Un momento molto speciale e significativo per le calciatrici Julie Ertz e Casey Short che hanno offerto uno spettacolo commovente e pieno di riflessioni nella giornata di apertura della NWSL Challenge Cup 2020.
Durante l’inno americano precedente alla sfida contro il Washington Spirit, le due calciatrici del Chicago Red Stars si sono inginocchiate e abbracciate tra di loro con indosso le magliette nere con la scritta “Black LivesMatter” e la fascia sul braccio con il logo della mano chiusa a pugno.
In lacrime Short, fortemente toccata da tutto ciò che è stato scaturito dopo la morte di George Floyd, ma soprattutto per la forte tematica del razzismo che è sempre stata presente, ma non troppo considerato: ingiustizia razziale, razzismo sistemico e la brutalità della polizia verso i neri.
Inginocchiarsi, in particolare durante l’inno, è stato un modo comune per onorare il movimento Black Lives Matter e tutte le giocatrici di entrambe le squadre lo hanno fatto, anche quelle di North Carolina Courage e Portland Thorns che hanno aperto lo stesso giorno il torneo. Inoltre, a giugno l’U.S. Soccer ha abrogato l’obbligo di stare in piedi durante l’inno nazionale americano.
Credit Photo: Pagina Facebook di National Women’s Soccer League