Si sono finalmente delineati i contorni del quadro che rappresenterà i playoff di National Women’s Soccer League, in programma da inizio novembre, per decretare chi vincerà il campionato statunitense.
L’Orlando Pride, il Kansas City Current, il Washington Spirit e il Gotham hanno già staccato il pass per giocarsi il campionato; nel frattempo, anche il Chicago Red Stars ha trovato la sua prima presenza ai playoff da due anni a questa parte.
Il vero punto interrogativo sono gli ultimi posti disponibili per la poule campionato, che si aggiungeranno al quadro negli ultimi match.

Christine Sinclair, prima di ritirarsi, ci teneva a lasciare il segno, e l’ha fatto non in un match qualunque, bensì contro la squadra che ha già vinto lo Shield, vale a dire la corazzata dell’Orlando Pride, sconfitta in trasferta per 2 reti a 0 dal Portland Thorns della quasi ex-calciatrice canadese.
Morgan Weaver ha segnato la prima rete della partita al 13′, andando a segnare dopo aver ricevuto un assist al bacio da Reyna Reyes, al suo primo assist da professionista. Sinclair ha raddoppiato a ripresa da poco cominciata su assist di Sam Coffey per assicurarsi il suo goal numero 80 per il Thorns, segnando più di chiunque altra per un singolo club nella storia della National Women’s Soccer League.
Il portiere Shelby Hogan è invece arrivata alla sua ottava partita senza subire goal in stagione, andando in aiuto della difesa per limitare, o meglio, neutralizzare, gli attacchi da parte del Pride.

Anche il Gotham ha di nuovo fatto la voce grossa vincendo 2 a 0 in trasferta contro il Chicago Red Stars, guadagnandosi di diritto i playoff per la prima volta nella sua storia.
Dopo un primo tempo senza emozioni e senza reti, il Gotham ha preso il controllo del gioco, del pallone e delle opportunità, non riuscendo però a sfondare per buona parte della ripresa.
Al minuto 85′, Lynn Williams ha trasformato un calcio di rigore, il suo goal numero 80 in tutte le competizioni di NWSL. Esther ha poi sigillato il risultato con un goal arrivato in pieno recupero, su assist di Jéssica Silva, subito dopo una chance sprecata da parte del Chicago Red Stars, incapace di trovare il pareggio. Ann-Katrin Berger ha di nuovo mantenuto la sua porta inviolata, l’ottava volta in stagione.

Un pareggio per 1 a 1 ha invece fermato la corsa del North Carolina Courage, bloccato da un buon Angel City capace di fare della fase di copertura la chiave per portare a casa un punto importantissimo.
Dopo un primo tempo senza reti caratterizzato da un dominio territoriale assoluto, ma sterile, del Courage, incapace di concretizzare le occasioni create, il secondo tempo è invece stato divertente e molto più equilibrato, con l’Angel che si è sentito in fiducia e ha trovato il suo ritmo di gioco. Tutte e due le reti che hanno siglato il pareggio sono arrivate in pieno recupero, a certificare un equilibrio che sembrava destinato a far chiudere la partita a reti bianche.
Al 90’+7, Christen Press ha sbloccato la partita per l’Angel City, segnando per la prima volta dopo il suo rientro dall’infortunio nella sua presenza numero 100 in National Women’s Soccer League. Il Courage ha trovato la prodezza di rispondere al 90’+10 con la rete di Olivia Wingate.
I portieri hanno giocato un ruolo tutt’altro che marginale nel mantenere il passivo al minimo da ambo le parti.

Il Kansas City Current ha vinto di misura per 1 a 0 contro il Bay, che ha perso in casa al PayPal Park per “colpa” del capocannoniere Temwa Chawinga, colei che ha infatti segnato il goal partita al 35′. Grazie a questo goal, il precedente record di Sam Kerr per il maggior numero di goal segnati in una sola stagione è stato abbattuto, un record che continuava a rimanere stabile dal 2019.
Chawinga ha segnato approfittando di un errore nella metà campo del Bay, calciando un siluro potentissimo che si è insaccato nell’angolo sinistro. Il Bay non è riuscito a sfondare la difesa del Current, e la strada per provare a conquistare i playoff si è fatta in salita.

Una squadra in forma fisicamente come il Washington Spirit avrebbe soltanto potuto vincere, contro l’indeciso Racing Louisville. A Washington, la squadra di una sempre più indispensabile Trinity Rodman ha annientato il Louisville con un sonoro 4 a 1 all’Audi Field.
Un errore di difesa ha concesso a Makenna Morris la chance di sbloccare la partita, e la stessa Morris ha portato a due i goal di vantaggio pochi minuti prima dell’intervallo su assist di Rosemonde Kouassi. Ashley Hatch ha poi segnato dal dischetto la terza rete dello Spirit, il suo goal numero 52 in carriera e il numero 7 contro il Louisville, che si conferma una sua “vittima perfetta”. Il Louisville ha risposto con il goal di Emma Sears, che ha dato l’illusione di poter riaprire la partita, ma Lena Silano ha chiuso i conti con il quarto goal.

L’ormai ex fanalino di coda Utah Royals ha vinto in trasferta con il punteggio di 3 a 0 contro il Seattle Reign al termine di una prestazione convincente da parte di tutta la squadra. Il Reign ha dovuto arrendersi dopo un match giocato in 10 dopo una doppia ammonizione ai danni di Angharad James-Turner, rimediata nel primo quarto d’ora di gioco, che ha senz’altro compromesso le sorti della partita.
Lo Utah ha aperto il match al 3′ con il goal della canadese Cloé Lacasse, che ha sfruttato nel migliore dei modi una palla persa in area di rigore. Lacasse ha poi fatto doppietta al 20′ dopo una prima parata da parte del portiere avversario Ally Sentnor, che le ha consegnato la possibilità di raddoppiare. Poco prima dell’intervallo, Lacasse ha coronato la sua prestazione con la tripletta su assist di Claudia Zornoza, la prima tripletta della stagione di NWSL e la prima nella storia dello Utah Royals. La sconfitta ha definitivamente eliminato il Seattle dalla corsa verso i playoff, lasciandolo con l’amaro in bocca.

Il San Diego Wave non ha saputo avere continuità in stagione, e ha perso anche contro lo Houston Dash per 2 a 0 pur giocando a San Diego, in casa, in uno stadio sempre gremito e pronto a supportare la squadra.
Bárbara Olivieri ha aperto le danze per lo Houston al 30′ su calcio di rigore dopo un controllo al VAR: il difensore del Wave Naomi Girma aveva precedentemente commesso fallo su Yuki Nagasato in area di rigore, e l’arbitro ha ritenuto che ci fossero gli estremi per assegnare il tiro dal dischetto. Olivieri è stata di fondamentale importanza anche per la rete del 2 a 0, arrivata al 72′, dando origine all’azione che ha portato Ramona Bachmann a segnare il goal che ha chiuso, in modo definitivo, la partita.
Il Wave non ha giocato una brutta partita, in termini di occasioni da goal e possesso palla, superando in tutte e due le statistiche la formazione avversaria, ma non è riuscito a capitalizzare quanto creato. Il match ha visto rientrare dagli infortuni Savannah McCaskill e Kyra Carusa.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.