Photo Credit: Andrea Amato

Il Barcellona si è aggiudicato la UEFA Women’s Champions League per la seconda volta nella sua storia grazie al 3-2 in rimonta contro il Wolfsburg a Eindhoven, dopo aver chiuso la prima frazione di gioco sotto per 2-0

Protagonisti della partita e reporter ci raccontano la finale.

Dove si è decisa la partita secondo allenatori e giocatrici?

Jonatan Giráldez, allenatore Barcellona: “Probabilmente il risultato del primo tempo era ingiusto viste le tante occasioni create e per come abbiamo giocato. Abbiamo commesso un errore all’inizio e abbiamo subito il gol. Non conta cosa succede ma come si reagisce, e noi l’abbiamo fatto bene ma poi abbiamo subito un altro gol. Nell’intervallo volevamo migliorare la ricezione della palla. Dovevamo svegliarci, essere ottimisti, capire che mancavano 45 minuti e che non era impossibile. Ai tifosi voglio dire grazie. Non solo per stasera, ma per il loro sostegno durante tutta la stagione. Ogni volta che abbiamo vinto in campo, abbiamo vinto anche sugli spalti, e loro sono stati fondamentali. Dal momento in cu le mie calciatrici hanno lasciato l’albergo, avevano bisogno di questa energia extra“.

Patri Guijarro, Visa Player of the Match: “Dovevamo iniziare in modo migliore. Quando si subiscono due gol, le cose si complicano. Abbiamo creato occasioni ma non le abbiamo sfruttate. Nell’intervallo abbiamo parlato di questi piccoli dettagli, della fiducia in noi stesse, del fatto che siamo maturate rispetto all’anno scorso e del fatto che non ci siamo abbattute dopo essere andate in svantaggio. È stata la fame di vittoria e la convinzione potercela fare che ci ha permesso di rimontare”.

Tommy Stroot, allenatore Wolfsburg: “La qualità del Barcellona ha fatto la differenza. Noi abbiamo fatto un gran primo tempo ma poi siamo stati puniti per piccoli dettagli. All’inizio del secondo tempo non siamo stati decisivi come dovevamo e questo ci ha spinto a giocare più in profondità. Quando si sono riportati sul 2-2, la partita era completamente aperta e, a 30 minuti dalla fine, tutto può succedere. Poi con quella qualità è tutto più facile per il Barcellona”.

Alex Popp, attaccante Wolfsburg: “Il Barcellona ha mantenuto una pressione molto alta fin dall’inizio del secondo tempo. In quei minuti in campo, non siamo state in grado di imporre il nostro gioco e poi è diventato ovviamente difficile. Il primo tempo è stato un ottimo 2-0, mentre nel giro di cinque minuti del secondo tempo si è arrivati al 2-2. Volevamo alzare i ritmi ma non ci siamo riuscite alla fine”.

Dove è stata decisa la finale secondo i reporter?

Graham Hunter, reporter Barcellona: “Una finale vinta in grande stile, vinta nonostante lo svantaggio di due gol. Ma anche una finale vinta grazie a una delle antiche strategie del  Barcellona: creare superiorità a centrocampo. Nel primo tempo il tecnico Giráldez ha spostato Salma Paralluelo all’interno, ha fatto giocare Fridolina Rolfö come un’ala sinistra e non come un terzina sinistro, e quindi ha fatto scendere Mariona Caldentey a centrocampo. Il Wolfsburg non l’ha capito in tempo e così il Barcellona si è trovato in superiorità sprigionando tutto il potenziale offensivo di Caroline Graham Hansen, e in particolare Aitana Bonmatí. Alla strategia deve corrispondere l’esecuzione, cosa in cui il Wolfsburg ha eccelso nel primo tempo, ma sia Guijarro, la cui corsa per il secondo gol è stata un capolavoro di tempismo, sia Rolfö sono state all’altezza del compito. Un vero spettacolo, che ha alzato ulteriormente l’asticella del calcio femminile”.

Judith Tuffentsammer, reporter Wolfsburg: “Il Wolfsburg ha giocato un primo tempo incredibile: solido in difesa, con tutte le calciatrici che hanno fatto la loro parte, e cinico in attacco dove hanno segnato due gol con tre tiri in porta. E poi c’è stato quel pizzico di fortuna che a volte serve per vincere i titoli, visto che il Barcellona ha mancato un paio di occasioni nitide. Tutto andava secondo i piani: non lasciare che il Barcellona entrasse in partita né che facesse il suo classico gioco. Ma poi è iniziato il secondo tempo e il Barcellona le ha colte due volte di sorpresa. Il Wolfsburg si è ripreso dopo questo shock e ha ritrovato la sua stabilità difensiva, mentre Ewa Pajor ha avuto altre due buone occasioni, fino a quando un errore in disimpegno ha portato il Barcellona in vantaggio. Dopo di che, il Barça ha fatto il Barça“.

Paul Saffer, reporter UEFA.com: “Dopo quattro finali consecutive in cui ha vinto chi ha iniziato meglio, questa volta ha vinto chi ha iniziato meglio la ripresa. Il Barcellona ha dimostrato negli ultimi anni la sua capacità di imporre e dominare il gioco, e stasera ha messo in mostra una grinta e una flessibilità tattica che si è sposata alla perfezione con gli incredibili talenti individuali che possiede. Il cambio degli attaccanti del Barcellona, che ha permesso loro di avere un possesso più efficace e di spingere Guijarro in avanti, ha dato i suoi frutti. Bonmatí, già Player of the Match nella finale del 2021, ha dato ancora una volta il meglio di sé sul palcoscenico più importante di tutti”.