Il 3 agosto avrà inizio ufficialmente il Torneo Olimpico di calcio femminile. Un roster di 12 squadra comprendenti: Usa, Nuova Zelanda, Francia, Colombia, Germania, Canada, Australia, Zimbabwe, Brasile, Cina, Sudafrica e Svezia. Chi sono dunque le favorite di questa rassegna a 5 cerchi (che coinvolgerà, oltre Rio de Janeiro, anche Manaus, Brasilia, Salvador, Belo Horizonte e São Paulo, ovvero le città che hanno già ospitato i match dei Mondiali 2014 di calcio maschile)?
Due nazionali vien spontaneo citare: gli Stati Uniti e la Germania. Team Usa, reduce da un 2015 incredibile coinciso col successo dei Mondiali in Canada battendo nella finale di Vancouver il Giappone con un netto 5-2, si ripropone a Rio de Janeiro per centrare la magica doppietta (successo iridato ed olimpico nel biennio). Un’impresa che non appare però così semplice nonostante l’impressionante curriculum della americane ai Giochi fatto di 4 ori ed un argento ad Atlanta 96, edizione nella quale la disciplina entrò nel programma delle Olimpiadi. La compagine allenata da Jill Ellis è molto cambiata, visti i ritiri per raggiunti limiti di età di giocatrici del calibro di Abby Wambach, Lauren Cheney, Shannon Boxx e Lori Chalupny. In più, gli infortuni seri che vedono star fuori Christie Rampone e Megan Rapinoe complicano un po’ la vita agli States. Problemi al ginocchio che hanno interessato la grande protagonista della rassegna iridata canadese Carli Lloyd (pallone d’oro 2015 e miglior giocatrice del Mondiale 2015) e reinserita nel gruppo per sondare le sue effettive condizioni in vista del torneo in Brasile.Una Nazionale stelle e strisce incerottata ma non certo dimessa per l’immenso talento presente nel roster in un mix tra esperienza e gioventù di altissimo profilo. Una squadra la cui stella sembra essere Alex Morgan. La 27enne californiana, con l’uscita di scena di alcune delle compagne citate, è ormai di diritto il riferimento offensivo per le più giovani, per l’esperienza maturata e le sue grandissime qualità tecniche. In 110 apparizioni con la maglia della selezione statunitense sono ben 67 le realizzazioni, dieci delle quali nelle qualificazioni ai Giochi. Una Morgan, poi, particolarmente prolifica anche nelle ultime amichevoli di lusso in preparazione all’evento a 5 cerchi: goal decisivo nell’amichevole contro la Francia, a segno contro la Germania e tris nelle due partite che hanno visto opposte le americane alle nipponiche, in una rivincita della finale mondiale.
Compagine di Ellis che, come dicevamo in precedenza, sta portando avanti un ricambio generazionale senza risentirne più di tanto. L’inserimento di giovani molto interessanti quali Crystal Dunn, Lindsey Horan e Mallory Pugh rappresentano un bene inestimabile per proiettarsi a Rio andando a caccia di un altro successo. In particolare la Dunn è quella che ha maggiormente impressionato nel contributo offensivo espresso. La punta di Washington Spirit, fin dalla sua prima apparizione contro Haiti (datata 17 settembre 2015 a Detroit) ha fatto capire di che pasta fosse fatta: il goal del 5-0 ed alcune giocate da calciatrice matura. Da quella marcatura ne sono seguite ben 11 in 18 incontri. Pertanto, inserite nel gruppo G insieme alla Francia, Colombia e Nuova Zelanda (partita di esordio contro la Nuova Zelanda il 3 agosto alle ore 19:00 locali, 01:00 italiane, al Mineirao di Belo Horizonte) le americane puntano al podio più alto.
Venendo alle tedesche, la Nazionale allenata da Silvia Neid si presenta alla sfida a 5 cerchi, desiderosa di portare a casa il primo oro della sua storia. Campionesse del mondo nel 2003 e 2007, le teutoniche non sono mai state in grado, infatti, di conquistare il gradino olimpico più alto,ottenendo tre bronzi a Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008. Ciò darà ulteriori motivazioni alle ragazze made in Germany per puntare al bersaglio grosso con maggior decisione.
Inserita nel gruppo F con Canada, Australia e Zimbabwe, la squadra della Neid è fortemente caratterizzata dalla presenza di giocatrici del Francoforte e del Wolfsburg, quest’ultima finalista di Champions League nella stagione 2015-2016. Un parco calciatrici amplissimo annoverante: Anja Mittag, centravanti di sfondamento, con 25 reti siglate con la maglia tedesca, Alexandra Popp(attaccante del Wolfsburg e tra le protagoniste in Champions) riferimenti offensivo fondamentale per la sua grande tecnica e qualità, Pauline Bremer, 20 anni e non sentirli, giocatrice del Lione campione d’Europa e talento purissimo che dà del tu al pallone e per chiudere Isabel Kerschowski, centrocampista di costruzione e anche di “realizzazione” se ci passate il termine, dotata di un’ottima visione di gioco e protagonista nell’ultima amichevole con la Turchia di tre reti.
Apporto realizzativo che, pertanto, non ha risentito dell’abbandono agonistico di Celia Sasic, gran giocatrice tedesca ritiratasi al termine del 2015 dopo aver disputato un Mondiale di altissimo livello. La Neid può dunque farsi forte dell’apporto di club importanti (Wolfsburg e Francoforte su tutti) per il conseguimento di un obiettivo non semplice ma non certo impossibile. L’esordio dunque per le panzer teutoniche sarà il 3 agosto alle ore 18:00 locali (le 23:00 italiane) contro lo Zimbabwe per iniziare subito col piede giusto il cammino olimpico.