Finisce l’avventura europea della Juve, sconfitta 2-1 dal Barça dopo lo 0-2 dell’andata. Prova d’orgoglio delle bianconere.
Coraggio. Questa la parola chiave che prima della partita aveva usato coach Guarino. E le sue ragazze ne hanno messo tanto davanti al Barça, all’Estadì Johan Crujff. Proprio la Juve parte forte, facendosi vedere dalle parti del portiere avversario prima con Girelli, poi con Cernoia e soprattutto con Gama al 16′. Sandra Panos, però, è molto attenta e nega il vantaggio. L’approccio è quello giusto.
Con il passare dei minuti le padrone di casa prendono le misure e cominciano ad affacciarsi dalle parti di Giuliani, fino al vantaggio firmato Alexia Putellas. Rete cui fa seguito il palo colpito da Graham Hansen e poi il raddoppio, realizzato, ancora di testa, da Van der Gragt che fissa il risultato sul 2-0 prima dell’intervallo.
Il secondo tempo riparte con un Barcellona sempre propositivo, ma la Juve è brava a non disunirsi e reggere l’urto. Concedendo qualcosa, ovviamente, ma senza mai smettere di provare a ripartire. La voglia e l’atteggiamento coraggioso vengono premiati al 79′, quando Staskova, entrata da un minuto, firma il 2-1. L’azione è un gioiello: tacco di Aluko, cross di un’ottima Boattin e colpo di testa dell’attaccante. Un gol meritato per quanto fatto vedere nella doppia sfida.
Il risultato non cambia più e sono le catalane a passare il turno. Per la Juve restano tanti spunti di crescita e l’orgoglio per la prestazione. L’appuntamento con il campionato è fissato per il 12 ottobre contro la Florentia.
«Abbiamo alzato l’asticella europea, che si alza già con un avversario così importante come il Barcellona – il commento di Rita Guarino -. Il livello era alto e penso che la mia squadra si sia ben comportata nel corso delle due gare. Oggi abbiamo cercato di avere più coraggio rispetto all’andata, soprattutto nei 20 minuti iniziali, poi abbiamo subito la loro manovra e questo ci ha portato ad abbassare un po’ il baricentro. L’approccio è stato quello richiesto. In un paio di occasioni saremmo potute passare in vantaggio e magari avremmo visto un’altra partita, poi, contro una squadra così forte, se perdi un attimo l’attenzione al particolare, paghi. L’importante però era restare in partita per tutta al gara e così è stato».
«Abbiamo fatto bene – sottolinea Eniola Aluko – nei primi 20 minuti in campo giocavamo meglio noi, e abbiamo eseguito il piano gara alla perfezione. Sara ha avuto una grande chance, e se avesse segnato, la partita sarebbe stata diversa. Ma se non si colpisce un avversario come il Barcellona, poi ti punisce. Comunque, questa partita è una bella iniezione di fiducia, una lezione per noi: sappiamo cosa serve per crescere, siamo la Juventus e continueremo a farlo».
Credit Photo: Juventus Women