Photo Credit: Andrea Amato

EQUALS, un documentario in sei puntate già disponibile su UEFA.tv, racconta la rapida ascesa del calcio femminile sullo sfondo di un UEFA Women’s EURO 2022 da record.

  • Episodio 1: La pressione è un privilegio
    Ascoltiamo come le calciatrici gestiscono la pressione in campo e fuori, in un momento in cui la copertura del calcio femminile diventa sempre maggiore.
  • Episodio 2: Dal nord
    Scoprite cosa ha reso le squadre nordiche e le loro giocatrici così vincenti. Scoprite di più sulla cultura e sul calcio della regione e come questo possa essere collegato alla crescita delle giovani calciatrici.
  • Episodio 3: Gestire le aspettative
    Scoprite come infortuni e malattie possono condizionare la carriera delle protagoniste.
  • Episodio 4: Amici e famiglia
    Ascoltiamo l’importanza del supporto emotivo a tutti i livelli del calcio e diamo un’occhiata più da vicino alla crescita di alcune giovani stelle future del torneo.
  • Episodio 5: Modelli reali non modelli ideali
    Mentre Women’s EURO entra nelle fasi a eliminazione diretta, esaminiamo come il calcio femminile e le sue protagoniste stiano cambiando.
  • Episodio 6: Inizio e non la fine
    Gettiamo uno sguardo al futuro del calcio femminile, esaminandone lo stato attuale sulla scia della finale di WEURO, soffermandoci sui margini di crescita dalla fine del torneo.

Cosa dicono le stelle nella serie EQUALS
Leah Williamson (Inghilterra/Arsenal): “Mia madre ha dovuto fingere di essere un ragazzo per giocare a calcio. Io non l’ho fatto, ho avuto il lusso di poter giocare, ma ci sono stati sicuramente degli ostacoli. Presumo che tutte le ragazze di questa generazione e di questa squadra abbiano avuto gli stessi problemi. Se siamo arrivate dove siamo oggi, è perché amiamo il calcio”.

Sarah Zadrazil (Austria/Bayern München): “Dobbiamo spianare la strada alla prossima generazione, mostrare loro che è possibile giocare in grandi stadi, in stadi esauriti, che è possibile diventare calciatrici professioniste, anche se sei una ragazza. Soprattutto se sei una ragazza. È possibile”.

Ada Hegerberg (Norvegia/Lyon): “Sono abbastanza convinta che se si inizia a insegnare a una bambina di sei anni come fare un passaggio, piuttosto che quando ne ha 15, il livello sarà molto diverso tra qualche anno”.

Magdalena Eriksson (Svezia/Chelsea): “Dare alle ragazze e ai ragazzi le stesse opportunità all’inizio è estremamente importante”.

Alexia Putellas (Spagna/Barcelona): “Stiamo tutte inseguendo lo stesso obiettivo e non ci fermeremo finché non lo avremo raggiunto“.