Come riportato dal sito ufficiale della FIFA, il Giappone e la Spagna sono le uniche due nazioni ad aver raggiunto tutti e tre i posti del podio nelle varie competizioni indette proprio dalla FIFA. In particolare, il Giappone è stata la prima nazionale asiatica a vincere la Coppa del Mondo, arrivando al successo nell’edizione del 2011. La Nadeshiko, così è stata soprannominata la nazionale giapponese in omaggio a un fiore che riesce a sbocciare anche ad altezze impervie, tenterà per la sesta volta nella sua storia di portarsi a casa la medaglia d’oro, chissà che non sia la volta buona.
La pagina Instagram ufficiale della nazionale giapponese ha pubblicato un post con tutte le convocate lo scorso 2 luglio. Futoshi Ikeda ha puntato su una rosa molto giovane, in certi casi non sono stati neanche compiuti i vent’anni, e la maggior parte di loro non ha mai partecipato ai giochi olimpici. Tra le senatrici figurano Saki Kumagai, classe 1990 e capitana con più di 150 presenze, e la classe 1994 Mina Tanaka. Da tenere d’occhio sono le giovanissime nate nel 2004 e nel 2005, che hanno fatto molto bene nei rispettivi club e potrebbero, proprio come il nadeshiko, sbocciare a questi giochi olimpici.

In un’intervista rilasciata alla FIFA, Risa Shimizu e Honoka Hayashi, attualmente svincolate dall’Aston Villa, hanno commentato brevemente la crescita della squadra dal 2021, quando Futoshi Ikeda è passato alla guida delle ragazze, ma anche gli scogli che hanno dovuto affrontare e le sconfitte da cui hanno dovuto imparare. “Avevamo una squadra fantastica”, ha detto Shimizu a proposito del Mondiale 2023 “A quella Coppa del Mondo, c’è stato un ottimo spirito di squadra. Purtroppo, alla fine siamo state eliminate dalla Svezia, quindi c’erano alcuni aspetti da migliorare“, ha aggiunto. Il Giappone è riuscito a battere le ragazze della Roja alla fase a gironi, con un poker clamoroso. “Dopo quella partita contro la Spagna, ho avuto un buon presentimento, che avremmo vinto la Coppa del Mondo”, ha dichiarato Hayashi “Ma in una competizione così veloce come il campionato del mondo vince la squadra che riesce a migliorare di più nel corso di quel breve lasso di tempo. La Spagna si è ricompattata bene dopo quella partita, e si è meritata di alzare la coppa”, ha concluso.

La nazionale giapponese dovrà affrontare la Spagna, la Nigeria e il Brasile. Si misurerà contro la Seleção verde-oro, dalla storia calcistica importante, e contro le attuali campionesse del mondo della Spagna, mentre la Nigeria occupa il 36° posto del Ranking FIFA e alla Coppa del Mondo del 2023 è uscita agli ottavi contro l’Inghilterra. A proposito della sorte e dell’urna, sempre Shimizu, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla FIFA.
Sono rimasta abbastanza sorpresa quando siamo state sorteggiate insieme al Brasile e alla Spagna“, ha ammesso Shimizu “Ma le abbiamo già affrontate in precedenza, anche in amichevole, perciò ero abbastanza contenta. Qualsiasi gruppo sarebbe stato tosto, perciò dobbiamo semplicemente concentrarci su tutti i match e dare il nostro meglio“, ha aggiunto.
La SheBelievesCup è stata una competizione che il Giappone ha affrontato con difficoltà, e ha subito due sconfitte da parte degli Stati Uniti e dello stesso Brasile. “Non mi piace pensare che da una sconfitta si possa imparare e che questa si trasformi in una vittoria subito dopo”, ha detto Shimizu “Sì, si può imparare da una sconfitta, ma alle Olimpiadi sarà cruciale capire come vincere anche quando non si sta giocando bene. Il bel gioco è importante, ma quel che conta di più è arrivare al risultato.

Prima dei temuti e desiderati allo stesso tempo Giochi olimpici di Parigi, il Giappone dovrà misurarsi in un ultimo amichevole in casa contro il Ghana il 13 luglio prima di volare a Parigi. La prestazione delle ragazze contro la Corea è stata convincente e ha messo in luce i punti forti della formazione di Ikeda. Quella con il Ghana sarà una partita che funzionerà come un vero e proprio banco di prova. A tal proposito,  Hayashi si è sbilanciata: “So che non tutte le competizioni hanno un lieto fine, ma voglio vincere delle partite insieme alle mie compagne di squadra. Crediamo di poter vincere una medaglia.”

Ecco, dunque, l’elenco delle 18 ragazze scelte da Futoshi Ikeda.

Portieri

  • Chika Hirao (portiere, Albirex Niigata), classe 1996. In nazionale dal 2017, ha fatto due sole presenze, senza subire reti.
  • Ayaka Yamashita (portiere, Nippon TV Beleza), classe 1995, con il club ha collezionato 79 presenze senza mai subire goal. In nazionale dal 2015, ha invece totalizzato 31 presenze, anche qui senza subire reti.

Difensori

  • Hikaru Kitagawa (difensore, Albirex Niigata), classe 1997 che proverà a riscattarsi in queste Olimpiadi e a collezionare qualche presenza da aggiungere alle 6 finora fatte in nazionale.
  • Toko Koga (difensore, Feyenoord), la più giovane della rosa, classe 2006. Nelle dieci presenze nella squadra turca, la giovane giapponese ha segnato 3 reti, con una media che somiglia più a quella di un’attaccante. Nelle 12 presenze in nazionale maggiore, proprio da questo 2024, ha già lasciato il segno una volta. Da tenere d’occhio.
  • Saki Kumagai (difensore, Roma), classe 1990. Calciatrice che alla Roma è molto prolifica e su 25 presenze ha totalizzato 5 reti, in nazionale è ormai una pedina di cui l’allenatore non può più fare a meno. Dal 2008 a oggi, conta già 147 presenze e 2 reti. A differenza della maggior parte della rosa, Kumagai ha già partecipato ai giochi olimpici e vinto la medaglia d’argento a quelle del 2012, a Londra, nella finale persa contro le imbattibili statunitensi.
  • Moeka Minami (difensore, Roma), classe 1998 alla Roma dal 2022. Nelle 45 presenze in nazionale maggiore dal 2018, ha segnato 4 reti.
  • Risa Shimizu (difensore, svincolata), classe 1996. In nazionale dal 2017, conta 78 presenze e 4 reti.
  • Hana Takahashi (difensore, Urawa Reds), classe 2000 che nella squadra di club ha totalizzato 63 presenze e 10 reti, numeri da difensore che ha anche un ottimo peso specifico in fase offensiva. Convocata in nazionale nel 2022 e poi esclusa dalla rosa prima di essere convocata nuovamente per le Olimpiadi, ha fatto 13 presenze e segnato una rete.

Centrocampiste

  • Aoba Fujino (centrocampista, Tokyo Verdy Beleza), una giovanissima classe 2004 che in 30 presenze con la sua squadra di club ha segnato ben 15 reti. Nelle sue 12 presenze con la nazionale maggiore ha segnato in 3 occasioni. Si tratta della sua prima partecipazioni alle Olimpiadi.
  • Yui Hasegawa (centrocampista, Manchester City), classe 1997 che nel 2021 ha militato nel Milan. Con il Manchester City ha ottenuto 30 presenze e una rete. In nazionale è più incisiva: con 83 presenze a partire dal 2017, ha già segnato 18 reti.
  • Honoka Hayashi (centrocampista, svincolata), che ha concluso il suo contratto con il West Ham United proprio nel 2024. In nazionale dal 2019, ha collezionato 2 reti in 33 partite giocate, di cui due in amichevoli.
  • Fuka Nagano (centrocampista, Liverpool), classe 1999, ha collezionato 9 presenze per il club. In nazionale dal 2018, ha totalizzato 21 presenze e una rete, segnata in un’amichevole contro la Norvegia.
  • Momoko Tanikawa (centrocampista, Rosengård in prestito dal Bayern Monaco), classe 2005, nelle 8 presenze con il club ha segnato ben 9 goal. Fa parte della rosa della nazionale maggiore da quest’anno, e il numero delle sue presenze è arrivato a 3.

Attaccanti

  • Maika Hamano (attaccante, Chelsea), anche lei una classe 2004 in forza al Chelsea, con cui non ha ancora fatto il suo esordio. In nazionale maggiore dal 2022, conta 6 presenze. Ai giochi potrebbe segnare la sua prima rete per la nazionale.
  • Kiko Seike (attaccante, Brighton), classe 1996; in nazionale dal 2019, ha segnato 7 reti in 21 presenze, con una media di un goal ogni tre partite.
  • Mina Tanaka (attaccante, Utah Royals), classe 1994. In nazionale dal 2013, ha totalizzato 80 presenze e segnato 36 reti, numeri che fanno ben sperare.
  • Riko Ueki (attaccante, West Ham), classe 1999, al West Ham ha totalizzato 10 presenze e segnato 3 reti. La sua prima convocazione in nazionale maggiore è avvenuta nel 2019, ha portato il numero di presenze a 30 con ben 11 reti.
  • Hinata Miyazawa (attaccante, Manchester United), classe 1999, nella nazionale maggiore dal 2018. Ha fatto 28 presenze e 9 reti, una media molto più che buona di una rete ogni tre partite. Non avendo mai partecipato ai giochi olimpici, questa potrebbe essere la sua occasione di lasciare il segno.
Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.