La UEFA ha compiuto un significativo passo in avanti verso il livellamento delle condizioni di gioco per le calciatrici di tutta Europa, introducendo per la prima volta degli standard minimi dei quadri normativi per le nazionali femminili.
Il framework, approvato all’unanimità a giugno dal Comitato Esecutivo UEFA, stabilisce una serie di standard che comprendono disposizioni in materia di sport, governance, coaching, assistenza medica, formazione, welfare delle calciatrici, alloggio e retribuzione. Tale aggiornamento ha richiesto ampie consultazioni con giocatrici, allenatori e FIFPRO Europe.
“L’annuncio di oggi segna il culmine della nostra strategia quinquennale per il calcio femminile: Time for Action”, ha spiegato il presidente UEFA, Aleksander Čeferin. “Sebbene si tratti di un traguardo significativo, stiamo già guardando ai prossimi passi. Mentre andiamo avanti, la UEFA rimane pienamente impegnata a sostenere le nostre federazioni affiliate e rafforzare le calciatrici”.
Supporto alle federazioni nazionali
L’organo di governo europeo assisterà i suoi membri nella stesura di progetti personalizzati che aiutino a realizzare l’obiettivo degli standard minimi. Il framework inoltre sarà supportato dal Programma di Incentivi UEFA HatTrick, con un fondo totale di 22 milioni di euro a disposizione delle federazioni nazionali fino al 2028 (100.000 euro all’anno per federazione nazionale).
Marissa Callaghan, calciatrice della nazionale dell’Irlanda del Nord, ovvero una delle 35 capitane consultate per la progettazione di questa iniziativa, ha detto: “Definire standard minimi farà una differenza significativa per le calciatrici di tutta Europa in ogni aspetto delle nazionali. Avere una piattaforma per discutere con le colleghe giocatrici e con gli allenatori, è stata un’esperienza positiva e arricchente. Mi auguro che le calciatrici continuino a essere strettamente coinvolte in questo percorso”.
Condizioni migliori per giocare
“Questo progetto è importante e rappresenta un punto di partenza per innalzare il livello di tutte le squadre nazionali femminili”, ha detto Nadine Kessler, responsabile UEFA per il calcio femminile. “Avere le migliori condizioni possibili dentro e fuori dal campo è fondamentale per le calciatrici affinché possano dare il meglio di sé e, di conseguenza, portare al successo le loro nazionali. Oggi il panorama è altamente competitivo, quindi gli standard devono crescere di pari passo. Solo così le squadre potranno scatenare tutto il loro potenziale e noi potremo salvaguardare la longevità delle carriere delle calciatrici“.
Sarah Gregorius, Direttore FIFPro Europa per le politiche globali e le relazioni strategiche per il calcio femminile, ha detto: “Accogliamo con favore questo passo importante per le nazionali femminili che è il risultato di un approccio consultivo e inclusivo che coinvolge le giocatrici e la FIFPro Europa. Il framework promuove e incentiva standard che mettono al centro la protezione e le esigenze delle giocatrici, che lo meritano ampiamente. Restiamo pienamente impegnati affinché si possano raggiungere ulteriori sviluppi positivi”.
Gli standard minimi UEFA per le nazionali femminili comprendono:
• Allenatore a tempo pieno con licenza UEFA Pro (o qualifica equivalente) disponibile presso la federazione nazionale.
• Almeno un medico di squadra/due fisioterapisti in tutte le partite e gli allenamenti.
• Il viaggio verso gli stadi deve essere il più diretto possibile.
• Alloggi di alta qualità vicino alle sedi degli allenamenti e delle partite.
• Massimo utilizzo delle finestre internazionali.
• Accesso alle strutture di allenamento delle nazionali, comprese le attrezzature d’élite e i campi da gioco professionali.
• Accordo tra giocatrici e federazione su retribuzione, politiche parentali, di gravidanza e antidiscriminazione.
Questo programma è l’ultimo di una serie di iniziative strategiche della UEFA volte a far crescere, sviluppare e sostenere le nazionali femminili. Tra queste l’introduzione di un nuovo sistema di competizioni, ovvero UEFA Nations League e qualificazioni europee.