Il 2 dicembre 2023, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato il nuovo formato per la UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda competizione europea femminile per club. Le modifiche sono il frutto di ampie consultazioni e collaborazioni con l’Associazione dei club europei (ECA), le federazioni nazionali, le leghe e i club concorrenti e si basano sull’analisi e sulle raccomandazioni del Comitato per il calcio femminile della UEFA. Si tratta dell’ultimo passo nella continua evoluzione del calcio femminile in Europa, che ha conosciuto una crescita incredibile negli ultimi anni, raggiungendo nuovi pubblici e innalzando gli standard più che mai.

Il nuovo formato della Women’s Champions League verrà lanciato all’inizio della stagione 2025/26, introducendo una fase a campionato con 18 squadre.  Per la prima volta, la UEFA organizzerà anche una seconda competizione per club femminile, il che significa che le nuove squadre potranno mettersi alla prova contro avversarie europee e alcune squadre eliminate nei primi turni della Women’s Champions League avranno una seconda possibilità.  Entrambe le competizioni sono state sviluppate con l’obiettivo di aumentare la competitività e massimizzare la partecipazione, tenendo conto anche dei vincoli di calendario e del carico di giocatori.

Aleksander Čeferin, presidente della UEFA:

“La UEFA ha dato grande importanza allo sviluppo del calcio femminile negli ultimi anni, facendo passi da gigante grazie a una strategia dedicata, a solidi investimenti e alla passione di garantire che il gioco sia aperto a tutti. Il nuovo formato della UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda competizione sono un’ulteriore dimostrazione di questo impegno ed entrambe saranno competizioni emozionanti e competitive che consentiranno a più giocatrici e club in tutto il continente di sognare la gloria europea”.

Nadine Kessler, direttore generale del calcio femminile della UEFA:

“Nonostante il successo della UEFA Women’s Champions League negli ultimi anni, non resteremo fermi. Oggi, guardiamo avanti a un’altra pietra miliare fondamentale per la professionalizzazione del calcio europeo per club. Il nuovo formato per la UEFA Women’s Champions League rafforzerà la posizione della competizione al vertice del calcio per club e, insieme all’introduzione della nuova seconda competizione, incentiverà ulteriormente la crescita a livello nazionale e ci aiuterà a costruire una piramide calcistica europea forte e aperta di cui tutti possono essere orgogliosi”.

Perché la UEFA sta cambiando il formato della Women’s Champions League?

Il lancio del formato attuale è stato uno dei primi successi della strategia della UEFA per il calcio femminile, Time for Action, che dal 2019 si impegna a far crescere questo sport in tutta Europa innalzando gli standard e incrementando la portata e il valore delle nostre competizioni. Da quando la competizione è stata riformattata nella stagione 2021/22, abbiamo assistito a grandi partite, presenze record negli stadi e audience televisive più alte. La UEFA vuole consolidare il successo della competizione e rendere la Women’s Champions League ancora più competitiva, offrire più entusiasmo ai tifosi e un’esperienza sportiva ancora migliore per le giocatrici.

Il numero di club partecipanti alla fase di campionato è aumentato da 16 a 18, tuttavia il cambio di format implica che, senza aumentare il numero di partite in questa fase, le squadre migliori si affronteranno più spesso e prima e tutte le squadre avranno partite più competitive e un’ampia varietà di avversari.

Come sarà il formato della UEFA Women’s Champions League a partire dalla stagione 2025/26?

Con il nuovo format, le squadre non affronteranno più tre avversari due volte, in casa e in trasferta, ma affronteranno invece sei squadre diverse nella fase di campionato, giocando metà di queste partite in casa e metà in trasferta. Per determinare i sei diversi avversari, le squadre saranno classificate in tre fasce in base al loro ultimo ranking per club. Per garantire un calendario equilibrato, ogni squadra sarà quindi estratta per giocare contro due avversari da ciascuna di queste fasce, giocando una partita contro una squadra da ciascuna fascia in casa e una in trasferta. I risultati di ogni partita determineranno la classifica generale, con tre punti per una vittoria, uno per un pareggio e nessuno per una sconfitta.

Le prime quattro squadre in classifica si qualificheranno automaticamente per i quarti di finale, mentre le squadre classificate dal 5° al 12° posto si sfideranno in una fase a eliminazione diretta con due gare per assicurarsi l’accesso alle ultime otto. Le squadre classificate dal 13° al 18° posto saranno eliminate. Le quattro squadre che si saranno qualificate ai play-off della fase a eliminazione diretta accederanno ai quarti di finale, dove affronteranno ciascuna una delle prime quattro classificate, che saranno teste di serie e giocheranno la gara di ritorno dei quarti di finale in casa. Dai quarti di finale in poi, la competizione seguirà l’attuale format con turni a eliminazione diretta che porteranno alla finale che si svolgerà in uno stadio neutro scelto dalla UEFA.

Nel dettaglio: chi si qualificherà per la nuova UEFA Women’s Champions League e come funzionerà il format?

A partire dalla stagione 2025/26, 18 squadre si sfideranno nella fase a gironi, due in più rispetto a quelle che attualmente prendono parte alla fase a gironi. Oltre alla vincitrice della Women’s Champions League della stagione precedente e alle vincitrici nazionali delle tre principali federazioni nazionali classificate, che si qualificano direttamente con l’attuale format, le vincitrici delle federazioni classificate dal 4° al 6° posto e le seconde classificate delle federazioni 1 e 2 accederanno direttamente alla fase a gironi. Altre quattro squadre si uniranno tramite il percorso di qualificazione Champions e cinque dal percorso di qualificazione League, che è stato ampliato per includere, per la prima volta, due nuove squadre: la seconda classificata dell’associazione classificata al 17° posto e la terza classificata dell’associazione classificata al settimo posto.

 

Perché la UEFA sta introducendo una seconda competizione e come funzionerà?

Uno degli obiettivi principali di tutte le parti interessate era quello di creare una seconda competizione che avrebbe consentito a più club di competere in Europa e avrebbe fornito ulteriori incentivi agli investimenti a livello nazionale. Tredici squadre, le terze classificate nel campionato nazionale delle federazioni classificate dall’8° al 13° posto e le seconde classificate delle federazioni classificate dal 18° al 24° posto, accederanno direttamente alla nuova competizione, mentre per le eliminate dalla UEFA Women’s Champions League ci sarà una seconda possibilità. In particolare ai club eliminati al Turno 2, nonché alle seconde e terze classificate dei tornei del Turno 1.
La seconda competizione sarà a eliminazione diretta, giocata parallelamente alla Women’s Champions League. Sarà composta da sei turni totali, turni 1, 2 e ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finale, che si disputeranno in due gare (andata e ritorno). Le vincitrici si qualificheranno automaticamente per il secondo turno del percorso campioni della prossima