A giugno 2021, su raccomandazione del Comitato Competizioni per Club UEFA e del Comitato Calcio Femminile UEFA, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato la proposta di abolire la cosiddetta regola dei gol in trasferta in tutte le competizioni UEFA per club (maschili, femminili e giovanili) dall’inizio della stagione 2021/22.
Che cos’era la regola dei gol in trasferta?
La regola dei gol in trasferta veniva applicata per determinare la vincitrice di una sfida a eliminazione diretta quando le due squadre avevano segnato lo stesso numero totale di gol nelle due partite. In questo caso, la squadra che aveva segnato il maggior numero di gol in trasferta veniva considerata vincitrice e si qualificava per il turno successivo della competizione. Se le squadre avevano segnato lo stesso numero di gol in casa e in trasferta al termine dei tempi regolamentari della gara di ritorno, proseguivano ai tempi supplementari e, in assenza di altri gol, ai calci di rigore.
Che cosa succede adesso che la regola dei gol in trasferta è stata abolita?
Le sfide in cui le due squadre segnano lo stesso numero di gol tra andata e ritorno non vengono più decise in base al numero di gol segnati in trasferta. Al termine della gara di ritorno si giocano invece due tempi supplementari da 15 minuti. Se le squadre segnano lo stesso numero di gol o nessun gol durante i supplementari, la squadra qualificata viene decisa ai calci di rigore (leggere l’articolo 20 del regolamento della UEFA Champions League). I gol in trasferta, inoltre, non sono più tra i criteri utilizzati per determinare la classifica quando due o più squadre sono a pari punti nella fase a gironi (leggere l’articolo 17.01 del regolamento della UEFA Champions League).
Perché la regola dei gol in trasferta è stata abolita?
Le statistiche dalla metà degli anni ’70 al 2020/21 hanno chiaramente evidenziato una continua riduzione del divario tra il numero di vittorie in casa/trasferta (da 61%/19% a 47%/30%) e il numero medio di gol a partita in casa/trasferta (da 2,02/0,95 a 1,58/1,15) nelle competizioni maschili. Dal 2009/10 al 2020/21, la media gol a partita è rimasta stabile in Women’s Champions League, con una media complessiva di 1,92 per le squadre di casa e 1,6 per quelle in trasferta.
Si può ritenere che molti fattori abbiano avuto effetto sulla riduzione del “fattore campo”. La migliore qualità e le dimensioni standardizzate dei campi, le migliori infrastrutture, le migliori condizioni di sicurezza, l’arbitraggio più preciso (con la recente l’introduzione di supporti tecnologici come GLT e VAR), la copertura televisiva più ampia e sofisticata, le condizioni di viaggio più confortevoli, un fitto calendario che impone il turnover e i cambiamenti di format delle competizioni sono elementi che hanno influenzato il modo di giocare a calcio e sfumato i confini tra una gara in casa e in trasferta.
Come ha spiegato la decisione la UEFA?
Il presidente UEFA Aleksander ÄŒeferin ha dichiarato: “La regola dei gol in trasferta è stata parte integrante delle competizioni UEFA dal 1965, anno della sua introduzione. Tuttavia, negli ultimi anni si è parlato più volte di abolirla nei vari meeting UEFA. Anche se il parere non era unanime, molti allenatori, tifosi e altri portatori di interesse ne hanno messo in dubbio l’equità ed espresso la volontà di abolirla“.
“Oggi, la regola va contro il suo scopo originario perché, di fatto, dissuade le squadre di casa – soprattutto all’andata – dall’attaccare, temendo di subire un gol che darebbe agli avversari un vantaggio decisivo. Era criticata anche perché, soprattutto ai tempi supplementari, la squadra di casa era costretta a segnare due gol dopo una rete della squadra in trasferta”.
“È giusto dire che oggi il fattore campo non è più così importante come in passato. Prendendo in considerazione la coerenza in tutta Europa nello stile di gioco e molti altri fattori che hanno ridotto l’importanza del fattore campo, il Comitato Esecutivo UEFA ha preso la giusta decisione e stabilito che non era più appropriato che un gol in trasferta avesse più peso di uno segnato in casa“.