Continua il viaggio della nostra redazione alla scoperta del calcio femminile nella penisola balcanica. Dopo la Slovenska Ženska Nogometna Liga, l’attenzione di CFI si estende anche in territorio serbo, paese dall’affascinante cultura, sportiva e no, in cui il fudbal ha fortemente contribuito allo sviluppo di una identità nazionale ben definita e unica nel suo genere. Il calcio femminile in Serbia e, più in generale, in Jugoslavija affonda le proprie radici nel 1974, anno in cui andò in scena la prima edizione dello Jugoslavensko nogometno prvenstvo za žene (Campionato jugoslavo di calcio femminile), vinto dalle serbe dello ŽFK Željezničar Subotica.

Le biancocelesti, il cui nome cambiò poi in ŽFK Spartak Subotica, sono le attuali campionesse in carica della Superliga Srbije, nonché la squadra che ha conquistato consecutivamente il gradino più alto del podio negli ultimi 12 anni. Il nome di questo club, fondato il 20 maggio 1970, deriva dal fatto che la maggior parte dei giocatori lavorassero nella ferrovia (željeznica) della città di Subotica, situata nella provincia autonoma della Vojvodina, al confine con l’Ungheria. A pochi anni dalla fondazione, la società fu inglobata dall’Associazione Sportiva Ferrovieri “Jovan Mikić Spartak”, motivo per cui si optò per la nuova denominazione.

La compagine più titolata del paese, tuttavia, è lo ŽFK Mašinac PZP di Niš, incoronata per ben 7 volte regina di Jugoslavija e classificatasi al primo posto altre 17 volte in seguito al crollo della Federazione titoista. Le biancoverdi, nate nel 1970 proprio come le rivali dello Spartak e orgoglio della terza città più grande della Serbia, hanno concluso la passata stagione al terzo posto insieme allo ŽFK Sloga Zemun, il primo club femminile della storia dell’intero territorio jugoslavo. Fondata il 15 giugno 1969 nell’omonima municipalità di Belgrado, la principale della capitale, la formazione rossoblu vinse i primi due scudetti della propria storia nel 1978/79 e nel 1979/80.

Il terzo e ultimo trionfo in campionato arrivò infine al termine della stagione 1993/94, quando il sogno del Maresciallo Tito si stava ormai sgretolando in seguito al violento risveglio dei nazionalismi nelle diverse repubbliche federali. Un gradino più in basso nella classifica della scorsa Superliga Srbije troviamo invece lo ŽFK TSC, altra compagine della Vojvodina le cui radici affondano nella vicina Ungheria. Nato nel lontano 1912 a Bačka Topola, città della Serbia meridionale abitata principalmente da magiari, il club azzurro (inizialmente solo maschile) partecipò al campionato ungherese a partire dal 1942, venendo poi reintegrato in quello jugoslavo al termine della Seconda Guerra Mondiale.

Continuando a percorrere la classifica della passata stagione a ritroso, la prossima squadra da scoprire è lo ŽFK Vojvodina di Novi Sad, capoluogo dell’omonima provincia autonoma serba. Fondata il 6 marzo 1914 al numero 12 della Temerinska ulica da un gruppo di studenti liceali, intellettuali e artigiani serbi, la società biancorossa nacque in gran segreto per non essere scoperta e bandita dalle autorità austroungariche. Il nome del club e della regione esprime la forte appartenenza degli stessi al mondo culturale serbo, derivando entrambi infatti da vojvoda, parola utilizzata per indicare la nobiltà guerriera serba che anticamente aveva abitato quel territorio.

Di più recente costituzione, invece, è la compagine femminile che sogna di poter iniziare presto a riempire la propria bacheca trofei con la Superliga Srbije. Fanalino di coda dello scorso campionato è stato invece lo ŽFK Požarevac, club dell’omonima città a sud-est di Belgrado che non è riuscito ad evitare la retrocessione in Prva liga Srbije dopo aver perso tutte le 14 gare della stagione. Al suo posto è stata promossa la seconda squadra dello ŽFK Spartak Subotica, pronta a rubare la scena alle campionesse in carica dopo aver dominato la lega inferiore.

Dulcis in fundo, troviamo lo ŽFK Crvena Zvezda, aka Stella Rossa Belgrado femminile, formazione nata con nel 2003 nel comune belgradese di Lazarevac e inizialmente conosciuta come LASK. Dal 2011, invece, la squadra intraprese un’importante collaborazione tecnica con la leggendaria società biancorossa e, a partire dal 2015, trasferì la propria sede nel cuore della capitale serba. Al momento, il trofeo più importante vinto finora dalle belgradesi è la Kup Srbije del 2018, tuttavia le ambizioni del club sono particolarmente elevate e nei prossimi anni queste ragazze proveranno a scrivere una nuova importante pagina della gloriosa storia della Crvena Zvezda di Rajko Mitić, Dragan Stojković, Siniša Mihajlović e Dragan Džajić.

Importante non dimenticare lo ŽFU Zvezda B 2018, seconda squadra biancorossa che la scorsa stagione ha conquistato la permanenza in Superliga Srbije per il rotto della cuffia, vincendo appena 2 partite su 14 e perdendo le restanti 12. Sarà infatti proprio questa formazione ad aprire ufficialmente il campionato serbo 2022/23 ospitando lo ŽFK Sloga Zemun a Belgrado il prossimo 20 agosto alle 19:30. Dopo aver perso entrambe le sfide della passata Superliga contro le rossoblu 5-0 e 3-1, le belgradesi proveranno sicuramente a riscattarsi per iniziare al meglio questa nuova stagione.

Alessandro Gargiulo
Anacaprese atipico, ho lasciato l’isola alla volta di Udine per seguire il corso di laurea triennale in Mediazione Culturale. Durante gli anni in Friuli ho avuto modo di conoscere ed amare la cultura slovena inizando a seguire la Slovenska Ženska Nogometna Liga. Laureato in Informazione ed Editoria presso l'Università di Genova, coltivo la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio femminile. Essendo stato, in passato, responsabile della rubrica sportiva presso LiguriaToday, ho avuto inoltre la fortuna di assistere dal vivo e raccontare gli incontri di alcune squadre della provincia di Genova. Nutro infine un forte interesse anche per gli eSports ed ho avuto modo di seguirne i match più importanti, intervistando alcuni dei suoi principali protagonisti.