta bene, rimanendo in alcune situazioni all’ombra di Linari, ma al 42′ è decisiva nel muro a van de Donk evitando un gol quasi certo.
Elena Linari 7: i duelli aerei sono sempre suoi, allontana di testa diversi palloni all’interno della propria area di rigore, ove giganteggia. Un’occasione anche in attacco al 22′, ma Brugts è brava ad allontanarle il tentativo prima della linea di porta. Una buonissima prestazione, soprattutto solida e continua. Una certezza.
Lisa Boattin 6,5: buona prestazione anche per l’esterna di difesa. Seppur soffra a volte la fisicità delle avversarie, riesce sempre in qualche modo a cavarsela, talvolta temporeggiando attendendo il supporto delle compagne. Riesce a sporcare anche alcuni passaggi chiave.
Arianna Caruso 6,5: presente sia in difesa sia in attacco, alcuni suoi inserimenti sono fondamentali per il gioco che vuole Soncin. Peccato che il migliore di tutti, all’87’, venga sprecato con un cross fuori misura. Al 68′ è invece fondamentale il suo apporto nel momento di massima pressione avversaria, in cui mura una conclusione.
Manuela Giugliano 6,5: è vero, è il cervello del centrocampo azzurro, autrice di diversi filtranti di grande visione che tagliano fuori la difesa avversaria, assist per l’1-0 di Giacinti compreso. Sulla valutazione complessiva però, pesano anche le due opportunità sprecate al 32′ e all’84’, in cui fa tutto bene ma poi conclude centralmente. Una rete avrebbe coronato un’ottima prestazione. Ha ragione Beerensteyn: il nostro centrocampo è più forte.
Giada Greggi 6+: combattiva sin dal via, e cerca di farsi con una conclusione, che viene ribattuta. Con il passare dei minuti però, paga un po’ di fisicità rispetto alle avversarie, anche se combatte con grinta e buona volontà. (Dal 57′ Aurora Galli 7: entra e dà un contributo importante a centrocampo e in difesa, dove aiuta a disimpegnarsi uscendo in costruzione. All’85’ sfiora addirittura la marcatura dalla distanza, obbligando Kop al rifugio in angolo con parata acrobatica. Ottimo ingresso e un messaggio per la prossima partita).
Agnese Bonfantini 7: ci voleva un gol di opportunismo puro dopo una stagione altalenante e un impiego con il contagocce. Segna di rapina sulla smanacciata di Kop e raddrizza una prestazione sì buona, ma non sempre continua. Fisicamente, alcuni contrasti duri li paga. Ma l’importante era che segnasse e mettesse in ghiaccio il match. (Dal 68′ Valentina Bergamaschi, 6: buon ingresso in una fase in cui c’è più da fare il lavoro sporco, e riesce a tenere alta l’attenzione della difesa avversaria con alcune progressioni importanti sulla fascia).
Valentina Giacinti 7,5 (la migliore): autrice di una stagione leggermente sottotono per le sue caratteristiche, sblocca il match con un gran fiuto del gol, poi propone diverse soluzioni per le compagne. Un velo per Bonansea al 13′, prende diversi falli per far salire la squadra, e poi quando può, cerca anche la via del raddoppio. Opportunità che capita al 73′, ma la sua mezza acrobazia termina leggermente alta. Prestazione ottima sia individualmente sia coralmente. (Dall’81’ Chiara Beccari, s.v.: mette minuti importanti nelle gambe in un finale comunque di facile gestione).
Barbara Bonansea 7: eccola qui la Bonansea che conosciamo, che ritrova forma e gambe e dà il suo aiuto con grande esperienza. Importante soprattutto l’apporto in fase difensiva, in cui dà una mano al reparto a schermare le iniziative olandesi – specie sul lato destro – e dove aiuta spesso a mettere palloni in fallo laterale. Al 13′ ci prova anche con una spaccata, senza arrivare sul pallone. (Dal 57′ Michela Cambiaghi 7: entra e fornisce subito l’assistenza che porta alla chiusura del match, poi prende alcune botte per conquistare falli nelle zone chiave della trequarti avversaria. L’unico neo, quel tap-in mancato all’84’, che avrebbe messo la firma su una serata perfetta).
CT Andrea Soncin 7: mette in campo la formazione tipo dotandola dei suoi princìpi tattici fondamentali. Non a caso, rispetto alle ultime uscite, la squadra ha un’idea di gioco chiara, gioca semplice e sfrutta tutte le potenzialità. Bene i cambi che danno sostanza e contribuiscono a chiudere la gara e alla gestione del finale.
Arbitra Ivana Martinčić 6: metro di giudizio altalenante ma più o meno coerente, tanto che deve estrarre solo 3 gialli in tutto. A volte però, lascia correre un po’ troppo su dei falli che invece avrebbero dovuto essere fischiati.