Il sogno Champions della Roma si ferma a Barcellona, con un 5 ad 1 che dice tutto su questa gara, ma il vivere queste emozioni è stato un momento unico.
La cornice di pubblico del “Camp Nou” è da brividi, il tifo, i tamburi e le coreografie rendono ancora più impressionante quanto pubblico sia accorso tra gli spalti per assistere a questo grande evento, per la gara di ritorno dei quarti di finale di Women’s Champions League.
Le undici pre-scelte da Alessandro Spugna, per cercare di ribaltare il risultato dell’ Olimpico, sono: Ceasar tra i pali, Minami-Linari-Wenninger e Bartoli in fase difensiva; Serturini-Giuliano-Losada e Haavi in centrale e le due punte definite nel 4-4-2 sono Andressa e Giacinti.
Le padrone di casa con un 4-3-3 si affidano a Panos in porta, Rolfo-Leon-Paredes e Bronze in difesa; Guijarro-Walsh e Bonmati in centrale; ed il tridente d’attacco composto da Paralluelo (che ha segnato l’unica rete all’andata a Roma) Oshoala e Graham Hansen.
Al Camp Nou di Barcellona il record mondiale per una gara di Calcio femminile è stato il 30 marzo 22: 91.648 spettatori per la Super sfida di Women’s Champions League tra il Barcellona ed il Real Madrid (superando anche la finale Mondiale del 99 andata in scena a Pasadena tra gli Stati uniti e la Cina dove erano presenti 90.185 spettatori); questo pomeriggio non si è superato questo record ma il colpo d’occhio dell’intero stadio resta spettacolare!
Le padrone di casa fraseggiano con la sfera nel centro campo delle ospiti con estrema facilità, le diagonali tagliano il campo da destra a sinistra, senza trovare diffcoltà nelle azioni, la Roma tutta nella propria metà campo cerca di contrastare al meglio questa padronanza di gioco. Ma al 10’ Rolfo, da fuori area, trova l’angolo basso e porta in vantaggio le bleu-grana. Le undici di Spugna provano a tessere una trama offensiva ma la palla viene quasi sempre recuperata dalle avversarie al centro campo vanificando gli sforzi per portare un minimo di preoccupazione alla difesa del Barcellona. L’aggressività e la superiorità fisica si vede nelle costruzioni e nel portare la palla, il Barsa trova le giuste soluzioni ed aperture in ogni spazio, con il pubblico che carica ancora di più una formazione molto ben messa sul quadrante di gioco. Alla mezz’ora il missile, da fuori area, di sinistro del difensore centrale Mapi Leon porta lo score sul 2 a 0 per le padrone di casa: imparabile per Camelia Ceasar. Il primo tempo si chiude sul doppio la terza rete a cura ancora di Fridolina Rolfo (3 rete in 8 gare di Champions League) vantaggio per le ragazze di Jonatan Giraldez, con merito, e a poco sono servite le fughe di Haavi e Giacinti.
La ripresa porta, al 46’ la quarta rete a cura di Oshoala, brava ad imbucare una palla bassa fronte porta, che spezza le gambe alle italiane e consolida ancora di più la supremazia territoriale delle padrone di casa. Dopo otto minuti è Patri Guijarro e mettere di testa la sfera che porta la “manita per il Barsa”. Unica nota positiva del match per la Roma, il coraggio e la fermezza di Serturini, servita da Giacinti, che si prende la grande soddisfazione di mettere il suo sigillo al Camp Nou, per la rete della bandiera giallo-rossa. Un gol che varrà poco, poichè il risultato non cambierà: 5 ad 1 per un ritorno di quarto di finale, ma che ne siamo certi segnerà l’inizio di questo gruppo per competizioni Europee di alto livello.
Quando tutto lo stadio inneggia una “ola mondiale” che porta a cinque giri continui, senza interruzione in ogni settore, è chiaro che la gara non ha più nulla da dire: il Barcellona è qualificato e per la Roma termina l’avventura Champions.
Il sogno è stato fantastico, per tutti, il calpestare il prato di questo stadio sarà a ricordo di pochi ma per molto tempo, peccato non essere riusciti nell’impresa. Le nostre ragazze sono state brave ad essere protagoniste tra le grandi e questo non può che essere di grande soddisfazione per l’intero Movimento Femminile Italiano.