Momenti chiave
4′ Pajor firma il suo nono gol nella competizione e porta avanti la squadra tedesca
37′ Popp raddoppia con un perfetto colpo di testa su assist della stessa Pajor
48′ Patricia Guijarro dimezza lo svantaggio dopo la grande azione sulla destra di Graham Hansen.
50′ La centrocampista con la maglia numero 12 pareggia di testa dopo lo spunto di Aitana Bonmatí.
70′ La svedese Fridolina Rolfö, un ex, firma il gol partita aprofittando di un errore difensivo delle tedesche.
La partita in breve: rimonta da sogno per le Blaugrana
Una partenza veloce si era rivelata la chiave nelle precedenti quattro finali, tre delle quali vedevano il Barcellona in campo: le Blaugrana si sono riversate in avanti sin dall’inizio, mettendo subito pressione alle avversarie. Dopo quattro minuti, però, si sono ritrovate sotto: Ewa Pajor ha soffiato il pallone a Lucy Bronze (fuori per infortunio dalla semifinale di andata con il Chelsea), ha tagliato all’interno e ha calciato dalla distanza trovando il suo nono gol stagionale nella competizione.
Il Barcellona ha reagito senza perdere fiducia, Irene Paredes ha guadagnato un’ottima posizione sugli sviluppi di un corner, ma ha il suo colpo di testa non ha centrato il bersaglio. Aitana Bonmatí si è vista fermare un tiro in area, con il Barcellona che ha continuato a costruire con il suo solito fraseggio, trovando Alex Popp, sulla carta centravanti del Wolfsburg, e le centrocampiste difensive Lena Oberdorf e Jill Roord particolarmente tenaci nel pressing.
Al 37esimo minuto, Popp ha segnato nella quarta finale della competizione, eguagliando il record di Ada Hegerberg del Lione. Questa volta è stata Pajor a fornire l’assist, ricevendo il pallone da Felicitas Rauch e disegnando un cross perfetto per il suo capitano, alla sua settima finale in assoluto, che di testa non ha fallito. Lucy Bronze, tre volte vincitrice del torneo con il Lione, ha sfiorato il gol per il Barcellona poco prima dell’intervallo, facendosi largo e pescando Salma Paralluelo, fermata da distanza ravvicinata da Merle Frohms.
Le statistiche del primo tempo hanno segnalato 16 tentativi contro 3 a favore del Barcellona, che ha insistito ad attaccare a inizio ripresa, con Mariona Caldentey che ha calciato addosso a Frohms. Nel secondo tempo, comunque, la probabile strigliata del tecnico Jonatan Giráldez negli spogliatoi ha sortito gli effetti sperati e nel giro di due minuti le Blaugrana hanno rimesso in equilibrio l’incontro.
E’ stata Patricia Guijarro a suonare la carica, con due gol sotto misura frutto dell’ottimo lavoro sulla destra della norvegese Caroline Graham Hansen prima e di Aitana Bonmatí poi. Un doppio colpo che le ragazze di Tommy Stroot hanno accusato, anche se Pajor – partendo dalla corsia di sinistra – ha avuto due buone occasioni che Sandra Paños è riuscita a neutralizzare.
Ma a venti minuti dalla fine il Barcellona è riuscito a perfezionare la rimonta, complice una “frittata” difensiva delle campionesse di Germania che non sono riuscite a rinviare il pallone: è stato il sinistro di Rolfö, un ex, a regalare alle Blaugrana vittoria e trionfo. Al termine di una finale semplicemente bellissima ed emozionante.
Visa Player of the Match: Patricia Guijarro (Barcellona)
“Ha cambiato la partita segnando due gol in rapida successione. Ha catalizzato la rimonta del Barcellona. Il suo atteggiamento offensivo nel secondo tempo l’ha portata in area per capitalizzare le opportunità di cross che il Barcellona non era riuscito a sfruttare nel primo tempo”.
Commissione Osservatori Tecnici UEFA
Statistiche chiave
- Popp ha eguagliato il record di Ada Hegerberg, segnando nella finale di quattro diverse edizioni della competizione.
- Il Barcellona, alla sua quarta finale in cinque anni, ha vinto il suo secondo titolo dopo quello del 2021.
- Il Barcellona è solo la seconda squadra a rimontare due gol di svantaggio e vincere una finale di questa competizione, dopo lo stesso Wolfsburg nel 2014 contro il Tyresö.
- Il Wolfsburg ha subito la quarta sconfitta consecutiva in finale dopo quelle del 2016, del 2018 e del 2020 con il Lione, dopo le vittorie all’esordio nel 2013 e nel 2014.
Formazioni
Barcellona: Paños; Bronze, Paredes, León, Rolfö; Bonmatí (Putellas 90′), Walsh (Engen 89′), Guijarro; Graham Hansen (Crnogorčević 79′), Caldentey (Pina 79′), Paralluelo (Geyse 70′)
Wolfsburg: Frohms; Wilms (Hegering 84′), Hendrich, Janssen, Rauch; Oberdorf, Roord (Lattwein 71′); Jónsdóttir, Huth, Popp; Pajor (Bremer 84′)
Albo d’oro: Finali
UEFA Women’s Champions League:
2023 (Eindhoven): Barcellona-Wolfsburg 3-2
2022 (Torimo): Lione-Barcellona 3-1
2021 (Goteborg): Barcellona-Chelsea 4-0
2020 (San Sebastián): Lione-Wolfsburg 3-1
2019 (Budapest): Lione-Barcellona 4-1
2018 (Kiev): Lione-Wolfsburg 4-1 dts
2017 (Cardiff): Lione-Paris Saint-Germain 0-0 dts, 7-6 dcr
2016 (Reggio Emilia): Lione-Wolfsburg 1-1 dts, 4-3 dcr
2015 (Berlino): Francoforte-Paris Saint-Germain 2-1
2014 (Lisbona): Wolfsburg-Tyresö 4-3
2013 (Londra): Wolfsburg-Lione 1-0
2012 (Monaco di Baviera): Lione-FFC Francoforte 2-0
2011 (Londra): Lione-Turbine Potsdam 2-0
2010 (Madrid): Turbine Potsdam-Lione 0-0 dts, 7-6 dcr
UEFA Women’s Cup:
Finali su due partite
2009: Duisburg-Zvezda-2005 6-0/1-1: tot 7-1
2008: Francoforte-Umeå 1-1/3-2: tot 4-3
2007: Arsenal-Umeå 1-0/0-0: tot 1-0
2006: Francoforte-Turbine Potsdam 4-0/3-2: tot 7-2
2005: Turbine Potsdam-Djurgården 2-0/3-1: tot 5-1
2004: Umeå-Francoforte 3-0/5-0: tot 8-0
2003: Umeå-Fortuna Hjørring 4-1/3-0: tot 7-1
Finale secca
2002 (Francoforte): Francoforte-Umeå 2-0