In queste difficili settimane e con il continuo espandersi del COVID-19 in ogni parte del mondo, il mondo dello sport ne risente pure con un blocco totale e numerosi posticipi a data da destinarsi.
Di conseguenza il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha recentemente avuto una chiamata con i vertici delle principali leghe professionistiche del territorio a stelle e strisce: NBA, NHL, NFL, MBL, MSL, WWE, NASCAR, WNBA, UFC, IndyCar, Breeders Cup, PGA E LPGA.
Lo scopo della chiamata la discussione sul tema della pandemia, di continuare a supportare atleti, staff, fan, il mondo dello sport durante questo difficile periodo.
Manca qualcuno all’appello?
Ebbene sì. Da notare l’assenza della NWSL, campionato professionistico del calcio femminile americano che ha semplicemente scatenato ulteriori tensioni e frecciatine per il presidente Trump.
La calciatrice della Nazionale USA Allie Long twitta:
“Ciaoo @realDonaldTrump c’è anche una lega professionistica di calcio femminile in America o sono solo i per i fan di @NWSL le partite”
Invece l’importante scrittrice di calcio femminile Meg Linehan condivide su Twitter:
“Ho appena ricevuto un commento da #NWSL sulla chiamata odierna tra Trump e campionati sportivi professionisti:
– In qualità di leader negli sport professionistici femminili, la NWSL accoglierebbe con piacere l’opportunità di partecipare ad eventuali discussioni future tra i principali campionati sportivi degli Stati Uniti e la Casa Bianca.-“
Non è la prima volta che Trump attira l’attenzione, o meglio indignazione delle calciatrici americane. Già durante l’estate 2019, la Nazionale Femminile degli Stati Uniti aveva avuto tensioni col Presidente dopo la vittoria del Mondiale dove le atlete avrebbero dovuto presentarsi a Washington per ricevere l’onoraria premiazione alla Casa Bianca. Mai avvenuta dopo diverse offese su Twitter e commenti, in particolare con prese di mira su Megan Rapinoe.
Credit Photo: Nicholas Kamm