Il Fortuna Hjorring non ha avuto proprio ‘fortuna’ nel sorteggio trovandosi davanti lo spauracchio Fiorentina Women’s, ma le danesi arrivano a Firenze con spirito di rivalsa e mettono un grande impegno nella gara. La Fiorentina dimostra, però, di avere qualcosa in più rispetto alle danesi sia come organizzazione di squadra sia anche come individualità. La partita giocata dalle ragazze viola è perfetta e le danesi riescono a mettere in campo solo una piccola predominanza sterile, nel secondo tempo, che porta ad un solo tiro che impensierisce veramente la difesa viola. La partita finisce con la vittoria bissata, ora ci sarà il ritorno ma la Fiorentina Women’s vista stasera ci fa ben sperare nel bis più importante.
Stephanie Ohrstrom: Inizia la gara con una presa sicura da calco d’angolo cosa che rassicura l’intero reparto difensivo. Viene impegnata, poi, per cose che per lei rappresentano ordinaria amministrazione come interventi su calcio d’angolo e tempestive uscite sui piedi delle avversarie. Il primo vero ed unico intervento lo fa con una grande parata su tiro della quasi ex Franssi. Saracinesca. 7,5.
Alia Guagni: Nel primo tempo non abbiamo visto la solita spinta di Alia sulla fascia, ma forse ci aveva abituati male o forse rispettava solo le indicazioni di Cincotta. Non dimentichiamo che il capitano è reduce da un intervento che l’ha tenuta ferma per un po’. Un secondo tempo di altro tenore per il capitano che, oltre a lottare in difesa con grinta e determinazione, torna a galoppare con costanza sulla fascia. In una di queste incursioni propizia il raddoppio di Ilaria Mauro, ma gran merito del gol è proprio suo. Suo è anche un gran colpo di testa su angolo di Vigilucci che fa gridare al gol, ma la palla sfiora il palo. Capitan coraggio. 8.
Laura Agard: È uno dei volti nuovi e dimostra di avere grande personalità, sicurezza e un talento naturale per il gioco aereo, un po’ meno, però, nell’impostazione del gioco. La gara della francese è caratterizzata da puntuali anticipi e innumerevole palloni respinti di testa nella sua area dove domina. Sicura. 7,5
Alice Tortelli: Inizia contratta e si fa saltare netto da Olar, ma ce Agard che veglia dietro, e pian piano Alice acquista sicurezza e non commette altri errori. Si nota per una bella chiusura su Tamires nel secondo tempo. In crescendo. 7
Davina Philtjens: Altro volto nuovo, il suo primo tempo è sulla stregua di quello della collega di fascia: a parte qualche corsa è rimasta un po’ sulle sue. Il secondo tempo, al contrario di Guagni, si mantiene sui livelli del primo anche se con qualche incursione in più e qualche buon intervento difensivo, con le buone o con le cattive. Altalenante. 7
Lilyana Ivanova Kostova: Volto nuovo per la Fiorentina ma non per la serie A, la bulgara fa un esordio strepitoso al Franchi facendosi apprezzare per un gran tiro all’incrocio, lo stesso colpito la scorsa stagione da Vigilucci, che sicuramente evoca fantasmi nella testa delle danesi, ma il portiere Seabert, lo scorso anno in panchina, ci arriva con un grande intervento in angolo. Gioca quasi sempre di prima e con grande classe sveltendo così la manovra gigliata ed è lei a servire la palla a Mauro che la bomber viola trasforma in oro. Lilyana dimostra, però, di non avere solo talento ma anche senso tattico e spirito di abnegazione. La troviamo dappertutto a pressare e rilanciare, fino a salvare sulla linea un gol che sembrava già fatto per le danesi. È uno spettacolo di alta scuola il suo controllo palla e ancor più quando duetta ed entra in sintonia con Tatiana Bonetti, altro talento cristallino viola. Nel secondo tempo viene sostituita inaspettatamente, ma forse il tecnico ha voluto farla rifiatare, non si tratta certo di una bocciatura la sua. Impressionante. 8
Alice Parisi: Si tratta anch’ella di un volto nuovo, non per la Fiorentina, ma per la Champions League, l’anno scorso purtroppo mancava per l’infortunio che tutti conosciamo e quindi ci teneva tanto a questa gara. Alice non si mette in mostra con giocate spettacolari, peraltro nelle sue corde, ma è presente in ogni zona del campo e lotta su ogni pallone. La vediamo liberare di testa nella sua area e sempre di testa impensierire il portiere danese. Si danna l’anima su tutti i palloni alternando spada a fioretto, come in un bel colpo di tacco in piena azione, ed arrivando anche al tiro pur senza fortuna. Irriducibile. 7,5
Stephanie Breitner: Altro nuovo elemento della Fiorentina, la tedesca è apparsa forte nella fase difensiva, di contrasto e recupero palla ma meno nella fase tattica e di costruzione del gioco. Alcune cose dovranno essere aggiustate nel tempo. Alterna buoni interventi ad altrettanti svarioni. Rivedibile. 6,5
Tatiana Bonetti: Un primo tempo di sacrificio per Tatiana che si fa vedere solo per un bel filtrante per Clelland che viene però anticipata dall’uscita del portiere danese Seabert. Nella ripresa la si rivede danzare sulla palla e stabilire ottimi dialoghi e suggerimenti per le compagne ed in particolare per Alia Guagni. Da uno di questi suoi raffinati lanci nasce l’azione del raddoppio viola. Sembra invece ancora da perfezionare l’intesa con Clelland con due dai e vai proposti dalla scozzese e sbagliati da Tatiana. Presente. 7,5
Lana Clelland: Erano diversi i volti nuovi nella Fiorentina stasera ed uno di questi era proprio la scozzese che mostra di essere una giocatrice di razza da come lotta e come difende il pallone. Il suo impatto sulla gara non è stato però determinante come avrebbe voluto, anche se gioca comunque bene e risulta volenterosa e propositiva non sbagliando nessun pallone, salvo forse il regalo ricevuto dalla retroguardia danese che Lana sciupa con un tiro fiacco che restituisce praticamente la palla al portiere. Affidabile. 7,5
Ilaria Mauro: Non gioca moltissimi palloni ma quelli che tocca li trasforma in oro. Il primo gol realizzato è puro spettacolo, Ilaria riceve la palla da Kostova e si gira in un microsecondo scagliando la palla all’incrocio maledetto, si tratta dello stesso su cui si infilo il gran gol di Vigilucci dell’anno scorso. Il suo secondo gol è altrettanto bello, da centravanti vero, per senso di posizione e opportunismo, come un falco si avventa sulla deviazione di Seabert sul tiro di Guagni scagliando la palla sulla rete. Tocco di Mida. 8,5
Greta Adami: Entrata al 55’ al posto di Kostova e si vede poco salvo un tentativo di agganciare al limite dell’area un passaggio di Mauro dalla fascia e per un tiro provato da fuori area con facile parata di Seabert. Presente. 7
Patrizia Caccamo: Entrata al 65’ al posto di Clelland non ha molto tempo a sua disposizione ma si fa notare per i suoi soliti dribbling secchi con cui salta spesso l’avversaria di turno per sfornare cross al centro. Attiva. 7
Valery Vigilucci: Entrata all’83’ al posto di Bonetti. Non giudicabile. S.V.
Cincotta: Ha studiato molto bene la squadra avversaria, che conosceva già dalla passata stagione, mettendo in campo una formazione molto compatta e funzionale. Una partita tatticamente perfetta quella impostata dal mister che si alzava spesso dalla panchina per richiamare le ragazze all’ordine. Tra le novità ci sembra di aver colto il desiderio di far battere i calci d’angolo con traiettorie ad uscire dalla porta: Kostova di destro a destra e Bonetti di sinistro a sinistra rispettivamente del fronte di attacco viola. Professionale. 8.
Terna arbitrale: Al contrario della gara del Franchi della passata stagione tra le due formazioni, la terna arbitrale croata, diretta da Ivana Martinčić, si è ben comportata giudicando tutte le situazioni di gioco in maniera corretta. Perfetta. 7.
Fortuna Hjorring: Una menzione per Sanni Maija Franssi risultata la più pericolosa delle danesi, suo un gran tiro parato da Ohrstrom.
Credit Photo: ACF Fiorentina Women’s