Dopo aver esaminato ciò che è accaduto riguardo l’uso di un drone il 22 luglio a Saint-Étienne utilizzato dal Canada per spiare gli allenamenti della Nuova Zelanda, e dopo aver appreso di un precedente utilizzo dello strumento già il 19 luglio (sempre ai danni della Nuova Zelanda che giocherà contro il Canada nella sua partita d’esordio a queste Olimpiadi), il Comitato Olimpico Canadese ha imposto le seguenti sanzioni e conseguenze:

Joseph Lombardi, un analista non accreditato del Canada, è stato rimosso dalla squadra olimpica canadese e sarà mandato a casa immediatamente.
– Stessa sorte è toccata a Jasmine Mander, vice dell signor Lombardi.
– Il COC (Comitato Olimpico Canadese) ha accettato la decisione della CT Bev Priestman di rinunciare ad allenare la partita contro la Nuova Zelanda del 25 luglio.
– Il personale del Canada Soccer si sottoporrà a una formazione etica obbligatoria.

Il COC è in contatto con il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e con la FIFA. Il Canada Soccer è stato trasparente e collaborativo durante tutto il processo. Il COC continuerà a esaminare la questione e, se necessario, prenderà ulteriori provvedimenti.

L’allenatrice della Nazionale femminile di calcio del Canada, Bev Priestman, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“A nome di tutta la nostra squadra, voglio innanzitutto scusarmi con le giocatrici e lo staff del New Zealand Football e con le giocatrici del Team Canada. Questo non rappresenta i valori di cui la nostra squadra si fa portatrice”, ha detto Priestman.
“Sono la responsabile ultima della condotta dei nostri collaboratori. Di conseguenza, per sottolineare l’impegno della nostra squadra verso l’integrità, ho deciso di ritirarmi volontariamente dall’allenare la partita di giovedì.
Nello spirito di responsabilità, lo faccio nell’interesse di entrambe le squadre e per garantire che tutti sentano che sosteniamo la sportività di questo gioco”.

Della questione hanno parlato anche Peter Augruso, Presidente del Canada Soccer, e Kevin Blue, CEO e Segretario Generale della società.
Lo hanno fatto tramite un comunicato in cui dicono di trovarsi in pieno disaccordo con quanto intrapreso dallo staff tecnico e che, proprio per questo, provvederanno a compiere tutte le indagini del caso. Tutto ciò che ne deriverà verrà reso pubblico, in accordo con lo spirito dei giochi.
Qui, di seguito, le esatte parole del comunicato:

“In qualità di dirigenti del Canada Soccer, vogliamo esprimere la nostra inequivocabile disapprovazione per le azioni intraprese dai membri dello staff della nostra Nazionale femminile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. A nome della nostra Federazione, offriamo le nostre sincere scuse ai giocatori, agli allenatori e ai funzionari colpiti.
Il Canada Soccer ha sempre cercato di dare priorità all’integrità e alla competizione leale, e siamo consapevoli che competere con onestà è un’aspettativa di base per tutti i canadesi. In questo caso non siamo riusciti a soddisfare tali aspettative e per questo ci scusiamo.
Come passo successivo, il Canada Soccer procederà a una revisione esterna indipendente. Questa revisione affronterà le circostanze dell’attuale questione e, più in generale, cercherà di comprendere la cultura storica dell’etica competitiva all’interno di tutti i nostri programmi. L’esito di questa revisione sarà condiviso pubblicamente e, se necessario, saranno adottate azioni correttive.
La comunicazione su questo tema sarà tempestiva e trasparente”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.