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Per rompere il ghiaccio in quest’edizione della UEFA Women’s Champions League, le Juventus Women hanno affrontato in trasferta a Oslo la formazione del Vålerengal’avversaria più abbordabile del girone soltanto sulla carta.
Le nordiche hanno gestito meglio quasi tutta la partita a livello di gioco e di occasioni create e ostacolato il gioco delle bianconere, che non è riuscito a scorrere ed è stato fine a se stesso.
Il fulmine a ciel sereno al 29′ di Cantore è arrivato nell’unica, vera occasione creata dalle Juventus Women fino a quel momento ed è l’episodio chiave che ha deciso il match.

Per questa prima partita del girone, mister Canzi ha schierato il suo 4-3-3 con una formazione che ha cambiato parecchie pedine rispetto a quella contro la Sampdoria: Caruso è tornata a vestire una maglia da titolare, così come Bergamaschi e Lenzini, e Bonansea è stata nuovamente riproposta in posizione più arretrata, e ha infatti aiutato moltissimo la difesa in fase di copertura, salvando palloni velenosi che avrebbero potuto compromettere il punteggio.

L’approccio delle Juventus Women al match è stato un po’ timido per via di quello molto aggressivo delle avversarie: il Vålerenga ha infatti occupato l’area di rigore bianconera per provare a sbloccarla e mettere la partita in discesa fin da subito. Calligaris è stata bravissima a chiudere un paio di palloni pericolosi, complice una linea di difesa molto attenta e che ha smistato al meglio i palloni per permettere la ripartenza alle compagne, troppo precipitose nei passaggi e spesso chiuse dalle padrone di casa, sempre intente a marcare a uomo le bianconere. Le norvegesi hanno dato prova di riuscire a mettere in campo un gioco molto fisico che ha intimidito le Juventus Women e ne ha ostacolato i passaggi e le azioni.
Il primo squillo delle bianconere è arrivato al quarto d’ora, quando sono riuscite a districarsi dal pressing incessante, ma poco incisivo, del Vålerenga, e hanno conquistato una punizione battuta da Caruso, finito però alto sopra la traversa.
Le bianconere hanno però affacciato pian piano la testa nell’area avversaria guadagnando metri su un Valerenga molto propositivo, ma poco preciso. Nel momento migliore delle norvegesi, la partita ha cambiato completamente faccia e ha sorriso alle bianconere: al 29’, Beccari si è lanciata in area di rigore, ha visto Cantore alla sinistra e le ha passato il pallone, la numero 9 bianconera ha dribblato agevolmente la difesa e, con freddezza e precisione, ha calciato di destra in porta e battuto l’estremo difensore avversario. La rete ha disinnescato le occasioni per le bianconere, e l’attaccante ha avuto un paio di altre occasioni per portare le Juventus Women ad allungare sul 2 a 0. Il Valerenga non si è mai arreso, e ha continuato a sfruttare le ripartenze per mettere in difficoltà le Juventus Women, che hanno rischiato di prendere goal a pochi minuti dall’intervallo in un’occasione clamorosa del Valerenga su palla inattiva che si è stampata sulla traversa.

Il secondo tempo è cominciato a fotocopiare il primo, vale a dire vedendo le bianconere in affanno: il Vålerenga ha conquistato un paio di buone occasioni su palla inattiva che la difesa juventina ha però sventato nel migliore dei modi. Le bianconere hanno concentrato le loro energie nelle ripartenze, approfittando delle avversarie sbilanciate per provare a colpirle. Vansgaard ha avuto una bella occasione a ripresa da poco cominciata, l’unica in un primo quarto d’ora di secondo tempo complicato che si è quasi convertito in un assedio da parte del Vålerenga.
La partita, nella ripresa, non è stata particolarmente fluida in termini di gioco e si è accesa soltanto su alcune fiammate dall’una e dall’altra parte, come quella di Vansgaard, ancora una volta sfortunata davanti al portiere a pochi minuti dal recupero nel goal che avrebbe potuto ipotecare il risultato. Dall’altra parte, le norvegesi hanno occupato l’area bianconera in una serie che è parsa infinita di calci d’angolo e di tentativi di andare in goal.

In questo match molto complicato e al cardiopalma fino al triplice fischio hanno spiccato, oltre a Cantore e a Beccari in fase di attacco, le ragazze del tridente difensivo, vale a dire Cascarino, Calligaris e Lenzini, e Bonansea, che ha fornito loro un aiuto preziosissimo salvando alcuni palloni velenosi che avrebbero potuto compromettere il risultato. Vansgaard, anche se non è riuscita a trovare il goal, ha giocato una partita di sacrificio volta alla ricerca del raddoppio.

JUVENTUS WOMEN (3-4-3): Peyraud-Magnin; Cascarino, Calligaris, Lenzini; Bonansea (64′ Girelli), Bennison (64′ Schatzer), Caruso (87′ Kullberg), Bergamaschi; Vansgaard, Beccari (64′ Thomas), Cantore (76′ Rosucci).

VALERENGA (3-4-2-1): Enblom; Harte, Thornsen, Olsen; Thomsen, Brekken, Bjelde, Heidarsdottir, Stolen Godo, Saevijk, Tvedten.

Marcatrici: 29’ Cantore (J)

Ammonizioni: 61′ Horte (V)

Note: recupero 4′ st.

Arbitro: Sandra Bastos

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.