L’Australia comincia i preparativi per le Olimpiadi di Parigi 2024 e con essi anche il toto nomine del tecnico Tony Gustavsson delle calciatrici che ne prenderanno parte.
Previsioni che vanno sempre più a concretizzarsi, quindi, per quanto riguarda la formazione del gruppo che quest’anno sarà composto da 18+4 ragazze totali (a differenza della Coppa del Mondo prima citata che ne permetteva 23). I quattro membri aggiuntivi della squadra potranno essere convocati solo in caso di indisponibilità da parte di altri a causa di infortunio, malattia o evento straordinario.
Tra i papabili inserimenti vi sono quelli di: Foord, Mackenzie Arnold, Ellie Carpenter, Steph Catley, Kyra Cooney-Cross, Mary Fowler, Clare Hunt, Alanna Kennedy, Hayley Raso, Emily van Egmond, Charlotte Grant, Clare Polkinghorne, Kaitlyn Torpey e Clare Wheeler; del tutto certa, invece, l’assenza della formidabile Sam Kerr e di Amy Sayer (entrambe in cura per lesioni ai legamenti crociati anteriori).
Ancora in dubbio Katrina Gorry (fresca di intervento chirurgico alla caviglia), Michelle Heyman, Cortnee Vine, Courtney Nevin, Tameka Yallop, l’indisposta al bicipite femorale Aivi Luik e Sharn Freier.
Per la difesa dei due pali si giocheranno il posto Teagan Micah e Matilda Lydia Williams, la più longeva.
A tal proposito ecco cosa ha riferito lo stesso allenatore Gustavsson: “Prendere certe decisioni non è mai semplice, ma la cosa peggiore è comunicare – nel caso – di non essere state convocate.
Sono necessarie diverse valutazioni per arrivare, poi, ad una conclusione; fanno tanto gli allenamenti, le osservazioni delle calciatrici, gli incontri con lo staff tecnico, non solo le gare in sé“.
E mentre si attendono gli esiti definitivi, con un biglietto sicuro per Parigi in tasca, si ricorda che la squadra affronterà Stati Uniti, Zambia e Germania nel gruppo B.
Ad ogni modo non c’è dubbio: le gialloverdi sono alla ricerca di una preziosissima medaglia, sopratutto dopo il podio mancato ai Mondiali d’Australia e Nuova Zelanda e la battuta d’arresto nella gara contro gli Stati Uniti (valevole per la conquista del bronzo) in occasione della stessa competizione a Tokyo 2020.