Il campionato d’oltreoceano è quasi arrivato al giro di boa: per la precisione, il weekend tra il 24 e il 26 maggio ha visto disputarsi la giornata numero 11 sulle 26 previste; tra i principali verdetti si evincono la profonda crisi dello Utah Royals, ancora bloccato a 4 punti e a un passivo di ben 14 reti, e un tentativo di fuga dell’Orlando Pride, stabile a due lunghezze dal Kansas City Current. Un’altra conclusione che è stata tratta riguarda le debuttanti che hanno calpestato il terreno di gioco negli ultimi due mesi e mezzo, il cui esito è più che positivo. Tra le tante, 6 sono quelle che hanno dimostrato un maggior attaccamento alla maglia e al desiderio di portare la propria squadra a un livello superiore.
La prima calciatrice ad aver destato interesse sia nei tifosi sia negli appassionati di calcio femminile è la centrocampista offensiva del Washington Spirit Croix Bethune, statunitense classe 2001 che si è già distinta al college con gli USC Trojans e i Georgia Bulldogs; è stata anche ritenuta la terza migliore calciatrice per il NWSL Draft del 2024, vale a dire una serata organizzata dalle formazioni che disputano il campionato di NWSL per selezionare le migliori calciatrici che hanno compiuto il diciottesimo anno di età e militano nelle formazioni calcistiche femminili studentesche.
Il fatto che questa giovane abbia fatto un salto di qualità giocando da professionista non ha però stupito quei tifosi che avevano già avuto occasione di saggiarne la bravura a livello universitario: Bethune può già annoverare riconoscimenti ottenuti mentre giocava per l’USC e poi per la University of Georgia, vale a dire tre premi consecutivi per aver giocato in prima squadra nella serata dell’All-Pac 12 Conference (una competizione collegiale nella parte ovest degli Stati Uniti) tra 2020 e 2022, un Second Team All-SEC recognition nel 2023, è stata semifinalista al MAC Hermann nel 2021, la Centrocampista dell’Anno sempre del Pac-12 nella stagione 2021-2022 e, infine, la Miglior Giocatrice del SEC Tournament nel 2023.
Dopo essersi distinta al college, è stata selezionata dallo Spirit: ha segnato il goal decisivo in casa contro il Bay FC mettendo a segno la sua seconda rete da professionista, ha segnato contro le campionesse in carica ed è anche stata l’artefice di ben quattro assist in due partite. La strada per continuare a dare il massimo e a distinguersi sembra spianata, considerate le veterane in squadra che potrebbero di sicuro aiutarla nel suo percorso di crescita.
La seconda a essere nominata, anche lei attualmente in forza al Washington Spirit, è la californiana Hal Hershfelt, classe 2002 e dapprima militante nella squadra di Clemson Tigers. Alla serata dell’All-Pac 12 Conference è stata scelta per quinta, e l’elenco di riconoscimenti che ha già ottenuto parla da sé. Hershfelt ha infatti giocato ben 99 partite per la sua università, in ben 97 di queste è stata schierata titolare e in 28 occasioni ha contribuito a al goal. Ha continuato a essere così fondamentale anche allo Spirit, seguendo la compagna Bethune in termini di prestazioni e segnando due goal che ne certificano l’esperienza pur essendo tanto giovane. Non si possono ancora trarre conclusioni su come sarà il suo futuro, ma il lavoro di Jonatan Giráldez, che al Barcellona ha già allenato alcune tra le migliori centrocampiste in circolazione e sta per raggiungere il Washington Spirit nel campionato statunitense, potrebbe sicuramente aiutarla a consolidare ulteriormente il suo talento.
Non soltanto le centrocampiste giocano un ruolo chiave in una squadra: come si può vincere una partita, se la difesa è carente? A tal proposito, è opportuno menzionare la giovane Savy King, difensore del Bay classe 2005 proveniente dalla squadra universitaria di UNC. Pur avendo trascorso un anno soltanto nel campionato collegiale, King è stata scelta alcuni minuti dopo la compagna di squadra universitaria Ally Sentnor. Da quel momento in avanti, si è convertita in un polo fondamentale della sua squadra, aiutando le compagne a vincere in casa contro il Reign, la prima vittoria casalinga della formazione, e si è inoltre conquistata ben 8 partite giocate su 11, di cui 6 da titolare. Un grande vantaggio della giovane californiana è la presenza in squadra di difensori di esperienza del calibro di Jennifer Beattie, che l’aiuteranno di certo a migliorare ancora di più le sue qualità; non da meno è l’allenatore Albertin Montoya, che ha gestito e guidato team di giovani talenti per molti anni. Non è da escludere che il nome di Savy King possa apparire, nei prossimi anni, tra i pilastri della nuova nazionale degli Stati Uniti, ancora in costruzione e in cerca dello svecchiamento.
La già nominata Ally Sentnor, attaccante dell’Utah Royals, giocava insieme a King nell’UNC. La classe 2004 ha giocato un’ottima stagione fino a questo momento, trovando due volte il goal e, in entrambe le occasioni, questi sono arrivati da fuori area; ha inoltre fornito un assist a un’altra esordiente, Olivia Smith Griffits, per il suo primo goal, così come per Dana Foederer nel suo primo goal in NWSL. La sua costante presenza nella formazione titolare sottolinea non soltanto il suo ruolo indispensabile nella giovane squadra dello Utah, bensì anche le sue abilità di puntare in alto. Al Tar Heels, la formazione universitaria in cui ha militato, ha segnato ben 21 reti e confezionato 9 assist in appena due anni. L’allenatrice Amy Rodriguez potrà certamente sfruttarla al meglio per provare a uscire dalla crisi.
Un’altra attaccante da tenere sotto la lente è Reilyn Turner, la classe 2002 attualmente nella rosa del Racing Louisville dopo aver militato tra le file dell’UCLA Bruins di Los Angeles. Nata e cresciuta in California, Turner si è laureata capocannoniere nel 2023 e si è piazzata al secondo posto per numero di assist, e ha guadagnato ancora più prestigio dopo il suo primo Pac 12 Forward dell’anno. Nel 2022, ha segnato il goal che ha determinato le sorti del campionato quando mancavano appena 16 secondi al triplice fischio. Dopo sette partite per il Racing, di cui quattro cominciate da titolare, Turner è diventata la calciatrice della sua squadra ad aver fornito più assist, e ha anche segnato i suoi primi due goal da professionista.
La sesta calciatrice a trovare spazio è Madi Curry, difensore dell’Angel City in arrivo dalla squadra del Princeton. Classe 2001, è stata scelta dalla squadra della città in cui è nata e cresciuta. Aveva da subito catturato l’attenzione del Manager dell’Angel City, Angela Hucles Mangano, per la sua determinazione, per la sua forza e per le sue abilità dimostrate durante la fase di preparazione pre-campionato. Queste qualità sono poi emerse anche in campionato: fin dal suo debutto, Curry ha giocato un ruolo chiave per le retrovie dell’Angel City, segnando al suo debutto e aiutando le compagne di squadra a difendere il risultato contro alcune tra le migliori attaccanti.
In questo contesto, è bene anche riportare alcune menzioni d’onore. In primis, nell’Angel City va ricordato il formidabile trio di U-18: Kennedy Fuller, Gisele Thompson e Casey Phair, a dimostrazione del desiderio del club di provare a ringiovanire la rosa. Per lo Houston Dash, Avery Patterson ha dato prova della sua bravura nel centrocampo, guadagnandosi quattro partite da titolare; sempre nel Dash, va ricordata l’attaccante di Pittsburgh Amanda West. In ultimo, un’altra U-18: Alex Pfeiffer del Kansas City Current, che ha segnato al suo debutto alla prima di campionato.