La National Women’s Soccer League ha chiuso la sua diciottesima giornata con dei risultati che hanno sorpreso, mentre altri sono stati semplici conferme di quelle squadre che al momento si trovano in stato di grazia, quali l’Orlando Pride. A stupire di più sono state sicuramente le sconfitte del Portland Thorns di Sofia Smith e del Kansas City Current di Temwa Chawinga, attuale capocannoniere del torneo, che sono andate a sbattere rispettivamente contro il Bay e il North Carolina Courage, due formazioni che stanno rosicchiando pian piano punti e confermando la loro presenza in zona playoff.

Ad aprire la diciottesima giornata è stato il match con protagonisti il Portland Thorns e il Bay che, al triplice fischio, ha decretato la vittoria per 3 reti a 1 in favore delle californiane del Bay in trasferta al Providence Park, un risultato del tutto inaspettato, viste le posizioni in classifica delle due formazioni. Abby Dahlkemper ha segnato la prima rete della partita al 7′, portando subito le ospiti in vantaggio e gelando lo stadio; al 18′, Rachel Hill ha poi raddoppiato le lunghezze di vantaggio sulle avversarie e, prima della chiusura del primo tempo, la neocampionessa olimpionica Sophia Smith ha accorciato le distanze al 32′ per provare a dare un po’ di fiducia al Thorns in vista della ripresa, segnando dopo un errore in fase di disimpegno da parte della difesa del Bay. Il Portland Thorns, dalla formazione molto competitiva e praticamente fin dall’inizio del campionato in zona playoff, non ha fatto però i conti con una squadra avversaria che ha cominciato a credere di poter arrivare ai playoff e di poter rimanere in quella “zona di sicurezza”.
Il Bay ha mantenuto i nervi saldi e, nella ripresa, ha poi segnato la rete del 3 a 1, di fatto quella che ha chiuso la partita, al 70′ con Joelle Anderson su assist di Hill, che ha dunque condotto una partita dalla prestazione stellare. Il Bay ha, insomma, giocato la perfetta partita in trasferta. Dahlkemper ha inoltre debuttato per il Bay giocando tutti e 90 minuti e andando a inserirsi sul podio delle calciatrici nella storia del Bay capaci di segnare la loro prima rete con la maglia del Bay al debutto con il club.

Se l’anticipo del venerdì si è rivelato interessante, le partite del sabato hanno proseguito la scia di scontri al cardiopalma. In particolare, l’incontro tra Racing Louisville e Seattle Reign ha regalato una partita scoppiettante ai tifosi del Lynn Family Stadium di Louisville, che si sono però dovuti arrendere di fronte alla sconfitta per 3 a 2 ai danni delle padrone di casa.
Ary Borges ha illuso il Louisville segnando la rete che ha sbloccato il match al 6′ con uno splendido colpo di testa su palla inattiva dopo essersi smarcata alla perfezione dai difensori del Reign, che ha trovato il pareggio su rigore grazie a Sofia Huerta al 15′; nel giro di un quarto d’ora, le due squadre erano in stato di perfetta parità, ma è stato il Louisville a spuntarla sul piano del gioco, e ha infatti dominato quasi tutto il match: il numero di tiri totali in favore del Louisville è di 17, mentre il Reign è arrivato ad appena 5. Si sa, però, che il possesso palla e i tiri in porta, se non eseguiti con la giusta freddezza, non portano ai risultati, e questo match ne è un esempio lampante. Taylor Kornieck ha permesso alle padrone di casa di andare a riposo sul 2 a 1 a loro favore segnando al 45′ ancora una volta di testa su palla inattiva, ma la ripresa è stata totalmente diversa.
Il Seattle ha infatti concretizzato tutte le poche occasioni importanti che è riuscito a creare nel corso della partita, come ha dimostrato la rete del pareggio arrivata al 75′ grazie a Ji So-Yun con uno splendido destro da fuori area su punizione la cui traiettoria è finita sul secondo palo, dove il portiere del Louisville non è riuscita ad arrivare. Il Reign ha chiuso definitivamente i giochi al minuto 81 trovando la deviazione di Arin Wright.

A sorprendere è stata anche la vittoria dello Utah Royals contro lo Houston Dash allo Shall Energy Stadium, arrivata con un sonoro 3 a 1 in trasferta dopo una partita dominata dalla formazione ospite, che sembra essersi ripresa dopo un girone di andata a dir poco disastroso.
Dopo un inizio a rilento, lo Utah ha sbloccato il match al 44′ con il goal di Ana Tejada alla sua prima rete in National Women’s Soccer League, ribattendo in rete un pallone che era dapprima andato a colpire la traversa. Claudia Zornoza ha poi allungato sul 2 a 0 al 55′ su rigore, anche questo il suo primo in National Women’s Soccer League, e la terza rete per l’Utah Royals è arrivata al 60′ grazie a Paige Monaghan su assist di Zornoza, autrice di una prestazione formidabile con tanto di goal e assist.
Al 73′ è arrivata, in ritardo, la reazione dello Houston Dash con Andressa, che ha segnato il goal della bandiera, ma non è stato abbastanza per avere speranze di rimonta.

Anche la domenica ha riservato sorprese inaspettate, sempre ai piani alti della classifica. Sempre in zona playoff, infatti, c’è stata la partita con protagonisti il North Carolina Courage e il Kansas City Current al Wakemed Soccer Park in Carolina. La squadra di casa ha sconfitto di misura il Current per 2 reti a 1 in un match indeciso fino al triplice fischio e caratterizzato da un certo equilibrio, anche per il numero dei tiri nello specchio, di 6 a 4 per il Courage.
Il North Carolina Courage è arrivato a 18 match consecutivi in casa senza perdere, con la vittoria contro il Current. La partita si è sbloccata soltanto nella ripresa grazie a Temwa Chawinga, meritatamente capocannoniere di National Women’s Soccer League, che ha messo il suo zampino al 62′. Cortnee Vine ha però trovato il pareggio per il Courage al 67′ con un goal arrivato da fuori area su assist di Haley Hopkins.
A complicare ulteriormente la situazione, il match è stato bloccato per un’ora a causa del maltempo, ma le due squadre sono tornate regolarmente in campo e hanno concluso il match. L’equilibrio che ha caratterizzato tutta la partita è stato interrotto soltanto in pieno recupero, quando Brianna Pinto ha segnato con una zampata il goal del 2 a 1 al 90’+2, costringendo il Current a tornare a casa con 0 punti e, forse, una vetta della classifica sempre più lontana.

L’Angel City ha poi vinto in casa per 2 a 1 contro il Chicago Red Stars al termine di una partita equilibrata fino ai minuti di recupero.
L’Angel City è passato in vantaggio al 5′ con il tap-in di Alyssa Thompson, agile nel recuperare il pallone parato da Alyssa Naeher sul tiro nello specchio di Meggie Dougherty-Howard. Il Chicago ha trovato il pareggio al 45’+10 dai piedi di Bea Franklin, al suo primo goal da professionista, sfruttando al meglio un pallone pennellato per lei su calcio d’angolo. Con il passare dei minuti, alle tifose e ai tifosi presenti allo stadio è parso che le due formazioni stessero giocando per terminare con un pareggio e regalarsi un punto a testa alla fine della sfida, ma il recupero ha deciso il match e regalato i 3 punti all’Angel dopo il goal di Sydney Leroux, capace di capitalizzare un cross al bacio di M.A. Vignola.

Un’altra partita attesissima è stata quella tra Orlando Pride e Gotham in casa dell’attuale capolista di NWSL, dove le newyorchesi speravano forse di sfatare il tabù mettere fine a una cavalcata verso la fine del campionato che, finora, è stata a dir poco impeccabile. L’avversaria, però, era una formazione in stato di grazia che è riuscita a portarsi a casa un’altra vittoria per 2 a 0.
Il Pride ha chiuso la partita fin dal primo tempo con la doppietta di Adriana. La calciatrice brasiliana ha segnato il goal che ha aperto la partita al 6′: è stata Marta a dare inizio all’azione capace di portare il Pride in vantaggio, passando la sfera a Tymrak, che ha crossato un pallone velenoso in area di rigore capace di trovare prima Strom di testa e poi Adriana pronta a calciare di prima e a battere il portiere del Gotham, che si trovava spiazzato dopo aver provato a recuperare il tentativo di Strom, e non ha potuto fare niente per evitare il goal. La seconda rete è stata invece una magia di Adriana: dopo essersi accentrata in area di rigore, ha sterzato un paio di difensori e ha piazzato un destro preciso e angolato sul secondo palo che ha battuto il portiere del Gotham.
Il Gotham ha provato a reagire, lo testimoniano i 16 tiri, ma soltanto due hanno trovato lo specchio, e sono stati entrambi parati da Anna Moorhouse. La vittoria, la quinta consecutiva per l’Orlando Pride su un totale di 19 partite senza perdere, ha anche rappresentato un traguardo per l’allenatore del Pride, Seb Hines: l’inglese è infatti arrivato al record di 26 vittorie sulla panchina del Pride, un record che è entrato nella storia del club.

A chiudere la diciottesima giornata, il big match tra San Diego Wave e Washington Spirit, conclusosi sul punteggio di 1 a 1.
Si può dire che a fare la partita è stata Kristen McNabb, autrice di entrambe le reti, di cui una “nella porta sbagliata”: ha infatti aperto lei il match con un clamoroso autogoal in favore del Washington Spirit al 30′ andando a ribattere inavvertitamente il pallone nella propria porta tentando di spazzarlo via dall’area di rigore. Si è però fatta perdonare dalla sua squadra trovando la rete del pareggio al 68′ deviando nell’angolino basso il pallone su calcio di punizione, battuta dalla compagna di squadra María Sánchez.
Il Washington Spirit ha avuto altre occasioni per passare in vantaggio, da segnalare in particolare quella della colombiana Leicy Santos al 71′, un pallone salvato in modo quasi provvidenziale da Kailer Sheridan, ma il triplice fischio regalato alle due formazioni un punto a testa.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here