La Fiorentina nel suo esordio in questa UEFA Women’s Champions League ha giocato contro il Brondby e ha vinto per 1-0.
La partita è stata quasi interamente dominata dalle Viola che hanno dimostrato di sapere come muoversi anche in un palcoscenico ben diverso da quello italiano e di grande prestigio.
Il gioco, sbloccato dal gol di Agnese Bonfantini su cross di Madelen Janogy alla fine della prima frazione (dopo diversi tentativi in cui la Fiorentina si è resa pericolosa), ha permesso alle gigliate di rendersi protagoniste sul rettangolo verde.
La squadra di casa, al contrario, ripiegatasi tanto in difesa ha subìto il pressing delle italiane.

Il sentimento generale, a fine gara, è certamente la gioia per aver raggiunto la finale tanto agognata ma c’è anche un pizzico di orgoglio e di emozione.
Il mister Sebastian De La Fuente, intervistato, si è detto orgoglioso della sua squadra che in una competizione nuova e così importante intende dare il meglio di sé.
Il pensiero, poi, si è rivolto alla finale che si giocherà sabato contro l’Ajax una partita che si prospetta tanto difficile in campo quanto divertente per i tifosi, come solo le finali sanno essere.

Qui, di seguito, le parole di Mister De La Fuente dopo Brondby-Fiorentina: 

Abbiamo dominato il gioco per quasi tutta la sua durata, negli ultimi metri abbiamo anche faticato e c’è mancata un po’ di qualità. Sapevamo che, essendo una finale, loro avrebbero fatto il possibile per risolvere la gara a loro favore quindi siamo ancora emozionati e carichi. 
Penso che abbiamo giocato una partita di altissimo livello e siamo arrivati in finale, al di là del risultato con un solo gol di scarto. 
Il fatto che loro abbiano giocato con cinque difensori in campo ci ha fatto capire che sarebbero state più in difesa, che avremmo incontrato meno difficoltà di quelle previste e che avremmo potuto in ogni caso fare la gara a modo nostro, con le nostre sintonie. 
Ci hanno permesso di essere protagoniste in questa partita: a me riempie d’orgoglio allenare una squadra che vuole primeggiare fuori casa, in una competizione nuova e di tale importanza in Europa. Per questo siamo molto contenti. 
Sappiamo che l’Ajax (che si scontrerà contro la Fiorentina in finale ndr) ha un blasone importante e che l’anno scorso è arrivato ai quarti di finale di Champions League. Non sarà sicuramente una partita facile, ma se si arriva in finale in queste competizioni è normale che si incontreranno delle squadre forti.
Noi, come fatto oggi, vorremmo dare prestigio alla Fiorentina a livello europeo e cercare di fare la partita, poi vedremo cosa riusciremo a finalizzare con le nostre capacità e (eventualmente) con ciò che l’Ajax ci permetterà. 
Oggi abbiamo lasciato la gara un po’ aperta, nella prossima spero saremo più efficaci“.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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