La Fiorentina ha vinto contro l’Ajax la partita ad esito secco valida per la qualificazione al secondo turno preliminare di UEFA Women’s Champions League.
Il risultato (1-0 con gol di Madelen Janogy al minuto 82′) è stato la ciliegina sulla torta di una gara che le Viola hanno giocato dominando in campo nonostante la difficoltà di trovarsi di fronte una squadra come l’Ajax, che in Europa ha sempre fatto bene e ha un suo blasone.

Il mister Sebastian De La Fuente, intervistato nel post partita, ha analizzato brevemente l’andamento del match in cui le sue atlete si sono comportate come chi sa bene quello che vuole e non ha alcuna remora di andarsi a prendere il risultato.
E’ stato, questo, un risultato di squadra arrivato a compimento grazie all’impegno di tutte le ragazze che vestono (e hanno vestito nella scorsa stagione) la maglia fregiata dal giglio.
Certo, ci sono ancora delle sbavature da perfezionare, ma per quello ci sarà tempo e modo. Intanto la compagine di Firenze, cresciuta nella mentalità e nelle intenzioni, continua a lavorare sodo settimana dopo settimana.

Qui, di seguito, le parole di Sebastian De La Fuente:

“E’ stata una partita sofferta e difficile, lo sapevamo. Venire qua e vincere due partite dopo tanti anni che eravamo assenti dal panorama europeo e farlo contro due squadre come Brondby (che era in casa) e Ajax (che negli ultimi anni ha detto la sua in Europa) ci da tanta soddisfazione. 
Approfitto per ringraziare anche le ragazze, quasi trenta di cui qualcuna che ora non veste più questa maglia, che erano con noi lo scorso anno e che ci hanno portato sino a qui mettendoci l’anima. Voglio anche dire loro che sono orgoglioso di allenare questa squadra. 
Come dicevo prima, sapevamo che non sarebbe stato facile perchè l’Ajax ha delle giocatrici importanti capaci di vincere i duelli e finalizzare i dribbling.
Nel primo tempo noi abbiamo avuto tante occasioni ma anche loro ne hanno avuta qualcuna, nel secondo tra la traversa e qualche altra occasione in cui si poteva far meglio penso che avremmo potuto sbloccare prima il gioco. Nel complesso, però, penso che abbiamo fatto una grande gara. 
Alle ragazze, nella pausa tra le due frazioni, ho detto che dovevamo migliorare un po’ la qualità negli ultimi metri e scegliere un po’ meglio perchè nel primo tempo abbiamo recuperato tre o quattro palloni recuperati in una zona avanzata e non ne abbiamo approfittato. 
So che le ragazze possono scegliere meglio e quindi avevo chiesto solo quello, poi ovviamente ero consapevole della difficoltà della gara. Potevamo forse fare qualcosa in più anche in fase di non possesso, abbiamo sistemato qualcosina e penso che nella seconda frazione si sia visto. 
Si, io metto sempre il punto di partenza, per il gruppo, alla fine della Coppa Italia. Questo è un passo avanti: venire qui e vincere due gare nei 90 minuti vuol dire fare un gran passo avanti e ora ci aspetta il prossimo capitolo, cercando di crescere insieme partita dopo partita”. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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