La stagione del 2025 della National Women’s Soccer League è finalmente cominciata dopo qualche mese di pausa. Dopo la vittoria della Challenge Cup da parte del Washington Spirit contro l’Orlando Pride, che ha lo “scudetto” statunitense cucito al petto, sono finalmente cominciate le partite della regular season che decreteranno le migliori otto per i successivi playoff nella seconda parte della stagione. Tutt’e due le contentendi per la Challenge Cup hanno dato spettacolo anche nella loro partita d’esordio, ma in generale la prima giornata è stata caratterizzata dalla parola “equilibrio”, fatta di partite indecise e di risultati talvolta inattesi e, quindi, è proprio il caso di dire che è tutto da vedersi.
Il Pride, uscito sconfitto dalla Challenge Cup, non ha lasciato neanche le briciole al povero Chicago Stars (prima “Chicago Red Stars”) nella partita che ha dato inizio alla stagione, annientandolo con un roboante 6 a 0 tra le mura di casa, la prima vittoria dell’Orlando Pride in un match d’esordio della competizione che, a sua volta, ha battuto il record del maggior numero di reti siglate nella partita inaugurale. Barbra Banda si è subito distinta con due gol e un assist, appaiandosi allo stesso numero di partite condite da gol e assist che è riuscita a portare a termine Marta, quattro in tutto.
Ad aprire le marcature è stata Haley McCutcheon al 7′, seguita da Ally Watt al 36′, andando a chiudere la prima frazione in vantaggio per 2 a 0; nella ripresa, l’autogol di Hannah Anderson al 47′ ha definitivamente tagliato le gambe al Chicago, che ha ancora incassato una rete da Julie Doyle al 65′ e la straripante doppietta di Banda tra l’80’ e l’87’, andata a infierire su un “animale morente”; a confezionare gli assist, Marta, Morgan Gautrat e Banda.
Non c’è stata partita anche in termini di numeri, benché le statistiche siano, nel calcio, un indicatore che può essere fallace: il Chicago è stato dominato nel gioco, nel numero di tiri nello specchio, nel possesso palla. La difesa del Pride non ha concesso un millimetro all’attacco delle avversarie, concedendo un numero infimo di occasioni per trovare il gol. Quel che è certo, è che il Pride non ha intenzione di cedere lo scettro del potere così facilmente.
Lo Houston Dash non ha cominciato con il piede giusto la stagione 2025, ma va detto che l’avversaria della prima partita è stata la formazione del Washington Spirit, uscito vincitore dalla Challenge Cup e con tanta voglia di dimostrare di poter essere pericoloso per le più forti: il match è terminato con un 2 a 1 in favore dello Spirit.
Makenna Morris ha sbloccato il risultato al 16′, andando a cercare il tap-in su un pallone perso in area, seguita da Ashley Hatch al 33′, con un secondo tap-in dopo la conclusione tentata da Chloe Ricketts andata a stamparli sulla traversa.
Nella seconda frazione, lo Houston Dash ha provato a riordinare le idee e a riaprire la partita, andando ad accorciare con Maggie Graham al 75′ e il suo colpo di testa sul cross di Ryan Gareis; si tratta di una calciatrice arrivata dalla Duke University, alla sua prima esperienza in assoluto in NWSL, e ha dunque esordito nel migliore dei modi, pur non avendo conquistato i tre punti. Lo Houston Dash, a scapito della sconfitta, ha dato prova di non mollare fino alla fine, un messaggio a tutte le altre squadre del campionato in vista dei prossimi match.
Il sabato si è subito reso interessante con il big match tra Kansas City Current e Portland Thorns giocato al CPKC Stadium, di fronte a una bolgia e a un tutto esaurito che fa ben sperare per il futuro. Il Current si è imposto per 3 a 1, e a metterci lo zampino è stata, non sorprendentemente, Temwa Chawinga, la MVP della scorsa stagione.
Chawinga ha segnato la rete di apertura della partita al 2′, un fulmine a ciel sereno, e Michelle Cooper ha raddoppiato al 24′ con uno splendido tiro dalla distanza. Debinha ha poi segnato il terzo gol al 38′, andando a siglare il suo 48esimo centro in carriera in NWSL durante la regular season.
Il Portland ha dato segni di vita nella ripresa, andando a capitalizzare al 49′ sull’occasione di Olivia Moultrie, ma la stessa Moultrie ha sprecato la possibilità di accorciare ancora fallendo dal dischetto al 79′, in quanto il suo rigore è andato a scheggiare la traversa.
Si è invece conclusa con un pareggio per 1 a 1 la partita che ha visto protagonisti il Bay e l’Utah Royals, due formazioni di recente fondazione che stanno consolidando, anno dopo anno, i loro talenti e alzando il livello del gioco e della rosa.
L’Utah ha aperto le danze al 12′ con la reta di Bianca St-Georges su assist del portiere Mandy McGlynn, il quarto gol confezionato su assist di un portiere nella storia della NWSL in regular season. Il Bay è riuscito a rispondere al 43′ con il tiro dalla distanza di Kiki Pickett.
Nella seconda frazione sia le padrone di casa sia le ospiti sono andate a caccia del vantaggio e hanno creato occasioni, ma nessuna delle due è riuscita a salire in cattedra. L’Utah ha creato una chance agli sgoccioli con Ally Sentnor, bloccata soltanto dalla parata provvidenziale del portiere del Bay Jordan Silkowitz, al suo debutto assoluto nella competizione: un giorno che nessuna delle due dimenticherà facilmente.
Altro pareggio, altra corsa. Racing Louisville e North Carolina Courage si sono bloccati sull’1 a 1 in una Louisville piovosa e uggiosa.
Emma Sears ha potato in vantaggio le padrone di casa al 13′ andando a capitalizzare sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e il Courage è riuscito ad agguantare il pareggio soltanto al 69′ con la rete di Riley Jackson, arrivata su un rimpallo favorevole in area.
La seconda parte di gara ha visto il Courage surclassare il Racing, creando 8 occasioni contro le 3 delle padrone di casa, e ha anche ottenuto un maggior possesso palla, ma a mancare è stato il cinismo sotto porta.
Anche il Seattle Reign e il Gotham si sono, a sorpresa, bloccati sull’1 a 1. “A sorpresa” perché il Gotham è, senza dubbio, partito da favorito sulla carta contro una delle squadre che, nel corso della stagione precedente, ha mostrato qualche difficoltà.
Dopo una prima parte di match a reti bianche, Gabi Portilho ha segnato la rete che ha sbloccato il match al 47′, la prima brasiliana a segnare al debutto in NWSL. Il Seattle è riuscito a trovare il pareggio al 71′ grazie a Emeri Adames, bravissima ad approfittare di un pallone perso in area di rigore dalla difesa newyorchese.
Sempre nel secondo tempo, la centrocampista del Gotham Mak Whitham è diventata la più giovane calciatrice a esordire in NWSL, ad appena 14 anni e 7 mesi.
Anche la domenica si è aperta con un pareggio, quello tra Angel City e San Diego Wave, anch’esso terminato 1 a 1, il primo SoCal Derby della stagione tra le due squadre californiane.
A passare in vantaggio è stato il Wave al 5′ con il gol di Gia Corley, bravissima a capitalizzare l’assist al bacio confezionato per lei da Delphine Cascarino, un cross che la calciatrice del Wave ha dovuto soltanto trasformare in gol.
Nel secondo tempo, dopo un intervallo con il Wave in vantaggio, l’Angel City è uscito dal guscio e ha trovato il gol con Alyssa Thompson al 54′. Il Wave avrebbe forte meritato di portarsi a casa i tre punti, viste le occasioni create, ma il portiere avversario Angelina Anderson ha negato loro la gioia della vittoria con parate cruciali prima su María Sánchez e poi su Melanie Barcenas.