La giornata numero 17 della National Women’s Soccer League, tornata a giocare dopo la pausa olimpica, è stata piena di sorprese sia ai piani alti sia dagli ultimi posti della classifica, rispettivamente con una clamorosa sconfitta del Kansas City Current arrivata dal Washington Spirit e una vittoria preziosissima per l’Utah Royals, che può ancora sognare di concludere il campionato lontano dall’ultimo posto, nonostante i playoff siano quasi un miraggio.
Ad aprire le danze al rientro dalle Olimpiadi è stato il match tra Houston Dash e Orlando Pride, vinta dalle ospiti di misura per 1 a 0, a saggiare ancora una volta come il Pride stia tenendo in mano il campionato sia a livello di goal e prestazioni sia a livello mentale, aggiungendo un pezzetto alla volta alla ricerca del titolo: il Pride ha portato a 18 la striscia di risultati utili consecutivi.
Summer Yates ha firmato la sentenza per lo Houston Dash, e l’ha fatto al 67’: a confezionarle un assist al bacio è stata la brasiliana Angelina, fresca di medaglia d’argento dei Giochi di Parigi e artefice di una bellissima stagione fino a questo momento. La vittoria ha inoltre scritto un altro capitolo importante per il portiere Anna Moorhouse, che ha battuto il record di partite a porta inviolata, ben 8 quest’anno, e ha inoltre assicurato la vittoria alla sua squadra partecipando con le sue parate provvidenziali a contenere le fiammate delle avversarie, che non hanno infatti reso facile il cammino del Pride verso i tre punti.
Una sorpresa di giornata è stata la vittoria dell’Utah Royals per 2 a 1 in casa contro il Bay, arrivata dopo un match sofferto dove l’ago della bilancia era più propenso a pendere verso il Bay e che, alla fine, ha invece regalato la vittoria al Royals.
Dopo un primo tempo chiusosi a reti bianche, la ripresa ha visto un guizzo di Paige Monaghan che ha portato le padrone di casa sull’1 a 0 al 48’ e, pochi minuti più tardi, Menges ha regalato alle avversarie il 2 a 0 con un clamoroso autogoal. Al minuto 83 le californiane hanno accorciato le distanze con il terzo goal stagionale per Racheal Kundananji su assist di Rachel Hill; a scapito di tutti i tentativi di completare la rimonta, non è arrivata per un soffio proprio in pieno recupero.
Il sabato ha visto uno dei due big match della giornata, quello tra Gotham e Portland Thorns, vinto dalle padrone di casa per 2 reti a 0 dopo una partita dominata sotto ogni aspetto, a partire dai 9 tiri nello specchio della porta contro i 3 del Thorns, che contro le newyorchesi è parsa solo la brutta copia di una squadra che ha saputo fare male e disputare ottime partite fino a questo punto del campionato.
La vittoria per il Gotham alla Red Bull Arena è stata resa possibile dai goal di Ella Stevens, arrivato al 7′, e da quello di Yazmeen Ryan al 70′.
Stevens ha avuto la prontezza di farsi trovare pronta in area e di liberarsi della difesa del Thorns, che non è riuscita a contenere l’attaccante del Gotham mentre andava a colpire di testa un cross pennellato sulla sua testa da Bruninha, che ha a sua volta fatto una giocata incredibile dribblando un difensore avversario; l’anticipo di Stevens è stata la ciliegina sulla torta dopo un’azione splendida del Gotham, che ha consegnato a Stevens il suo sesto goal stagionale.
Il doppio vantaggio è stato concretizzato da un altro goal bellissimo, stavolta di Ryan, che ha calciato un siluro da fuori area. Anche l’estremo difensore del Gotham, Berger, ha disputato un ottimo match, mantenendo la porta inviolata per la quinta volta in stagione.
Nel duello tutto californiano tra San Diego Wave e Angel City a prevalere sono state le ospiti del City, che hanno battuto il Wave per 2 reti a 1.
L’attaccante dell’Angel City Alyssa Thompson ha sbloccato il match al 20′ dopo aver dribblato e superato il portiere avversario Kailen Sheridan e calciato a porta vuota; sempre Thompson è stata artefice del raddoppio al 29′ con un tiro formidabile che ha sporcato i guantoni di Sheridan, anche questo imprendibile per lei.
Il San Diego Wave ha provato a reagire, ma l’ha fatto troppo tardi, e il goal in pieno tempo di recupero di Abby Dahlkemper non è arrivato in un momento propizio per riaprire definitivamente il match.
Il Racing Louisville si è invece portato a casa una vittoria per 3 a 1 contro il Chicago Red Stars dopo una partita scoppiettante e completamente nelle mani della squadra di casa dall’inizio alla fine, come certifica il possesso palla medio del 60%, ed è dunque ritornato in zona playoff.
Uchenna Kanu ha portato in vantaggio il Racing al 12′ con il suo terzo goal stagionale dopo un assist arrivato dal nuovo acquisto Bethany Balcer, mentre il goal del raddoppio che ha di fatto messo in cassaforte la vittoria per il Racing è arrivato da Marisa DiGrande, mentre Kayla Fischer ha chiuso i conti con il suo 3 a 0. Il Chicago ha tentato di agguantare il pareggio e ha infatti segnato con Jameese Joseph al 59′ con un tiro teso e preciso che ha battuto il portiere avversario, ma non è stato abbastanza per permettere al Red Stars di portarsi a casa un punto. Janine Beckie, ex del Portland, ha fatto il suo debutto per il Racing a poco più di venti minuti dal termine della partita. Il Racing è adesso in ottava posizione, dunque in una sicura zona playoff.
Il secondo big match è arrivato la domenica tra Washington Spirit e Kansas City Current, due squadre che prima della pausa delle Olimpiadi erano rispettivamente la terza e la seconda a tre punti di distanza l’una dall’altra, e il match ha neutralizzato completamente il distacco dopo la sicura vittoria per il Washington Spirit sul risultato di 4 a 1, una vittoria che sembra decretare una spirale decadente per un Current che all’inizio del campionato sembrava non avere rivali e che invece, adesso, sembra aver esaurito tutte le sue energie.
Paige Metayer ha dato inizio al poker al 9′ e Ouleye Sarr ha raddoppiato al 14′; al secondo goal ha contribuito Croix Bethune, riserva di lusso per la nazionale statunitense alle Olimpiadi, che ha messo a segno il suo decimo assist stagionale, un record che al momento condivide con Tobin Heath e che potrebbe dunque salire ancora. Non è stata l’unica della nazionale d’oltreoceano a mettere la sua firma sul risultato del match: Trinity Rodman, con la medaglia d’oro ancora virtualmente al collo, ha segnato il terzo goal per il Washington Spirit al 51′, a ripresa da poco iniziata, e Leicy Santos, anche lei reduce da un cammino meraviglioso per la sua Colombia, ha calato il poker al 73′ con il suo primo goal in NWSL al suo debutto, una prestazione a dir poco fenomenale per l’ex Atlético Madrid.
Temwa Chawinga ha segnato il goal della bandiera per il Current al 64′, e la seconda sconfitta in stagione è arrivata in un momento cruciale del campionato, che potrebbe influire negativamente dal punto di vista psicologico.
L’ultima partita della giornata ha avuto luogo a Seattle. Seattle Reign e North Carolina Courage si sono affrontati in una partita terminata con il risultato di 1 a 0 per le padrone di casa, capaci di sconfiggere una delle squadre più in forma del campionato.
Il Courage ha gestito alla perfezione tutto il primo tempo, senza permettere alle calciatrici avversarie di raggiungere la porta per calciare, ma la difesa del Seattle ha resistito.
La formazione di casa ha trovato la forza per reagire nel secondo tempo e calciato ben 18 tiri di cui 6 in porta alternativamente con tutte le attaccanti, vale a dire Jess Fishlock, Ji, Jordyn Huitema e Tziarra King, ma non sono riuscite a battere il portiere del Courage.
Il goal che ha deciso il match è poi arrivato grazie alla numero 15 Emeri Adames in pieno recupero, al 90’+7, che ha forzato Murphy all’errore e ha portato in vantaggio il Reign.
La partita è entrata nella storia della NWSL: è stato infatti celebrato il ritiro della maglia numero 15 in onore di Megan Rapinoe, ed è anche stata la prima vittoria del club contro il Courage da settembre del 2022.