Crystal Dunn, giocatrice della Nazionale Femminile degli Stati Uniti e difensore del North Carolina Courage, durante una tavola rotonda organizzata da Bleacher Report ha parlato del tema razzismo.
Inoltre, ha spiegato le ragioni per cui non seguì i passi della compagna Megan Rapinoe inginocchiandosi durante l’inno degli Stati Uniti nel segno di protesta nato dal giocatore di football americano Colin Kaepernick.
“Mi sono sentita felice e orgogliosa del gesto di Megan, ma non ero pronta a fare lo stesso. Ero profondamente toccata dalla sua decisione di lottare per questa causa. E ricordo anche di averle detto che io dovevo restare in piedi perché non sapevo cosa mi sarebbe successo se l’avessi seguita. Avevo paura di perdere il lavoro, che avrebbero potuto strapparmi il contratto. Temevo che se a inginocchiarsi fosse stata una ragazza nera della squadra, sarebbe stato percepito in modo diverso”, ha affermato Dunn.
Recentemente l’U.S. Soccer si è schierata a favore dell’abrogazione dell’inno degli Stati Uniti e a sostegno della campagna Black Lives Matter.
Credit Photo: Pagina Facebook di Crystal Dunn