La prima delle due semifinali, nello stadio dell’Olympique Lyon, ha riproposto un incontro che ha già avuto luogo durante la fase a gironi: quello tra Stati Uniti e Germania, terminato con un poker altisonante degli Stati Uniti e il goal della bandiera di Gwinn, l’unico faro per le tedesche. In questa sfida da ‘dentro o fuori’, gli Stati Uniti erano a caccia di una replica del match dei gironi per ipotecare il match della medaglia d’oro, mentre la Germania cercava la sua rivincita.

STATI UNITI (4-2-3-1): Naeher; Dunn (90′ Nighswonger), Davidson (45′ Sonnett), Girma, Fox; Coffey, Horan (C) (90′ Albert), Swanson (110′ Krueger), Lavelle (59′ Williams), Rodman; Smith.

GERMANIA (4-4-2): Berger; Rauch (105′ Doorsoun), Hegering (77′ Schulze Solano), Hendrich, Gwinn (C); Bühl, Minge, Lohmann (90′ Senss), Brand; Anyomi (69′ Freigang), Nüsken.

Marcatrici: 95′ Smith (USA)

Ammonizioni: 44’ Hegering (DEU), 108′ Brand (DEU)

Arbitro: Karboubi (MAR)

Note: recupero 5′ st, 1′ primo tempo supplementare, 1′ secondo tempo supplementare

Photo credits: USA

Il primo calcio di punizione è stato assegnato in favore degli Stati Uniti per un fallo di Lohmann ai danni di Dunn al 2′, seguito da un colpo di testa di Davidson direttamente tra le braccia di Berger. La prima, vera incursione nell’area avversaria è stata ancora per gli Stati Uniti dopo una ripartenza fulminea al 4’, e Lavelle ha calciato nello specchio, ma tra i guantoni di Berger, con Coffey in posizione di fuorigioco. Al 7’ gli Stati Uniti avevano già creato tre occasioni, seppur non clamorose palle goal e tutte e tre controllate perfettamente da Berger. La Germania ha invece commesso errori in fase di costruzione e di verticalizzazione, non favorendo gli inserimenti di Lohmann e faticando ad arrivare nell’area di rigore avversaria. L’errore di Davidson al minuto 11 ha permesso alla Germania di arrivare in area, ma Girma ha anticipato con freddezza Anyomi per metterci una pezza, evitando addirittura il calcio d’angolo. Il fallo di Hendrick su Smith ha regalato un calcio di punizione agli Stati Uniti al 12’ da una posizione interessante, battuto dalla capitana Horan: dagli sviluppi, Rodman ha guadagnato un calcio di punizione nel tentativo di crossare in area per le compagne. A differenza delle altre partite, la calciatrice del Washington Spirit occupava una posizione arretrata, in centrocampo, considerata la sua prestazione in fase di copertura nella difficile partita contro il Giappone.
La pressione della Germania è cominciata dopo il primo quarto d’ora, le tedesche sono arrivate più facilmente in area di rigore e gli Stati Uniti hanno concesso due calci d’angolo, il primo dei quali procurato da Brand, ma battuto da Rauch in modo impreciso, mentre il secondo ha impegnato Naeher per via della traiettoria del pallone dalla bandierina di Bühl, molto angolato e diretto in porta. La prima palla goal del match è stata delle tedesche al 24’, con il tiro nello specchio da parte di Brand dopo essersi infiltrata al limite dell’area, che Naeher ha parato con difficoltà ma, per sua fortuna, nessuna delle tedesche era pronta per il tap-in. La Germania ha cominciato a spegnere le micce statunitensi, e le ragazze di Hayes sono state indotte all’errore in più occasioni proprio dall’atteggiamento della Germania, arrivata a creare un’altra occasione da goal grazie a Nüsken al 27’.
Le statunitensi hanno tentato di tornare in gioco e conquistato un’altra punizione alla mezz’ora del primo tempo, battuta da Lavelle a cercare le compagne in area. La ripartenza al 31’ della Germania, uscita palla al piede da una situazione complicata dopo il cross in area di Smith a cercare Swanson, anticipata con freddezza da Hegering, è culminata con una punizione battuta da Bühl dopo un fallo su Anyomi. La Germania è rimasta nella metà campo avversaria a insistere per sbloccare la partita, e ha controllato anche meglio il possesso palla, seppur non abbastanza cinica in area di rigore per impensierire Naeher. Gli Stati Uniti sono stati altrettanto imprecisi al 37’ con l’occasione creata da Rodman, che si è accentrata alla destra dell’area di rigore e ha crossato per Smith, bloccata dalla difesa tedesca a causa del tiro troppo debole. La Germania ha ribaltato i fronti, faticando comunque a sfondare il muro statunitense, con Dunn che ha intelligentemente costretto Brand a commettere fallo su di lei per far respirare gli Stati Uniti, che hanno provato a chiudere il primo tempo in attacco, ma il fallo su Hendrick ha regalato secondi preziosi alla Germania per evitare il pericolo. La partita è arrivata all’intervallo sullo 0 a 0 con la bilancia che pendeva in favore delle tedesche dopo le due occasioni più cristalline non sfruttate nel modo giusto.

Gli Stati Uniti hanno faticato a uscire e a ripartire per tutto il primo tempo, forse troppo stanche, e anche il secondo tempo è cominciato un po’ in sofferenza per loro. La prima incursione in area è stata della Germania: al 47’ Buhl ha tentato un tiro nello specchio dopo una vera e propria cavalcata in area di rigore da parte delle compagne, un tiro comunque impreciso. Brand ha crossato in area dopo un’ottima incursione in area, e Girma ci ha messo il piede per spazzare via il pallone.
Gli Stati Uniti hanno recuperato il pallone al 52’, Rodman è arrivata al cross in area evitando il difensore che la marcava, ma Berger ha anticipato tutte. Le squadre, allungate ed entrambe imprecise, hanno commesso errori in fase di costruzione, soprattutto gli Stati Uniti. Al 54’ le statunitensi hanno rischiato di subire goal in due diverse occasioni: nella prima ci ha messo lo zampino Girma sul cross di Lohmann a togliere il pallone dalla testa dell’avversaria, in posizione pericolosa, nella seconda la conclusione di Brand era troppo debole e ha terminato la sua corsa tra le braccia di Berger. È stata la Germania a controllare il gioco e a creare, Gwinn ha provato a replicare il suo goal proprio agli Stati Uniti al 57’, calciando un destro da fuori area che è uscito di poco alla destra di Naeher.
Swanson si è divorata l’occasione più clamorosa del match: dopo aver ricevuto il pallone da Rodman ha cominciato la sua cavalcata in area, si è accentrata, ha superato Berger e calciato malissimo sull’esterno della rete 63’, troppo concentrata sul binomio pallone-porta per accorgersi delle compagne in area, ed era forse anche viziata dalla posizione di fuorigioco. Al 72’ gli Stati Uniti hanno provato a segnare con Smith, un’occasione a cui la Germania ha risposto con un tiro da parte di Minge al 74’, ma nessuna delle due occasioni è stata precisa o ben calciata a sufficienza da risultare insidiosa.
A condizionare la partita della Germania a meno di un quarto d’ora dai tempi regolamentari è stato l’infortunio di Hegering al 77’, sostituita da Schulze in un momento delicatissimo con gli Stati Uniti in area di rigore intenti a battere un corner. Dagli sviluppi del calcio d’angolo, Horan ha tentato di colpire di testa dopo Sonnett e Girma, a cui è seguita una presa sicura di Berger. Anche Rodman ha calciato in porta con un destro da fuori al minuto 81’ subito dopo Smith, senza comunque trovare il goal. Freigang e Brand hanno costruito uno splendido uno-due in area dopo una ripartenza al minuto 82, viziato dalla posizione di fuorigioco di Freigang che ha consegnato il pallone alle avversarie.
Gli Stati Uniti sono stati molto imprecisi e il tridente di attacco è stato marcato in modo brillante dai difensori tedeschi, che hanno concesso loro poco spazio per calciare e diventare pericolose, questo fino al minuto 86’, quando Swanson ha trovato un goal splendido in diagonale dalla sinistra a cercare il secondo palo, ma la calciatrice era in posizione di fuorigioco e il risultato è rimasto sullo 0 a 0. La seconda frazione si è chiusa con un arrembaggio degli Stati Uniti, che si sono accesi all’improvviso dopo il goal annullato di Swanson, creando poi un’altra occasione proprio con lei al minuto 89, un pallone parato da Berger con un po’ di fatica. Lohmann ha provato il gioco di prestigio su Girma al 90’+4, che l’ha fermata con un fallo e ha regalato una punizione alla Germania; Lohmann ha poi calciato un tiro insidioso parato in due tempi da Naeher, un po’ in difficoltà.

Il punteggio di 0 a 0 ha portato il match ai supplementari. Gli Stati Uniti hanno ripreso con un atteggiamento diverso rispetto ai minuti regolamentari, le ragazze erano più decise ad andare in area per segnare. La Germania ha approfittato delle ripartenze e raggiunto l’area di rigore con il tiro in diagonale di Bühl, finito tra le braccia di Naeher. Gli Stati Uniti hanno sbloccato il match: ricevuto un pallone splendido da Swanson, Smith ha anticipato tutte sull’uscita sbagliata di Berger e ha portato, con il suo tiro in diagonale, le ragazze di Hayes in vantaggio al 95’. La Germania si è trovata a dover inseguire gli Stati Uniti, ancora all’attacco con il tiro a giro di Rodman al 98’, deviato in calcio d’angolo dalla difesa tedesca. Rodman si è ripetuta al minuto 102 con un altro destro a giro calciando da fuori, ma il pallone è finito alto sopra la traversa. Berger ha salvato la Germania dal doppio passivo con un piede sul tiro Smith e innescato la ripartenza delle compagne, arrivate in area avversaria a procurarsi un ottimo calcio d’angolo: le tedesche hanno quasi pareggiato i conti grazie al tiro dalla bandierina di Bühl, angolato e diretto in porta.
La Germania ha fatto valere il suo spirito di rivalsa al secondo minuto supplementare arrivando nell’area avversaria: Gwinn ha evitato il difensore che la marcava, ma il suo cross era troppo sul portiere e non è stato raggiunto dalle compagne di squadra. Gli Stati Uniti hanno provato a cercare il secondo goal per blindare il match della medaglia d’oro e l’hanno fatto prima con Williams, poi con Smith, anticipata con intelligenza dai difensori avversarie. Hayes ha dato un assetto più difensivo alla sua squadra, togliendo Swanson per Krueger e mantenere il vantaggio sulle avversarie. La Germania ha insistito per trovare il pareggio, trovando un calcio d’angolo al 113: alla battuta è andata Gwinn, Brand ha provato a colpire il pallone in porta, deviato da una calciatrice comodamente tra le braccia di Naeher. Al minuto 118, la Germania ha guadagnato un calcio di punizione dal limite dell’area dopo un fallo su Brand: dagli sviluppi della punizione, Naeher ha salvato la sua squadra da un goal praticamente fatto parando il tiro di Freigang, un colpo di testa che avrebbe potuto pareggiare i conti, ma gli Stati Uniti hanno difeso il risultato ottenuto ai supplementari.

 

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.