L’attesa di vedere nuovamente sul podio la Nazionale Femminile degli Stati Uniti con la medaglia d’oro al collo era tanta. Soprattutto dopo i successi ottenuti alla FIFA Women’s World Cup 2019 in Francia e le vittorie nelle amichevoli in preparazione alle Olimpiadi.
Fin dalla prima partita a Tokyo, la Nazionale USA non ha brillato. Nonostante le difficoltà, ha raggiunto la semifinale dove poi è stata battuta dal Canada di misura. Nel complesso, un’amara medaglia di bronzo è stata portata a casa dopo la vittoria di 4-3 contro l’Australia.
In molti si sono chiesti perché la Nazionale ha fallito. Soprattutto tenendo conto che molte delle squadre nel top ranking erano fuori dall’Olimpiade. Sicuramente la pressione di vincere e diventare la prima squadra nella storia a vincere un Mondiale e subito dopo i Giochi Olimpici era tanta. Inoltre, è sembrato mancare qualcosa di più sentimentale. L’assenza della gioia del gioco e come se tutta quella chimica e complicità di squadra che c’era nel 2019 fosse ormai sparita.
Molti gli errori a livello tecnico e le opportunità mancate di concretizzare qualcosa. È stato frustrante per le giocatrici e i fans. Quando sei il numero uno al mondo devi entrare in campo dando il 100% perché se tu che hai da perdere qualcosa. La squadra opponente può solo fare del proprio meglio dando il massimo e sperare che possa essere abbastanza.
Ecco, forse qui la Nazionale di Vlatko Andonovski ha mancato tanto: nell’intensità di gioco. Inoltre, il coach ha sicuramente optato per avere più veterane in squadra rispetto ad avere nuovi ed emergenti talenti pronti a dare il massimo nell’essere messe alla prova di fronte agli occhi del mondo.
Nonostante ciò, una medaglia è arrivata. Sicuramente non quella del colore che tutti si sarebbero aspettati.
Credit Photo: Pagina Facebook di US Soccer