Smaltita l’amarezza dopo l’ultima sconfitta nel girone di qualificazione alla prossima UEFA Women’s Champions League contro le irlandesi dello Shelbourne LFC, lo ŽNK Nona Pomurje Beltinci ha rialzato la testa nel migliore dei modi. Nella sfida di domenica 21 agosto dello stadio ŠC NK Slatina di Radenci, le ragazze di Zlatko Gabor hanno infatti battuto 2-1 le armene dell’FC Hayasa nella finale del primo turno di qualificazione. Ospiti subito aggressive in avvio di gara, con le slovene costrette ad un’ottima e attenta fase di contenimento.
La pressione delle granata, però, si affievolisce gradualmente nel corso della prima metà di gioco e, complice anche l’ottimo lavoro a centrocampo di Kaja Korošec sia in fase di recupero sia in cabina di regia, il Pomurje alza il proprio baricentro e inizia a rendersi pericoloso. Questa aggressività e l’ottimo pressing pagano e le slovene passano in vantaggio al 27′ con l’incornata vincente di Evelina Kos sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La formazione di Gabor mette la quinta e, dopo appena 7 minuti, Kaja Horvat mette a segno la rete del meritato raddoppio.
La numero 22, approfittando della confusione nell’area avversaria, s’inserisce con il giusto tempismo e fulmina l’estremo difensore avversario con un tocco morbido. Ottimo anche il primo tempo di capitan Špela Kolbl, attaccante tuttofare e vero motore della sua squadra. Riuscendo a ricoprire più ruoli durante la partita a seconda delle necessità, la 7 gialloblù ha dato un importante contributo alle compagne partecipando alla fase d’impostazione e mantenendo costantemente impegnata la difesa armena. In difesa, invece, è stata Lara Klopčič a farla da padrona, interrompendo con il giusto tempismo ogni occasione avversaria e dando il meglio anche come terzino di spinta.
Il primo tempo termina dunque 2-0 per le padrone di casa, tuttavia la formazione ospite non sembra per nulla intenzionata a mollare. A tre minuti dall’inizio della ripresa, infatti, l’ucraina Hanna Voronina scatta in profondità, raccoglie un delizioso passaggio filtrante e batte Iva Kocijan in scivolata. Il 2-1 mette nuova benzina nel motore delle armene che, guidate da una straripante Faustina Kyeremeh, mettono in seria apprensione la difesa delle slovene. Incassato il colpo e arginata la spinta delle avversarie, lo ŽNK Nona Pomurje Beltinci, complice anche il grande supporto dei suoi tifosi, riesce a riorganizzarsi e a riaffacciarsi pericolosamente nella metà campo dell’FC Hayasa.
Nel momento di necessità, Lara Klopčič e Špela Kolbl salgono in cattedra, prendendo rispettivamente in mano le redini della difesa e dell’attacco. La prima, infatti, rimette in riga e riorganizza le compagne, mentre la seconda torna a creare scompiglio tra i difensori avversari. Mister Zlatko Gabor comprende l’importanza di mandare in campo forze fresche per aumentare la pressione sulla difesa granata e far rifiatare la squadra e, al 53′, un’ottima Kaja Horvat lascia il posto a Živa Rakovec. La talentuosa classe 2005 con il 17 sulle spalle si dimostra immediatamente all’altezza della partita e della competizione, facendo impazzire i terzini avversari con i suoi ripetuti cambi di fascia e affondi fulminei.
Al 77′, inoltre, il tecnico sloveno schiera anche Anja Eferl e Luana Zajmi, rispettivamente classe 2004 e 2002, riponendo grande fiducia in questi due giovani prospetti in un momento tanto delicato del match. La stanchezza, però, si fa sentire ed entrambe le formazioni rischiano di pagar caro alcune disattenzioni. Nonostante ciò, la super sfida di Radenci termina a favore delle padroni di casa che, dopo aver sfiorato il 3-1 in zona Cesarini con Maja Dimitrijević, porta a casa un’importante e meritata vittoria. Emozionante la standing ovation per capitan Kolbl e per una straripante Sara Makovec, appositamente sostituite nei minuti finali.