La Juventus Women perde ai calci di rigore contro l’ Eintracht Francoforte (dopo 120 minuti di gioco sul’ 1 a 1), e nonostante le reti dagli undici metri di: Lisa Boattin, Linda Sembrant, Cristiana Girelli, Sara Gama; è fuori dalla Champions League.
Le ragazze di Montemurro sono chiamate a giocare e a vincere per poter proseguire il suo cammino in Women’s Champions League contro una avversaria molto tecnica e dinamica: l’Eintracht di Francoforte, in un’atmosfera suggestiva con oltre 50 mila posti a sedere nello stadio Deutsche Bank Park.
In una prima mezz’ora di gioco le ragazze della Juventus propongono un buon gioco, con un possesso di palla superiore ma con le avversarie tutt’altro che ferme a guardare, ma non riescono a portare in area avversaria azioni pericolose. Eintracht che con il fattore campo gestisce con professionalità la sfida, concedendo il meno possibile alle bianconere ed andando a cercare il fallo quando in difficoltà, e giocandosi a viso aperto questa finale.
Al 36’ l’azione più pericolosa viene tra i piedi di Bonansea, che serve in area piccola Beerensteyn, difesa locale che chiude in angolo la palla che avrebbe potuto direzionarsi in porta. Primi quarantotto minuti di gioco dove le due squadre hanno affrontato la sfida con dinamicità ma senza sbloccare il risultato e chiudendo a reti inviolate.
La ripresa vede l’ingresso di Sofia Cantore, al posto di Bonansea colpita duramente nel finale di tempo, ed al 3’ su calcio d’angolo vi è il vantaggio bianco nero proprio con la nuova entrata Cantore: tiro di Cristiana Girelli, parata del portiere respinta in area, e di destro Sofia è brava a mettere la sfera in rete. Le padrone di casa subiscono la pressione delle avversarie, che giocano con troppa aggressività facendo anche troppi falli, ma rispondono bene con costruzioni di gioco molto ben elaborate. Le Juve difende con ordine e lascia gestire il possesso di palla all’Eintracht che alza il ritmo di gioco nel tentativo di riequilibrare il match: ed al 66′ in contropiede il Francoforte trova con Prasnikar la rete del pareggio.
Ultimi venti minuti di gioco infuocati, e si effettuano i cambi: fuori Grosso e dentro Palis, per portare fiato e nuovi stimoli alle bianco nere ma il risultato non cambia e le due formazioni vanno ai tempi supplementari. La stanchezza inizia a farsi sentire, nel primo dei due supplementari, mentre le padroni di casa trovano la traversa piena con Dunst: brivido Juve, che risponde con un colpo di testa di Cristiana Girelli, bloccato a terra da Johannes. Un finale di sofferenza con due formazioni che non si risparmiano fiato e sopra tutto la voglia di proseguire in Europa. Montemurro inserisce Nistrom (fuori Caruso), per cercare di trovare il gol, con quattro attaccanti ed un modulo più offensivo ma le tedesche restano più pericolose e sempre in gara. A nulla sono valsi i 120 minuti per decidere: si va ai calci di rigore.
Dalla lotteria degli undici metri : Lisa Boattin la mette in porta, sbaglia Cascarino (che colpisce il palo), Linda Sembrant che la piazza nell’angolo con potenza; l’ Eintracht colpisce il palo con il tiro del suo capitano e la Juve con Cristiana Girelli passa in vantaggio; Beerensteyn si fa parare il tiro (e si torna in parità). Ad oltranza prosegue la rete di Sara Gama (per il 4 a 4). Nystrom si fa parare il rigore decisivo e per la Juventus è finita: non parteciperà alla Champions League.
Queste le formazioni scese in campo:
Juventus Women (4-3-3): Peyraud-Magnin; Gama, Lenzini, Cascarino, Boattin; Caruso, Gunnarsdottir, Grosso; Bonansea, Girelli, Beerensteyn. A disposizione: Aprile, Cafferata, Nilden, Nystrom, Garbino, Cantore, Toniolo, Palis, Thomas, Bellucci, Salvai, Sembrant. Allenatore: Joe Montemurro.
Eintracht Francoforte: Johannes; Wolter, Kleinherne, Kirchberger, Hanschaw; Reuteler, Pawollek, Dunst; Anyomi, Prasnikar, Freigang. A disposizione: Johann, Bosl, Grawe, Martinez, I. Acikgoz, Riesen, Veit, Nachtigall, D. Acikgoz, Wamser. Allenatore: Arnautis.
Perché togliere Caruso che è un’ottima rigorista a pochi minuti dai rigori?