Una gara vissuta intensamente quella del tecnico scaligero Renato Longega che si è sbracciato per tutti i novanta minuti nel tentativo di dare indicazioni alle proprie atlete, e nel contempo ha ingaggiato un duello con il quarto ufficiale, l’italiana Cinzia Carovigno, che ha assorbito tutte le rimostranze nei confronti della terna slovacca il cui arbitraggio ai più non è piaciuto.
Questa l’analisi del tecnico scaligero intervistato nella sala stampa dello Stadio Bentegodi poco dopo il triplice fischio finale:
<Verona generoso nella ripresa ma non è bastato. Abbiamo disputato un brutto primo tempo, c’è stato anche un brutto arbitraggio, abbiamo subito ancora una volta un gol su un calcio d’angolo scaturito da una decisione sbagliata del direttore di gara come era già accaduto nella gara di andata, e poi abbiamo fallito qualche occasione di troppo. Questo credo che sia il riassunto della partita>.
C’è rammarico per questa uscita nonostante nel doppio confronto il Verona sia parsa la squadra migliore sia dal punto di vista tecnico che delle individualità?
<’E chiaro che ci serve più cattiveria in area e maggiore attenzione dietro. Tuttavia credo che tra le due squadre la nostra fosse nettamente migliore. Questo è il maggiore rammarico, non essere riusciti ad andare avanti contro una squadra che gioca poco a calcio ed effettua solamente lanci lunghi. Il risultato del campo dice però che il Kazygurt va avanti in Champions e i verdetti purtroppo non si possono sovvertire>.
Un po’ di rimpianti anche per l’assenza della greca Kongouli? ‘E mancata davanti una vera punta…
<Si, in questo momento non c’è il terminale offensivo, lo sappiamo e questo ci penalizza. Tuttavia nel secondo tempo abbiamo creato abbastanza, qualche occasione c’è stata, abbiamo colto una traversa ma purtroppo non abbiamo concretizzato al contrario delle avversarie. Speriamo di recuperare presto Kongouli perché non abbiamo sostitute con quelle caratteristiche>.