I playoff della National Women’s Soccer League si avvicinano sempre di più. L’Orlando Pride si è già assicurato lo Shield e il primo posto in campionato, mentre il North Carolina Courage si è piazzato in modo stabile al quinto posto. Mancano ancora le ultime tre posizioni per delineare il quadro definitivo dei playoff, e poche partite al termine di una prima parte di stagione intensa e piena di sorprese, di addii e di goal incredibili.

Lo Houston Dash ha perso, nella prima partita della giornata, in casa contro il Chicago Red Stars con il punteggio finale di 2 a 0, rimanendo definitivamente fuori dalla zona playoff e dalla possibile caccia dell’ultimo posto per giocarseli.
La formazione di Houston non ha giocato un match passivo, ha invece avuto quattro importantissime occasioni da goal, ma non è riuscita a oltrepassare il portiere avversario. Dall’altra parte, il Chicago ha subito trovato il vantaggio con il terzo goal di Ludmila in tre partite, e ha poi raddoppiato con un calcio di rigore trasformato senza indugi da Ally Schlegel poco prima dell’intervallo, permettendo alle ospiti di terminare il primo tempo con un cospicuo vantaggio.
La reazione della squadra di casa è arrivata nella ripresa, con ancora quarantacinque minuti per provare a ribaltare il risultato, ma la difesa compatta del Chicago Red Stars, che ha quasi trovato la terza rete con una strepitosa Mallory Swanson, è riuscita a mantenere la propria porta inviolata.

Un’altra vittoria in trasferta è stata quella dell’Angel City per 1 a 0 in casa del Seattle Reign, arrivando all’ottava partita consecutiva con almeno un goal segnato, un buon segnale in fase realizzativa per una formazione, quella dell’Angel, che avrebbe potuto dare qualcosa di più e trovare i playoff con qualche giornata d’anticipo.
Il primo e unico goal del match è stato segnato dal difensore Vignola al 34′, al termine di una bella giocata di dai-e-vai con Alyssa Thompson. Il Seattle ha avuto le sue chance per provare a pareggiarla, compreso un insidioso colpo di testa di Ana-Maria Crnogorčević poco prima dell’intervallo, ma l’estremo difensore dell’Angel City DiDi Haračić ha difeso con le unghie e con i denti la sua linea di porta, permettendo alla squadra di portare a casa tre preziosissimi punti che lasciano ancora qualche spiraglio di speranza.

Se c’è una squadra che ha passato una stagione travagliata e, per certi versi, deludente in confronto alle aspettative iniziali, quella è il San Diego Wave, che ha perso in trasferta per 2 a 1 contro il North Carolina Courage, squadra che ha invece dimostrato di potersela giocare con le big in testa alla classifica e si è assicurata un buon quinto posto in vista dei playoff.
Il Courage ha annientato le avversarie già nel corso del primo tempo, con le reti di Aline Gomes e Manaka Matsukubo, mentre il Wave ha accorciato le distanze al minuto 84′ con il goal del difensore Hanna Lundkvist, andata a colpire di prima un pallone pennellatole sulla testa dagli sviluppi di un calcio d’angolo; il Wave, in fiducia e alla disperata ricerca del pareggio, è quasi riuscito a portarsi a casa un punto con un tiro in pieno recupero di Mya Jones che è stato salvato dal portiere Kaleigh Kurts proprio sulla linea. Il Courage, con questa vittoria, ha portato a 20 il numero di partite giocate in casa senza subire sconfitte.

Una stagione da incorniciare, quella del Gotham: la squadra di New York ha vinto in casa con una manita ai danni del Bay, che è uscito dal match con le ossa rotte.
Le attuali detentrici della NWSL Champions hanno disputato una partita superba e conquistato un impensato, visto l’inizio del campionato, podio.
Jenna Nighswonger ha portato in vantaggio le newyorchesi su rigore, mentre Asisat Oshoala ha pareggiato i conti al 18′ con il suo settimo goal in stagione.
Nel secondo tempo, Rose Lavelle ha segnato il terzo goal, seguita due fiammate sensazionali di Esther che hanno fatto perdere tutte le (poche) speranze rimaste al Bay, e Cece Kizer ha infine segnato l’ultima rete delle padrone di casa al minuto 84′.

Il Kansas City Current ha messo in cassaforte un’altra vittoria, nel match contro il Racing Louisville, trionfando in trasferta per 2 reti a 0 al Lynn Family Stadium, mettendo un punto finale alla striscia di sei risultati utili per le padrone di casa.
Al 2′, Temwa Chawinga ha trovato la prima rete della partita e il suo goal numero 18 in campionato, aggrappandosi al record di Samantha Kerr di 18 reti in una sola stagione.
La formazione ospite ha cominciato forte il secondo tempo e gestito molto bene il gioco, ma il Racing non è riuscito a trovare il pareggio, e ha invece subito la seconda rete a opera di Vanessa DiBernardo su punizione.

Una vittoria impensabile, quella dell’Utah Royals in casa di una squadra in forma come il Portland Thorns per 2 a 1. Il Royals, fanalino di coda della NWSL per buona parte del campionato, ha invece avuto un periodo di costante crescita che l’ha portato dall’ultimo al decimo posto con cinque punti di vantaggio dall’ultima squadra in classifica.
Il primo tempo, nient’affatto entusiasmante, ha permesso alla ripresa di dare spettacolo. Lo Utah ha sbloccato la partita grazie ad Hannah Betfort, che ha segnato il “goal dell’ex”, seguita dal colpo di testa di Mina Tanaka terminato in rete soltanto tre minuti più tardi. Il Portland ha risposto al 54′ convertendo un tiro dal dischetto grazie a Moultrie, ma non è riuscito a trovare il pareggio nonostante abbia provato fino all’ultimo a pressare le avversarie.

Sotto la pioggia battente, l’Orlando Pride ha continuato la sua serie di vittorie contro il Washington Spirit, domando la squadra che ha cominciato la sua cavalcata verso i playoff a campionato inoltrato e che li ha raggiunti senza difficoltà, con il risultato di 2 reti a 0.
Il Pride si è assicurato la vittoria con un tiro dal dischetto e un autogoal delle avversarie, la cui partita è stata dettata dal bisogno di trovare il pareggio con una formazione orfana di molte titolari; le ospiti hanno provato a dettare il loro gioco e a pressare il Pride, senza però riuscire a centrare lo specchio della porta.
Il Pride è passato in vantaggio al 57′ grazie alla rete di un’intramontabile Marta, un tiro dal dischetto procurato da un’altra calciatrice fenomenale, Barbra Banda, e il raddoppio è arrivato un quarto d’ora dopo con un autogoal di Adriana.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.