I sogni di una prima semifinale di Champions League, in nove anni di storia per l’ Arsenal, si sono conclusi giovedì in una deludente serata fredda in Germania, perdendo 2-0 (3-1 in totale) contro il Wolfsburg.
Dopo una gara di andata combattutissima, con la rete di Lotte Wubben-Moy nel pareggio per 1-1 dell’andata all’Emirate Stadium, le speranze erano alte all’interno della Volkswagen Arena, ma alla fine è stato il Wolfsburg a vincere 3-1 in Germania.
Dopo il fischio finale, Eidevall ha rivelato le sue emozioni : “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile oggi e sapevamo che sarebbe stata decisa con piccoli margini. Penso che il nostro primo tempo non sia stato abbastanza buono e penso che siamo cresciuti nel gioco nel secondo tempo. Dimostra davvero nel gioco che sono i piccoli margini che determinano: abbiamo colpito la traversa, abbiamo colpito il palo, abbiamo avuto un rigore che sembra chiaro a tutti tranne che a chi lo sta rivedendo, e non lo capiamo. Dobbiamo ottenere qualcosa del genere in una partita come questa oggi per ottenere un risultato. Non l’abbiamo fatto, e questo è il punto, quando giochi contro una squadra che ti pressa in quel modo come fa il Wolfsburg, ovviamente non avrai successo tutto il tempo giocando fuori dalla pressione, ma quando lo fai, le ricompense sono enormi e non abbiamo tratto profitto da quei momenti. Sappiamo che se vuoi avere successo contro una buona squadra come il Wolfsburg, devi essere più efficace in questi momenti”.
Abbiamo giocato meglio nel secondo tempo, prosegue Jonas, “ Abbiamo mostrato una versione migliore di noi stessi, ma i giocatori non si sono mai arresi e hanno portato la partita quasi agli ultimi minuti con quella situazione di rigore, che avrebbe potuto darci un’altra vita nel gioco. Dobbiamo imparare da questo gioco qui se vogliamo essere una grande squadra europea. Ci sono cose che dobbiamo sviluppare e dobbiamo passare il resto di questa stagione e la pre-stagione del prossimo anno per svilupparlo, ma anche dire che ora è il momento di concentrarci, essere svegli e prepararci per domenica. Una cosa è perdere una partita, ma dobbiamo essere pronti per la prossima e questo richiede molto da parte di tutti”.
In ogni caso l’avventura in Champions League, per tutte le sue ragazze ha portato stimoli e certezze di una competizione molto dura, ma con soddisfazione conclude; “Quando giochi in Champions League, ed è la cosa migliore, ti esponi alle migliori squadre di club in Europa e ovviamente impari molto su te stesso, sia a livello individuale livello e a livello di squadra. Questo ti dà un’immagine molto chiara di dove devi andare e quando sai dove devi andare, il viaggio diventa più facile su come pianifichi. Ci fornisce un quadro davvero chiaro su dove vogliamo essere come squadra e anche come individui in futuro”.