Pochi minuti al fischio d’inizio tra BK Häcken e Paris Saint Germain, terzo quarto di finale d’andata della Womens Champions League. La redazione di Calcio Femminile Italiano ha intervistato in esclusiva il direttore sportivo del PSG, Angelo Castellazzi, in merito al doppio impegno contro le svedesi e lo stato di forma della squadra parigina.
Buongiorno sig. Castellazzi. Marie Antoinette Katoto e Tabita Chawinga, le loro statistiche, tra campionato e Champions League valgono come una certezza. Lo stato di forma delle attaccanti è la chiave per superare i quarti di finale?
“La chiave non lo so. Sicuramente sono due giocatrici importanti per noi. Chi fa dei gol in genere fa la differenza, ma credo che a questo livello della competizione sia la squadra nel suo complesso che può fare la differenza”.
Le avversarie sono state la sorpresa del girone in un certo senso perché hanno eliminato il Paris FC e Real Madrid. Cosa vi ha colpito di questa squadra?
“L’Häcken è una squadra molto fisica e molto compatta. Noi le abbiamo incontrate l’anno scorso nel preliminare e non è stato semplice. Quindi sappiamo cosa come si aspetta. Indubbiamente, è una delle squadre che nel panorama del calcio femminile ha sempre avuto continuità. E poi c’è il punto interrogativo delle squadre nordeuropee che, in genere, in questo periodo dell’anno riprendono l’attività; quindi hanno anche una certa brillantezza fisica rispetto al resto dell’Europa. Noi abbiamo giocato ininterrottamente, noi a gennaio abbiamo giocato 10 partite in 30 giorni e il carico di lavoro può pesare. I quarti di finale sono uno scontro che si gioca nell’arco di una settimana, quindi, tutto può succedere”.
La partenza del PSG nelle prime partite del girone non è stata produttiva. Ci sono voluti 6 punti sull’AS Roma per tornare in pista ed accedere al turno successivo, adesso la squadra è in forma? Cosa non ha funzionato nella prima fase?
“In questo momento della stagione la squadra è in forma. Siamo in una buona condizione. Sull’inizio della stagione, sì è vero, non siamo stati brillanti rispetto i risultati. A settembre abbiamo cambiato allenatore, Chawinga era appena arrivata, Katoto tornava da 14 mesi di infortunio e ha acquisito una buona condizione dal mese di novembre. In Womens Champions League abbiamo iniziato in maniera simile alla stagione passata, quando perdemmo contro il Chelsea, pareggiammo contro il Real Madrid e poi ci siamo qualificate. Penso che abbiano maggiore valore le ultime quattro partite del girone: il gruppo era il più forte del torneo e abbiamo dimostrato carattere. Penso che non sia mai capitato nella storia della Champions League che all’ultima giornata tutte le squadre si potessero ancora qualificare. Ora la nostra identità è solida e in Champions questo fa la differenza”.
Le sensazioni che adesso sentite nello spogliatoio alla vigilia dei quarti di finale sono incoraggianti?
“Sì, siamo fiduciosi. Io, come dico sempre alle ragazze, credo che siamo una buona squadra che se crede in sè stessa e arriva nelle condizioni migliori, alle partite più importanti, può giocarsela con tutte. Sono convinto di questo. Sappiamo che tutta la società è vicina a noi, giocheremo ancora al Parco dei Principi ed è un impegno importante per la società e per il calcio femminile. Nonostante le altre importanti partite delle settimane precedenti, tra campionato e Coppa di Francia, noi siamo pronte”.